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Mai fidarsi degli attempati cantanti riminesi


24 Giugno 2018 / Lia Celi

E’ ancora sconosciuta l’identità dell’attempato cantante riminese che è riuscito a spillare 140mila euro all’ex fidanzata ottantenne ritrovata nel 2015 su Facebook, con il pretesto di farsi finanziare una grande rentrée sul palco di Sanremo, ma lo chiameremo Max.

Come Max Bialystock, il produttore protagonista di Per favore non toccate le vecchiette, che raccoglieva i fondi per il suo musical-truffa attingendo alle borsette di anziane bisognose d’affetto. Il nostro Max doveva avere al suo arco qualche freccia, artistica e no, se ha potuto convincere una signora non inesperta della vita a mettergli a disposizione il suo gruzzoletto. Difficile che si tratti di un debuttante assoluto.

La sua età – 74 anni, riferiscono le cronache – suggerisce che si tratti di un artista che ha raggiunto una piccola notorietà negli anni Sessanta-Settanta, ma inchiodato al piccolo cabotaggio canterino, uno che non ha fatto il grande salto che gli avrebbe assicurato una seconda giovinezza nelle serate «vintage», e le tournée in Russia e nelle ex repubbliche sovietiche grazie alle quali gente come Toto Cutugno e i Ricchi e Poveri se la passa ancora benissimo. Il nostro Max – ma si tratta solo di congetture, sia ben chiaro – probabilmente da anni si esibisce solo ai matrimoni e alle sagre di paese.

Ma i suoi sparuti e ingialliti allori sono bastati alla signora emiliana per farla sentire una mecenate delle arti, incaricata dal destino di riportare alla ribalta, a suon di euro, un genio incompreso. Fallita la reconquista di Sanremo nel 2016 (era sbagliata la tempistica: se Max ci avesse provato nel 2017, quando sul palco dell’Ariston l’età media era 142 anni, magari ce la faceva), il nostro eroe propone alla sua musa di produrre delle cover di un imprecisato cantante famoso.

«Questo sì che è un progetto sensato» deve aver pensato la signora, così sicura del successo dell’impresa che gli ha snocciolato 23 mila euro senza nemmeno vedere un contratto. Le cover non se l’è filate nessuno, ammesso che siano state veramente realizzate, però Max si è comprato una bella macchina nuova, quindi non si può parlare di completo buco nell’acqua.

Il cantante è tornato alla carica due mesi fa con richieste e obiettivi tutto sommato modesti: 5000 euro per un dvd. Ma stavolta pare ci si sia messa in mezzo la moglie, non si sa se gelosa o insoddisfatta dell’ultimo versamento. La signora a questo punto apre gli occhi e sporge denuncia per truffa, e chissà se riuscirà a riavere almeno parte dei suoi denari, o verrà pagata in pacchi di dischi invenduti e invendibili.

Cose che succedono nel secondo Paese più vecchio del mondo, in cui gli anziani smanettano su Facebook e hanno ancora sogni da sitcom musicarelle tipo Violetta e Hannah Montana. Signore, se un anziano gagà vi chiede soldi per finanziare la sua carriera nel pop, ditegli di postare i suoi video su Instagram e YouTube, o magari  mette su un crowdfunding, come fanno i giovani. E a Sanremo andateci voi, con le amiche.

Lia Celi www.liaceli.it