HomeAlmanacco quotidiano14 dicembre 1979 – Muore a Riccione Dino Spaggiari alias Richard Keene


14 dicembre 1979 – Muore a Riccione Dino Spaggiari alias Richard Keene


14 Dicembre 2023 / ALMANACCO QUOTIDIANO

Il 14 dicembre 1979 muore a Riccione Dino Spaggiari alias Richard Keene: un personaggio davvero singolare: criminologo, scrittore e guaritore: il tutto nonostante avesse perso la vista.

Così lo ricordava Famija Arciunesa nel suo numero di dicembre del 2015:

«Richard Keene autore di “gialli” e… tanto altro».

Dino Spaggiari

«Il 14 Dicembre 1979, scompariva Dino Spaggiari eccellente riccionese d’adozione (nato a Mantova nel 1925) conosciuto con lo pseudonimo “Richard Keene” nell’arte letteraria. All’età di 19 anni durante la IIª Guerra mondiale contrasse una retinite pigmentosa che lo portò gradualmente alla cecità. Ciò non gli impedì di dedicarsi ad una miriade di studi con due fiori all’occhiello: una laurea in criminologia alla Sorbona di Parigi e diplomi in varie lingue a Cà Foscari di Venezia.

«Dotato di rare capacità introspettive di analisi e sintesi e di una cultura che spaziava dall’antropologia alla biologia, dalla medicina legale all’anatomia, dalla balistica alla dattiloscopia, dalla tecnologia dei metalli all’uso sapiente di strumenti scientifici, si dedicò alla scrittura di saggi e di romanzi gialli. Le sue tante pubblicazioni grazie a trame avvincenti e cariche di suspense sommate a magistrali descrizioni dei personaggi lo ripagarono con buon successo».

«Nel tempo ampliò gli studi anche a grafologia, crittografia, numismatica, spionaggio industriale, yoga, parapsicologia. Scoprì in sé alcune facoltà “extrasensoriali”alleviò svariate affezioni in alcuni soggetti grazie all’energia bioradiale delle sue mani».

«In mezzo a tutto questo scrisse anche alcune pregevoli drammi teatrali e originali televisivi. Nel 1974 la sua commedia “Sulla soglia” fu rappresentata a Riccione, con notevole successo, da una improvvisata compagnia dilettantistica. Questo è un “amarcord” per un grande invalido che lottò contro le avversità della vita con una energia non comune e che dovrebbe essere preso ad esempio da tanti».