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Jesse Gallan, la donna più longeva del Regno Unito: «Come sono arrivata a 109 anni? Semplice: non mi sono mai sposata. Gli uomini portano più problemi di quello che valgono». Solo una battuta?


Altro che non una di meno, ogni giorno ce n’è una di più


3 Giugno 2023 / Lia Celi

La vicenda orribile di Giulia Tramontano ci ha risucchiati tutti in un vortice di lutto, rabbia, impotenza. Comincio da quest’ultima, perché sembra impossibile fermare la strage di donne che dall’inizio dell’anno ha fatto 39 vittime, uccise da mariti, compagni, figli.

Altro che “non una di meno”, ogni giorno ce n’è una di più. Tant’è vero che solo la famiglia ha continuato a credere fino all’ultimo che dietro la scomparsa di Giulia, ventinovenne incinta al settimo mese, ci fosse un allontanamento volontario o un incidente, e mentre ascoltavamo l’appello disperato della madre a Chi l’ha visto? tutte scuotevamo la testa, presagendo una conclusione che gli inquirenti già sospettavano, e che si sarebbe rivelata quella notte stessa. Non c’è stato bisogno di congetture, invece, per l’assassinio di Pierpaola, la poliziotta freddata nell’atrio di casa poche ore dopo, per mano di un collega con cui aveva avuto una relazione e che poi si è suicidato.

La rabbia sopravviene non solo perché, nella generale diminuzione del numero degli omicidi, il femminicidio è l’unico tipo di omicidio che non accenna a diminuire (anzi, con il lockdown i casi di violenza domestica sono addirittura aumentati), ma anche per l’iperproduzione di senno di poi di cui ormai sono piene le fosse, i social e anche qualcos’altro.

Il nocciolo è sempre quello: si sposta la colpa, o perlomeno la responsabilità, dall’assassino alla vittima, che in qualche modo si sarebbe condannata a morte da sola, con la sua imprudenza, cecità e sventatezza. Ha scelto l’uomo sbagliato, non ha colto in tempo certi inconfondibili segnali, oppure, errore fatale, ha accettato l’«incontro chiarificatore» con il partner senza dare per scontato che lui si presentasse armato di coltello o pistola.

Alla fin fine il femminicida non risulta molto più colpevole del conducente di un Frecciarossa quando qualcuno si butta gli si butta sulle rotaie. Sono soprattutto gli uomini a farci queste ramanzine, uomini che non toccherebbero una donna nemmeno con un fiore, ovviamente, e si domandano, a volte in buona fede, come si possa non distinguere a colpo d’occhio i mascalzoni dai bravi ragazzi come loro.

Quando gli si fa notare che all’inizio di una storia d’amore sono tutti bravi e buoni, e il violento si rivela davanti al primo no, o al primo complimento da parte di un altro, allora la ramanzina salta una generazione: la colpa è delle madri che non educano i figli maschi a rispettare le donne. Come se i padri non avessero voce in capitolo, e allora non si capisce cosa ci stiano a fare e perché sia tanto importante che un bambino abbia «una mamma e un papà», come ripetono certi ministri.

Ma al di là dell’irritazione che questa saccenteria misogina può suscitare in noi donne, forse bisogna davvero prendere atto che nessuno può salvarci – né le leggi, né il codice rosso, né gli ordini di allontanamento – e dobbiamo cercare di proteggerci da sole. Ma in buona sostanza proteggerci da sole significherebbe non fidarsi mai di nessun uomo, soprattutto di quello che ci sta accanto e che dice di amarci. Significa affrontare un invito come se si trattasse di valutare un candidato a un posto di lavoro, chiedendo curriculum e referenze alle partner precedenti e facendo ricerche su Google. E anche se lui supera il colloquio, e viene assunto a tempo indeterminato come fidanzato e magari, in seguito, promosso a compagno di vita o a padre dei nostri figli, mai abbassare la guardia: un momento di stress, una crisi di gelosia, un contrasto, e l’uomo che «salutava sempre» può diventare un carnefice. Insomma, è più la fatica del gusto.

Non arriverò a dire che la forma di auto-protezione più sicura è restare single. Mi limiterò a citare Jesse Gallan, la donna più longeva del Regno Unito: «Come sono arrivata a 109 anni? Semplice: non mi sono mai sposata. Gli uomini portano più problemi di quello che valgono». Solo una battuta?

Lia Celi