E’ stato assegnato a Cartoon Club, la manifestazione riminese che dal 1985 è punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale del mondo comics, e al professor Stefano Pivato, accademico, storico e saggista, il Sigismondo d'Oro 20232, il riconoscimento civico che ogni anno viene attribuito ai riminesi che abbiano onorato la città di Rimini con la propria attività. [caption id="attachment_444551" align="alignleft" width="2322"] ©Riccardo Gallini /GRPhoto[/caption] La cerimonia di oggi pomeriggio al Teatro Galli è stata incorniciata da due momenti particolari: ad aprire la serata un monologo in dialetto omaggio a Rimini di Mauro Vannucci, in chiusura spazio alla musica e ai giovani con cinque trombettisti allievi del Conservatorio Lettimi, guidati dal maestro Marco Bellini. “E' un modo per ricordare la nostra candidatura a Capitale della Cultura per il 2026, con un dossier dal titolo insolito Vieni Oltre – ha esordito il sindaco - Dialetto e modernità, tradizione e contemporaneità, a segnare l'unicità di Rimini”. Come ormai tradizione, la consegna del riconoscimento è stata preceduta dal saluto di fine anno del Sindaco, Jamil Sadegholvaad. Il suo intervento: Buonasera a tutte e a tutti. Benvenuti. Benvenuto professor Stefano Pivato. Benvenuti amici di ‘Cartoon Club’. Benvenuti e grazie, a nome della Città di Rimini. Sarò breve, almeno spero, perché i festeggiati del
Oggi la sanità si ferma. Medici ed infermieri, dirigenti e specializzandi di strutture pubbliche e convenzionate aderiscono allo sciopero di 24 ore proclamato dalle sigle sindacali più importanti del settore. Vengono garantiti i servizi d’urgenza, dai pronto soccorso alle terapie intensive, l'assistenza ai malati oncologici, l'emodialisi. I medici di famiglia non aderiscono allo sciopero. Numerose le manifestazioni previste in molte città italiane. Medici ed infermieri in piazza per dire: “La sanità pubblica non si svende si difende”. Uno sciopero dei lavoratori della sanità per salvare il Servizio Sanitario Nazionale. Uno sciopero che dovrebbe riguardare tutti. In passato, su temi che riguardano tutti ci si fermava tutti: sciopero generale. E cosa c'è di più generale della salute? Abbiamo visto durante gli anni del Covid cosa ha significato un servizio sanitario radicato sul territorio. Abbiamo chiamato eroi quei medici e infermieri. A distanza di pochi mesi ci siamo dimenticati di tutto. Abbiamo un governo che taglia la spesa sanitaria riportandola sotto il 7% rispetto al Pil raggiunto con i governi Conte e Draghi. Aggiungendo ai tagli anche la beffa, proclamando di aver raggiunto il "record asslouto" di risorse per la sanità. Per il 2023 ci sono solo 3 miliardi in più al fondo nazionale
Il 22 novembre ricorre il duecentesimo anniversario della nascita di Gaetano Urbani, l'ingegnere cui si deve la prima Rimini balneare: fu lui a progettare il Kursaal, i villini della marina più belli a iniziare da Villa Solinas, la Piattaforma. Eppure Rimini non lo ricorda neppure con una via, a differenza degli altri pionieri come Baldini e Tintori, Mantegazza e Murri. Come annota Giulio Cesare Mengozzi (“Gaetano Urbani ingegnere e patriota”), Gaetano era nato a Rimini da Giovanni Battista e Costanza Bilancioni. Gli Urbani erano una famiglia di notai fin dal XVII secolo, ma l'ultimo rampollo dopo gli studi ginnasiali dal 1844 frequentò all'Università di Bologna i corsi di Matematica e Fisica, laueandosi "dottore in Filosofia e Matematica". Nel 1848 fu volontario nella 1a Legione Romana che partecipò alla prima guerra di indipendenza agli ordini di Giovanni Durando e Massimo d'Azeglio nella infelice campagna in Veneto dell'esercito pontificio contro gli Austriaci. Si iscrisse poi all'Università di Roma al Corso di perfezionamento in Tecnica Matematica dove fu allievo del già celebre architetto Luigi Poletti, cui com'è noto si deve anche il teatro di Rimini. Nel 1853 sposò Matilde Mascioli di Spello. Dal 1859 prese di nuovo le armi per l'Italia, Luogotenente della 5a Compagnia
Sviluppare sensibilità nei confronti dei tema della legalità e della sicurezza urbana a partire dai giovani. È l'obiettivo che si pone l'Osservatorio sulla criminalità organizzata della provincia di Rimini, coordinato dal Comune di Bellaria-Igea Marina, che oggi presenta, in Università a Rimini nell'ambito del festival Anticorpi, il quarto volume pubblicato. Dopo quelli sulla percezione della criminalità organizzata sul territorio, su sicurezza e legalità, sull'altra faccia del benessere, ecco il focus sulla cooperazione interistituzionale che si concretizza nella sottoscrizione di protocolli. "In 10 anni, con quattro prefetti, tanti comandanti delle Forze di polizia, sindaci e questori, abbiamo costruito una comunità che sa dialogare e con i protocolli è possibile fare rete", mette in luce il sindaco di Bellaria-Igea Marina Filippo Giorgetti. Ribadendo la necessità di "diffondere gli anticorpi della cultura della legalità per prevenire le infiltrazioni di criminalità organizzata e per azioni su larga scala in tema di sicurezza urbana da parte degli Enti locali". Dello stesso avviso l'assessore alla Legalità del Comune di Rimini Francesco Bragagni: "Lo sviluppo della cultura della legalità è importante per le nuove generazioni". Perché "non è vero che sono tese al disimpegno, c'è un interesse vivace" e lo conferma il crescente coinvolgimento per una ricorrenza come quella del
Taglio alle pensioni? Infermieri del sindacato infermieri Nursin Up si mobilitano in tutta Italia e il 20 nvembre manifesteranno anche a Rimini. "Non è affatto casuale che il nostro atteso faccia a faccia con il Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci, sia arrivato alla vigilia della proclamazione ufficiale delle date delle nostre legittime mobilitazioni di protesta da Nord a Sud. Si è trattato, di un confronto franco ma determinato - esordisce Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up- che dimostra, da un lato, quanto sindacati come il nostro siano da sempre concretamente aperti al dialogo, ma che dall’altro non muta affatto i nostri intenti. Gli infermieri italiani e tutti gli altri professionisti sanitari dell'assistenza sono stanchi, logorati e arrabbiati e per questa ragione hanno deciso di mobilitarsi sul tutto il territorio nazionale attraverso manifestazioni di protesta e sit in, coinvolgendo anche i Prefetti, affinché agiscano, in qualità di rappresentanti del Governo, sulle Regioni, sulla Presidenza del Consiglio , sugli stessi Ministri della Salute e del Lavoro, e sul Comitato di Settore, per ottenere risposte chiare e precise alle richieste di valorizzazione delle professionalità infermieristiche e di quelle ex legge 43/2006. Il messaggio sull’attuale stato d’animo dei professionisti dell’assistenza è
Da domenica 12 novembre chiude l'edicola di via Dati 126. Era l'ultima rimasta a mare della ferrovia e l'unica di Viserba a essere aperta anche di domenica: niente più giornali nei giorni festivi nella frazione di Rimini. L'edicola di via Dati è una bottega storica che esiste da oltre 60 anni; la proprietà aveva anche avviato le pratiche per il riconoscimento ufficiale da parte del Comune di Rimini. Ma il gestore in affitto Sandro Russo ha detto basta: "Si lavora giorno e notte per niente. I guadagni sono sempre più bassi, impossibile andare avanti". La crisi della carta stampata ha provocato una vera e propria strage di edicole. E nemmeno in zone turistiche come Rimini l'emorragia si arresta, nonstante la possiblità di vendere altri prodotti oltre a giornali e riviste che nessuno legge più. Nel caso dell'edicola di Viserba gli altri prodotti erano i libri. "Ma da quache tempo qui vicino ha aperto una libreria e la sua concorrenza per noi è stata insostenibile. Altri vendono giocattoli, gratta-e-vinci, ma non si tira avanti nemmeno con quelli", spiega Russo. E da cosa dipende questa crisi che rischia di cancellare del tutto quest tipologia di esercizi? "Senza dubbio internet ha dato un colpo mortale -
L'amministrazione comunale di Riccione interviene sulla determina dirigenziale che prevde la restituzione di oltre 87mila euro all'ex sindaco Renata Tosi per le spese legali sostenute il alcuni procedimenti penali. Secondo il Comune di Riccione non vi sono le condizioni previste dalla legge per il rimborso delle spese legali sostenute dagli amminitsratori. Scrive il Comune di Riccione: "In merito alla Determinazione n. 1407 del 08/11/2023 avente a oggetto “Spese legali anticipate - accertamento per restituzione” 1. Si tratta di un atto dovuto, a valle di indagini e controlli compiuti da terzi, indipendenti dalla volontà politica della Giunta attualmente in carica che non ha compiuto alcun atto. L'iter della determina dirigenziale ha infatti avuto avvio durante la fase di commissariamento. Precedentemente, durante il primo anno di governo della Giunta attualmente in carica, l’amministrazione aveva tentato un dialogo finalizzato al recupero bonario delle somme che sono dovute per Legge. 2. La legge prevede il riconoscimento a rimborso delle spese relative al patrocinio legale a favore degli amministratori. I motivi per cui le somme sono dovute, nell'interesse del Comune e della collettività, sono chiaramente riportati nella determina, che si rifà alla legge. Le somme non possono essere riconosciute o devono essere restituite quando non siano soddisfatti o seguenti
Sì, li andiamo a trovare i nostri morti, ma diciamolo: non più come qualche anno fa. La ricorrenza è ancora sentita e largamente rispettata, eppure si nota che la folla nei cimiteri è diminuita, le strade sopportano meglio gli ingorghi. E e poi "va bene andare a trovarli anche negli altri giorni", se poi davvero poi ci andiamo. Sappiamo tutto di questa festa, che in Italia cade fra Ognissanti e quella della Forze Armate a ricordo della vittoria nella prima guerra mondiale, commemorando quindi anche i caduti per la Patria. Non bastasse, perfino la moderna pratica dell'ora legale contribuisce a segnare ancora più bruscamente l'ingresso nell'inverno e nell'oscurità. Sappiamo quanto deve a precedenti riti pagani e in particolare ad Halloween. E infatti, nè la festa di Ognissanti del 1 novembre nè la Commemorazione dei Defunti del 2 risalgono al primo Cristianesimo. La prima divenne di precetto solo con il re franco Ludovico il Pio nell'835. Il decreto fu emesso "su richiesta di papa Gregorio IV e con il consenso di tutti i vescovi", ma l'iniziativa venne da un sovrano germanico che regnava innanzi tutto su popolazioni celtiche. Allo stesso modo, la Commemorazione dei Defunti viene fatta risalire al francese Sant'Odilone di Cluny