Di questi tempi avere una sala piena per un incontro programmato in una fredda e piovosa serata invernale, non è cosa da poco. E neanche che la gente rimanga lì per tre ore, intabarrata in giacche a vento, berrette e guanti a causa del riscaldamento attivato in ritardo. Che poi le stesse escano sorridenti, visibilmente soddisfatte per aver partecipato, molte attivamente, a questo incontro, sa di “miracolo”.
Del resto, essendo la cattolicissima Caritas protagonista della serata, questo ci potrebbe anche stare. Battutaccia a parte, “Dalla parte degli ultimi”, organizzato dal Circolo Gramsci riminese in collaborazione con Articolo 1 e il circolo PD di via Euterpe, ha avuto il merito di far riflettere su uno dei temi più sensibili dei nostri tempi. Quello della povertà. In crescita esponenziale, frutto di una tempesta perfetta: crisi pandemica, ambientale, energetica e guerra in Ucraina. Rimini ne è dentro. Il diffuso benessere economico non la sta salvando da questa piaga.
[caption id="attachment_360893" align="alignleft" width="2412"] Mario Galasso, Direttore Caritas diocesana[/caption]
I dati, supportati da toccanti testimonianze raccontate da Mario Galasso, direttore dell’associazione diocesana, non lasciano spazio a dubbi in proposito: nell’ultimo anno sono 561 le persone senza dimora che si sono rivolte alla struttura, 74 persone ospitate per 801