Top Stories

Le buone regole da seguire per portare il nostro amico a 4 zampe al cinema

La notizia delle prime sale cinematografiche in cui possono entrare anche i cani è uscita qualche tempo fa sui social: il Messico è stato il primo paese ad aver fatto questo passo. Le altre nazioni sono state: Stati Uniti, Irlanda e Spagna. E in Italia: come sempre la pioniera è Milano che ha creato un evento ad hoc chiamato: Cinebau a Porta Romana voluto da alcuni proprietari di cani.   Ma come sono fatte le sale cinematografiche per cani? In primo luogo ci sono meno posti a sedere  rispetto alla capienza della sala, poiché ogni posto è doppio: sedia e cuscino, in modo che ciascun proprietario possa sedersi e tenere accanto a sé il proprio cane, la sala non resta completamente al buio e il sistema di aerazione è molto diverso per il semplice fatto che la temperatura deve essere sempre ottimale, i biglietti sono uno per binomio. Ci sono ovviamente anche delle regole da seguire: 1 - Portare i cani a fare i propri bisogni prima di entrare; 2 -  libretto della vaccinazioni in regola; 3 - il cane deve essere sotto la custodia di una persona responsabile; 4 - deve essere coperto dall'assicurazione ai danni contro terzi. Non si può andare quando si vuole, le strutture infatti spesso

La American Humane Association (Aha) vigila a livello internazionale sui set cinematografici denunciando ciò che non va

Da quando nel 1895 i fratelli Lumiére hanno inventato il cinematografo, l'uso di questo strumento si è evoluto fino a diventare la settima arte, sviluppandosi da scene brevi fino ai film di oggi. L'uomo non ha resistito e con il tempo ha coinvolto anche gli animali, sia domestici che selvatici. Purtroppo i primi tempi non con la dovuta cura e rispetto, un po' per poca cultura e consapevolezza e un po' brutalità. Sono molti i film, da quando è stato inventato il cinematografo, che hanno riportato scene cruente sugli animali: maltrattati, torturati e persino uccisi; inutile aggiungere che ci sono stati registi e produttori piuttosto  sanguinari. La comunità animalista non è stata certo a guardare. Nel 1937 fu emanata  una legge: Cinematograph films act che impediva ai film che contenevano scene cruente con animali di non essere distribuiti. Oggi c'è, tra le altre associazioni, la American Humane Association (Aha) che vigila a livello internazionale, in passato è riuscita ad infiltrare dei suoi associati nei set cinematografici, denunciando ciò che non va. Oggi, grazie anche alle tecnologia e al digitale le cose stanno cambiando: sempre più spesso, infatti vengono creati degli animali virtuali o in alternativa  dei pupazzi meccanici e quando è necessario la presenza di un

Si tenuto, ieri, l’Open day al canile Stefano Cerni rinviato, in precedenza, per il maltempo. L’ open day in canile è iniziato prestissimo, alle otto, per operatori e volontari con la pulizia, il riordinare e sistemare la struttura, somministrazione del cibo agli animali e l'allestimento del buffet pieno di stuzzichini, alcuni fatti dai volontari, altri acquistati  e del mercatino con oggetti vari da vendere tra cui delle piantine donate dalla serra. Alle 10  si è aperto il cancello per far entrare i primi visitatori. Pochi minuti dopo sono iniziate le visite con l’educatore e alcuni volontari attorno al gruppo per vigilare. L’educatore ha mostrato un cartello con le regole da osservare durante la visita: ● Non urlare, ● Non fare foto/video ● Non mettere le dita dentro i box Il tour  è il momento in cui l' educatore, portando la gente tra i box, parla di cani, di canile, e si rende disponibile a rispondere a delle domande per dissipare dubbi e perplessità. Ai volontari è spettato anche il compito stare al mercatino e al buffet e di fare da dog-sitter ai cani durante il tour del padrone; altro compito, portare, chi ha prenotato il proprio scatto, dalla fotografa che ha allestito il set poco

Questo atteggiamento è dovuto a volte da una non consapevolezza che l’animale è diverso da noi in bisogni e comunicazione

Questo atteggiamento è dovuto a volte da una non consapevolezza che l’animale è diverso da noi in bisogni e comunicazione

Si è iniziato addestrando cani come i Labrador e i Terranova ma oggi molte altre razze sono coinvolte nell'addestramento

Si è iniziato addestrando cani come i Labrador e i Terranova ma oggi molte altre razze sono coinvolte nell'addestramento

Da tempo si parla di  portare gli animali in ufficio. In alcune città come Milano delle aziende hanno dato questo permesso ai loro dipendenti, riscontrando un miglioramento nella produttività, poiché la presenza del proprio cane riduce lo stress e migliora l'umore. Ma la legge cosa dice? Non ci particolari divieti o regole nel nostro ordinamento, se non quello stabilito dall'azienda stessa. Eccetto per chi lavora nelle strutture sanitarie. Se la nostra azienda non è pet friendly e noi vogliamo portare in ufficio il nostro cane, come si può fare? Secondo quanto è avvenuto a Milano: sì può fare un regolare richiesta al datore di lavoro, che sarà da lui valutata. Se la richiesta verrà accettata dovrà essere sottoscritta dagli altri dipendenti, in pratica tutti devono essere d'accordo sulla presenza di un cane in azienda. A quel punto saranno stabilite delle regole per il possessori di cani  per una buona convivenza. Per cominciare, ecco alcuni consigli.   il cane  deve essere dotato di microchip; deve essere assicurato contro danni a terzi; prestare attenzioni ai colleghi che non amano gli animali; non lasciare incustodito il cane; deve essere in regola con le vaccinazioni; deve avere una cuccia con ciotola d'acqua fresca e del cibo; Si può

Se si desidera un cucciolo di razza è meglio rivolgersi a un allevatore riconosciuto Enci ed Fci

Se si desidera un cucciolo di razza è meglio rivolgersi a un allevatore riconosciuto Enci ed Fci

Davide Acito con la sua associazione ogni anno si reca Festival della Carne di Cane di Yulin per cercare di salvarli dalla loro terribile sorte

Davide Acito con la sua associazione ogni anno si reca Festival della Carne di Cane di Yulin per cercare di salvarli dalla loro terribile sorte

/