Top Stories

Colonie grande patrimonio abbandonato, il Pd parte per la traversata del deserto

Colonie grande patrimonio abbandonato, il Pd parte per la traversata del deserto

La Zanzara intervista Giannini, il Pd riprende il cammino

La Zanzara intervista Giannini, il Pd riprende il cammino

La sconfitta del Pd, le promesse della Meloni a bagnini, i bandi in Spagna

La sconfitta del Pd, le promesse della Meloni a bagnini, i bandi in Spagna

Le candidature in campo, i bagnini che non perdono occasione di tacere, il mistero certificati dei medici per le patenti, Peter Pan fa sognare riminesi e turisti

Le candidature in campo, i bagnini che non perdono occasione di tacere, il mistero certificati dei medici per le patenti, Peter Pan fa sognare riminesi e turisti

Le candidature si decidono a Roma In queste ore si chiudono le candidature per il parlamento. Mai come questa volta si ha la netta sensazione che tutto venga deciso a Roma. Decidono le segreterie delle forze politiche. Anche nel passato i vertici nazionali hanno inciso nelle candidature per il parlamento. Ma mai come questa volta. A poche ore dalla chiusura nulla trapela su chi saranno i candidati del centrodestra, pur essendoci due parlamentari uscenti. Nel PD l’unica certezza è la richiesta unanime del territorio di avere le candidature di Emma Petitti e Andrea Gnassi. L’hanno deciso in una riunione dei giorni scorsi tutti i segretari dei circoli. Anche in questo caso alla fine deciderà Roma. Si potevano coinvolgere meglio i territori. Capisco le elezioni anticipate e i tempi brevi, ma ritengo sempre necessario un coinvolgimento vero dei territori e non soltanto un numero ristretto di dirigenti che sanno. Una brutta pagina di selezione delle candidature, comunque vada, inserita in un sistema elettorale per altro pessimo.   [caption id="attachment_307676" align="aligncenter" width="754"] Il segretario del Pd Filippo Sacchetti[/caption] Chiuso l’hotel Gobbi, rimane la figuraccia In questo periodo ogni fatto più o meno rilevante che succede a Rimini o sulla costa romagnola fa il giro dei Tg nazionali.

I mal di pancia del centrosinistra Non ce la possiamo fare. Appena qualche minuto dopo l’accordo con Calenda e +Europa sono scattati i commenti negativi di una parte di amici, elettori del Pd e del centrosinistra. Da “si ricostruisce la Dc con Letta”, “è solo un accordo di potere per le poltrone”, “è un ammucchiata” e via dicendo. Tutto legittimo per carità. Faccio notare solo a queste anime in pena che in Italia abbiamo una legge elettorale (Rosatellum) imposta con voto di fiducia dal governo Renzi (non votata dall’attuale segretario del PD Letta) che impone le coalizioni. Altrimenti si perde prima di iniziare a giocare. Si perde a tavolino. Non è un caso che la Destra l’accordo sul coalizzarsi l'ha trovato in poche ore. Anche in quel caso hanno programmi diversi, vengono da esperienze di governo e di opposizione. Ma non si sono scandalizzati. Invece la sinistra è sempre pronta a spaccare il cappello in quattro. In questo caso faccio fatica a capirne le ragioni. Non è un problema di programmi o di agenda Draghi, ma di profili dei candidati. D’altra parte ai tempi dell’Ulivo non si sono fatte alleanze di campo largo? Altrimenti non si vinceva. Ora chiudiamo le alleanze

Candidature. Qui centrosinistra Ancora tutto in alto mare. Il Pd è impegnato a proporre una rosa di nomi al regionale per le candidature. Il segretario del PD riminese Filippo Sacchetti chiede comunque l’elezione di un Senatore e Deputato di Rimini. Legittimo chiedere, più complicato ottenere.  I nomi che circolano sono gli stessi della settimana scorsa ad iniziare da Andrea Gnassi, il quale non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale. In realtà lavora assiduamente per avere la garanzia di un posto sicuro nel listino del PD di Camera o Senato. Non vuole rischiare di perdere nel collegio uninominale della Camera.  Rimango dell’idea che è la candidatura più autorevole per il centrosinistra nel collegio di Rimini della Camera dei Deputati. Mi sarei aspettato una dichiarazione di Gnassi come quella dell’ex sindaco di Parma Pizzarotti:  “Certo, il collegio di Parma (dove in base ai sondaggi è in vantaggio il centrodestra, come in quello di Rimini, ndr) si può sicuramente portare a casa, io mi candido per questo e a volte la presenza sul territorio vale più dei sondaggi. Lo dimostrano anche le recenti amministrative: a Parma e Piacenza il centrosinistra ha vinto, perché i candidati hanno un ruolo e la differenza la fanno le persone».

L'assurda crisi di governo. I partiti discutono di candidature. Indino di Confcommercio parla solo di più lavoro precario

L'assurda crisi di governo. I partiti discutono di candidature. Indino di Confcommercio parla solo di più lavoro precario

/