Arrestato agente della polizia municipale della Valmarecchia. Accusato di intascare bustarelle dai commercianti
5 Giugno 2024 / Redazione
La Polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un pubblico ufficiale in forza alla Comando Polizia Locale Unione dei Comuni di Valmarecchia, attualmente indagato per 7 episodi di concussione, di cui tre consumati.
L’attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile di Rimini e coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini, si è sviluppata a seguito delle denunce sporte da alcuni titolari di attività commerciali insistenti nel territorio di competenza della polizia locale, ai quali il pubblico ufficiale avrebbe richiesto esplicitamente somme di denaro al fine di evitare di essere sottoposti a controlli amministrativi che avrebbero portato ad importanti sanzioni economiche.
L’uomo, presentandosi talvolta in divisa e con l’auto di servizio, paventava la possibilità di ulteriori e specifici controlli, richiedendo, al fine di evitare eventuali ripercussioni economiche, cifre di alcune migliaia di euro.
Le indagini sviluppate con l’acquisizione delle dichiarazioni delle persone informate sui fatti e l’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza hanno consentito di riscontrare gli elementi indizianti a carico dell’indagato per episodi plurimi di concussione perpetrati a partire dall’estate del 2023.
Conseguentemente, la Squadra Mobile di Rimini ha dato esecuzione all’ordinanza cautelare, sottoponendo il pubblico ufficiale agli arresti domiciliari presso la propria abitazione ed effettuando il sequestro preventivo delle somme di denaro presenti all’interno dei suoi conti correnti, per un totale di oltre 16.000 euro, intesi come profitto illecito derivante dalla commissione dei reati.
Il pubblico ufficiale, un 52enne campano, che si trova agli arresti domiciliari, difeso dagli avvocati Francesco Pisciotti e Massimiliano Giacumbo, questa mattina durante l’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il primo commento delle istituzioni