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I cani vedono il mondo a due colori: giallo e blu 

Spesso un proprietario di cane, è convinto che il proprio cane veda il mondo, in modo pratico e non filosofico, come lui. Insomma, che veda i colori come lui, e percepisca ogni cosa come lui. Purtroppo, non è così. Il cane nonostante i secoli di co-evoluzione con noi umani resta un animale crepuscolare, ossia che vede meglio all’imbrunire che non di giorno; perciò, i suoi occhi sono fatti per muoversi nella penombra piuttosto che alla luce del giorno. Le cellule oculari dei nostri cani sono di due tipi: ‘coni’ per vedere di giorno e ‘bastoncelli’ per vedere nell’oscurità e va sottolineato che ha una quantità superiore dei secondi che non dei primi. Inoltre, cornee e pupille sono più grandi dei nostri. Dobbiamo ricordare che, essendo un animale che deriva dal lupo e che deve cacciare per procurarsi il cibo, vede meglio ciò che è in movimento piuttosto che ciò che è fermo. Anche la distanza dalla quale mette a fuoco un qualcosa che si muove è piccola, deve essere vicina, meno di mezzo metro. Noi umani riusciamo a mettere a fuoco ad una distanza maggiore. Una parola va spesa anche per lo spettro dei colori, che non è come il nostro. Fino

Il tre di marzo, alle Befane Shopping Center, c’è stato l’evento Scondinziloso per gli amici a quattro zampe e i loro padroni

Il tre di marzo c’è stato l’evento Scondinziloso per gli amici a quattro zampe e i loro padroni alle Befane Shopping Center con Edoardo Stoppa. Si è trattata in sostanza di una sfilata a sei zampe, al termine della quale sono stati premiati i binomi più interessanti da una giuria di esperti. Un evento certamente simpatico e coinvolgente che ha portato cani e padroni a condividere una bella giornata. Ma c’è da dire che il premio come lo intendiamo noi ossia con un attestato (e un sacco di cibo per cani, donato dallo sponsor), come quello consegnato ai vincitori della sfilata, ha un valore solo per noi umani. Per il nostro cane, che abbiamo vinto un premio o no, importa davvero poco. Il vero premio per il nostro cane è ben altro, e possiamo premiarlo tutti i giorni, secondo i suoi parametri dalla persona che per lui è più importante: noi. Noi siamo il suo idolo (altro che Edoardo Stoppa). Ma come si può fare? Ovvio: avendo con lui relazione ad hoc Ma come si fa costruirla? Possiamo prendere la piramide di Maslow psicologo statunitense (1908-1970) come riferimento, uno schema che prende in considerazione varie tipologie di bisogni da quelli fisiologici a quelli spirituali. Soddisfare questi

Molti comportamenti del cane sono indotti dall’ambiente, dalla gestione e dall’ educazione 

Ancora un’aggressione da parte di alcuni cani, razza rottweiler ad un uomo mentre faceva sport in un parco pubblico. È accaduto alle porte di Roma, alcuni giorni fa. Un episodio che lascia tutti perplessi, scioccati. E in automatico si va a demonizzare la razza, che ci tengo a dire, non ha nessuna colpa. Un anno fa sono accaduti eventi molto simili, con la stessa razza di cane, e un anno fa ho voluto, per mostrare il rovescio della medaglia, intervistare una mia amica che ha ben tre esemplari di questa stessa razza, intervista poi pubblicata su questa testata giornalistica. La mia amica ha parlato di come lei e famiglia gestiscono quotidianamente i tre cani e che è seguita da anni da un educatore, una persona competente di cui seguono i consigli. Sì, perché prendere un cane di qualsiasi razza deve essere una decisione presa con consapevolezza e non con superficialità, arrivando addirittura a cambiare routine e vita. Il vero problema, quindi, è la gestione del cane, che deve essere fatta in modo responsabile. Purtroppo ci sono diverse forme di pensiero che condizionano questa presa di coscienza. Vediamo di elencarli ed esaminarli. Uno di questi è l’Antropomorfizzazione, ossia quando si percepisce il cane come un essere umano: ‘che cane

A scuola per imparare il rispetto e la tutela degli animali

Il 30 gennaio scorso, presso la sala Aldo Moro a Roma, i vertici dell’O.i.p.a. e il Ministero dell’Istruzione nella persona di Paola Frassinetti, sottosegretario, hanno presieduto un convegno dal titolo: “A scuola per imparare il rispetto e la tutela degli animali nelle scuole italiane” in cui si è discussa l’importanza della prevenzione dei reati a danno degli animali, e che tale prevenzione per essere efficace, deve avvenire nelle scuole, dalla primaria a quella superiore in cui saranno previste non solo lezioni anche tesi e relazioni. Il convegno è stato trasmesso in streaming su Internet. Tra gli altri partecipanti, l'onorevole Michela Vittoria Brambilla e la presidente Francesca Sorcinelli  di Link-Italia. Un convegno di oltre due ore, in cui si è parlato di molto, di tutto. Si è parlato che il rispetto degli animali ad oggi, dopo i terribili casi di cronaca, Leone e Aron, tra gli altri, sta diventando sempre più importante, perché se si rispettano gli animali, si rispettano anche le persone. Chi fa del male ad un animale è un pericolo sociale … La dottoressa Frassinetti nella scorsa legislatura quando era deputato, ha fatto la proposta di inserire nella proposta di legge sull’ educazione civica nelle scuole, anche il rispetto degli animali. Una

Nonostante il cane ami tutti i componenti di una famiglia, solo uno è il suo vero "punto di riferimento"

Negli USA Donald Trump, nonostante i suoi guai giudiziari, sta vincendo le primarie. Molti gli americani che lo sostengono, che tifano per lui. Lui per loro è un esempio, il loro idolo! Esempi di persone carismatiche che affascinano chiunque incontrino e per le quali molti sarebbero disposti a morire, potrei farne tanti. La ricerca di un idolo per il quale tifare inizia da quando siamo piccoli. Li troviamo negli attori, negli atleti, nei cantanti ed altre categorie di persone che sono al centro dell’attenzione. Ma cosa spinge tutti noi a ricercare degli idoli e a fare pazzie per loro? Per chi non lo sapesse questo fenomeno è stato studiato nel ‘900 da Albert Bandura. Bandura suddivise dei bambini in tre gruppi, in due gruppi sono stati inseriti degli adulti, nel terzo no. I tre gruppi poi sono stati isolati ciascuno in una stanza. Dopo un certo periodo di tempo i bambini dei gruppi dove c’erano stati gli adulti, hanno esattamente riprodotto il comportamento di quest’ultimi. Uno dei processi di apprendimento di ogni essere vivente è l’imitazione, e da qui la ricerca dei modelli a cui ispirarsi. Trovato un modello, un idolo lo si stima e lo si segue, cercando di imitarlo. Anche il cane apprende per imitazione,

Una sorta di Paradiso per cani e padroni che nell’immaginario collettivo si trova prima del Paradiso

Ultimamente sui social network si sono visti purtroppo, troppi, post raffiguranti l’ennesimo animale (cane o gatto) ucciso dalla crudeltà umana che cammina sul Ponte dell’ Arcobaleno. In effetti tra amanti degli animali ogni volta che un animale  muore anche  se, per cause naturali, si dice che è volato sul Ponte dell’Arcobaleno. Ma perchè si dice così? Non si può semplicemente dire che il cane o gatto è volato in cielo? O che è volato in Paradiso? Certo si dice anche questo, ma la storia che ci si vuole raccontare è sempre quella del Ponte dell’ Arcobaleno, e il motivo è uno, ossia la necessità di affrontare la perdita dell’amato animale  e, quindi,  per reagire al trauma e andare avanti, si inventano delle storie che allevino il dolore, e questa è quella principale. Il Ponte dell’ Arcobaleno è una sorta di Paradiso per cani e padroni, e nell’immaginario collettivo si trova prima del Paradiso. E’ un luogo dove il nostro amico a quattro zampe va, dopo  la morte, un luogo dove  sta bene, gioca spensierato ed è felice; ma è anche il luogo dove lui ci aspetterà. Quando saremo anche noi sul Ponte dell’ Arcobaleno, lui cesserà di giocare per venirci in contro, facendo le feste, 

Il microchip è l’unico sistema di identificazione nazionale ed è un dispositivo che ha la funzione di carta identità del cane (o del gatto o del furetto) e permette, in caso di smarrimento dell’animale di risalire al padrone. È un ottimo metodo per la lotta al randagismo e al furto dell’ animale. È un dispositivo a forma cilindrica di pochi millimetri in materiale biocompatibile e non ha batterie e non è soggetto a guasti; sfrutta la tecnologia di onde a radiofrequenza (R.F.ID), onde che si attivano solo con il lettore apposito e deve essere conforme alla norma ISO 111784. Il codice identificativo è formato da 15 cifre a cui all’anagrafe canina viene associato nome e indirizzo del proprietario. Si applica nella sottocute nella regione del collo o sotto l’orecchio a sinistra, lo può applicare solo un medico veterinario abilitato dal Ministero della Salute. Il microchip è obbligatorio? Per il cane sì. La legge di riferimento è la 281 del 14 agosto del 1991 anno in cui ha sostituito il tatuaggio. Ai cuccioli il microchip va applicato dal 60° giorno di vita, ad ogni modo un proprietario di cane ha tempo quindici giorni per registrarlo all’ anagrafe canina. Il microchip insieme al libretto sanitario adeguatamente aggiornato (vaccinazione antirabbica)

Per arousal s’intende lo stato emotivo del cane

Chiunque abbia fatto un corso di cinofilia di qualsiasi altro tipo o in alternativa letto qualche libro, si è certamente imbattuto nella parola Arousal. L’ Arousal del cane. Ma che cos'è, e perché è importante tenerlo in considerazione? Per Arousal s’intende lo stato emotivo del cane. Lo stato emotivo del nostro cane va sempre monitorato perché, se è agli estremi esso è il campanello d'allarme di un malessere o di un problema, spesso non solo del cane ma anche della vita che fa. Da un punto di vista fisico, l’arousal coinvolge la pressione cardiaca, pressione arteriosa, aumento del cortisolo che è l’ormone dello stress; da quello psicologico: la difficoltà di prendere decisioni, la messa in atto di comportamenti non giusti ed altro ancora. Il cane con arousal basso è un cane  triste, che può cadere in depressione se non si interviene subito parlando con il veterinario, che darà le giuste indicazioni  (cibo, medicine, attività) per rimettere in sesto il nostro amico. L’arousal molto alto invece è sinonimo di un cane troppo agitato, stressato, ansioso che non ha autocontrollo. L’autocontrollo emozionale non è solo un fatto di carattere dell’ individuo, ma anche dovuto alle esperienze; ad esempio, se la madre è stata una buona madre il cucciolo crescerà con

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