Non ha ancora compiuto diciassette anni l’autore dell’accoltellamento dei due diciannovenni romagnoli consumatosi nella notte dell’8 settembre scorso a Cattolica. I carabinieri della Tenenza di Cattolica questa mattina hanno bussato alla sua porta, notificandogli un ordine di custodia cautelare emesso nei suoi confronti dal Gip del Tribunale per i minorenni di Bologna, con le gravi accuse di rapina, lesioni gravi plurime e porto abusivo di armi.
Gli uomini dell’Arma erano riusciti ad identificare il giovane attraverso la visione di numerosi filmati degli impianti di videosorveglianza e grazie ad un tatuaggio sul collo del malvivente che era stato descritto dalle vittime.
I carabinieri hanno ricostruito l’accaduto: smentita la prima ricostruzione fornita dalle vittime che avevano raccontato di un’aggressione subita senza apparente motivo: i Carabinieri hanno scoperto che alla base di tutto c’era un debito di droga, in particolare una mancata cessione di stupefacente da parte del minore nei confronti dei due diciannovenni, che nel frattempo avevano consegnato il proprio denaro al giovane pusher.
Stando alla versione fornita agli inquirenti i due saludecesi avevano alzato i toni pretendendo la restituzione dei soldi ed a quel punto il sedicenne, estratto il coltello, li aveva colpiti guadagnando poi la fuga. L’accoltellatore, già nei giorni precedenti, era stato rintracciato dai militari e con loro era andato nel luogo in cui si era disfatto del coltello, facendolo così recuperare. Adesso, sottoposto alla misura cautelare, è stato messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria per i minori.