Top Stories

Nato a Tavullia da una famiglia di mezzadri ha svolto un cursus honorum straordinario nel suo partito, nel sindacato e nelle amministrazioni

Novant’anni sono un bel traguardo da raggiungere. E Giuseppe c’è arrivato bene: è facile vederlo girare in Città o nel suo quartiere, il V PEEP, in bicicletta. O “incontrarlo” sui social o nella chat del Circolo del PD. Informato, attivo, presente. Per lui la politica, da militante o da dirigente, è stato il pane della sua vita. Sin da ragazzo ad oggi. Il suo cursus honorum è straordinario: per oltre sessant’anni impegnato in ruoli dirigenti del partito e delle pubbliche amministrazioni. [caption id="attachment_463273" align="alignleft" width="2560"] Giugno 1957. Assemblea della FGCI. Da destra, al microfono, Giuseppe Tomasetti,

Il libro di Giulio Zavatta: "Audiface Diotallevi. Un marchand -amateur tra Rimini, Roma e Parigi"

Giulio Zavatta: "Audiface Diotallevi. Un marchand-amateur tra Rimini, Roma e Parigi" NFC La storia è ricca di “magnifiche canaglie”, a volte geniali e protagonisti di vicende che meritano di essere raccontate. E’ quello che fa Giulio Zavatta, classe 1974, critico d’arte riminese con questo volume dedicato al marchese riminese Audiface Diotallevi (1792-1860). Zavatta si è occupato in passato delle vicende della Madonna di Raffaello (“Raffaello: la Madonna Diotallevi. La vicenda storico-critica” sempre edito da NFC nel 2019) e da questo primo lavoro di ricerca ha avuto avvio lo studio del ricco carteggio storico ancora in possesso degli eredi della famiglia Diotallevi che ha dato vita a questo volume. La “Madonna Diotallevi” (nell'immagine in apertura) è un dipinto a olio su tavola (69x50 cm) di Raffaello Sanzio, databile verso il 1504 e conservato nella Gemäldegalerie di Berlino. L'opera, sicuramente il pezzo più importante, faceva parte della collezione del marchese Audiface Diotallevi, finendo nella sede odierna nel 1842 in seguito all'acquisto effettuato da Gustav Friedrich Waagen, mercante d’arte di cui si parla a lungo nell’attuale volume. Scrive nell’Introduzione Piergiorgio Pasini, che da decenni prova a ricostruire la composizione e l’attuale localizzazione dei pezzi più importanti delle collezioni d’arte riminesi venduti e dispersi negli ultimi due secoli,

Gli ultimi due libri di Carlo Cervellieri "Chius ‘na porta u s’ivra un purtón" e "I murales di Saludecio"

Carlo Cervellieri: "Chius ‘na porta u s’ivra un purtón" La Piazza "I murales di Saludecio" La Piazza Nel giro di pochi anni Carlo Cervellieri, con questi due, ha dato alle stampe sette libri. Epicentro della sua attenzione in tutti i volumi l’amato paese natale: Saludecio in Valconca. Due di questi Chiamamicitta.it li ha segnalati: “Saludecio. Com’era. Com’è” (La Piazza, 2017) e “Iscì per mod da dì” (La Piazza, 2020). Cervellieri ha la capacità eclettica di unire nei suoi testi poesie dialettali e in lingua italiana, fotografie con immagini storiche e contemporanee di Saludecio. Scrive don Tarcisio Giungi, parroco di Saludecio, nella sua presentazione del primo volume: “Questi scritti sono vere poesie perché evocativi: leggendoli, la mente vola, immagina, colora, insomma va oltre. Ed è proprio questo lo specifico della poesia: non descrivere semplicemente, ma fare cantare l’anima. Questo libro è un canto d’amore alla vita in tutte le sue sfaccettature: dalle storie di paese ai luoghi cari, dai personaggi ‘coloriti’ ai fatti vissuti”. Il libro è diviso in tre parti: 23 poesie in dialetto, 30 in italiano, e una terza fotografica dedicata alle porte e portoni del Paese. I testi in dialetto, privi di titolo, sono accompagnati da foto dei principali edifici e luoghi di Saludecio.

Elezioni in cinque Comuni su nove: Mondaino, Montefiore, Montegridolfo, Saludecio e San Clemente

Nella Vallata del Conca vanno al voto l’8-9 giugno 5 comuni su 9: Mondaino, Montefiore Conca, Montegridolfo, Saludecio e San Clemente. Piccoli comuni, ma con grandi problemi. Compreso il fatto che la ricerca di persone disponibili ad impegnarsi ad amministrare il proprio Comune in cui si abita è sempre più difficoltosa. Gestire grandi territori, seppur con una popolazione limitata, con pochi soldi, con pochi dipendenti è sicuramente non facile. Il ricambio pertanto del personale politico avviene molto lentamente. Il Partito Democratico in Vallata è presente in tutti i Comuni, è attivo, c’è sui problemi, e si può considerare l’unica forza politica organizzata sul territorio della Valconca. In molti Comuni il PD è all’interno delle liste civiche che governano, ed in altre è all’opposizione. Naturalmente i problemi ci sono, ma la volontà è quella di affrontarli per risolverli positivamente. E gli uomini del PD partecipano e sostengono con convinzione l’azione dell’Unione dei Comuni della Valconca, oggi presieduta dal Sindaco di Morciano di Romagna Giorgio Ciotti. Facciamo una ricognizione delle diverse situazioni nei 5 comuni che vanno al voto, sapendo che ancora in diverse realtà ci sono nodi da sciogliere a due mesi dal voto, a incominciare dall’individuazione dei candidati a Sindaco (essendo tutti

Il libro di Pasquale D’Alessio "Chopin mi sorride. Un racconto"

Pasquale D’Alessio: "Chopin mi sorride. Un racconto" Nolica Edizioni “Resta da scrivere l’ultima pagina. E’ sua! Io? In sincerità: non saprei dire. Lei saprà scrivere l’ultima pagina, le ultime parole”. Quest’ultima opera di Pasquale D’Alessio (classe 1955) è un block notes di appunti con ricordi, sensazioni, fatti inerenti la morte della moglie Luigina (Luisa) Migani (1949-2008) a seguito di un tumore. A distanza di quindici anni lo scrittore/poeta ci porta dentro il doloroso mondo di un coniuge che vede la moglie amata pian piano andarsene. “E’ solo tempo. Lascia un dono: il ricordo”. E’ l’ultimo libro di una trilogia che l’Autore ha voluto dedicare alla cara moglie scomparsa. “Per alcune settimane ho frequentato l’ospedale, arrivando nel primo pomeriggio, per uscirne a notte inoltrata e tutti i giorni, festivi compresi, nel corridoio del reparto di Chirurgia generale, trovavo un giovane, sempre lì: stesso posto, stessa sedia. Accavallava le gambe e scriveva, scriveva in un quaderno”. Fino a quando D’Alessio non l’ha più visto: “La porta della camera dove entrava, sempre socchiusa o chiusa, era spalancata. Spalancata la finestra, alla camera vuota”. Il testo si muove tra narrazione e poesia. Scrive nella Prefazione Gianfranco Lauretano: “E’ una lettura dalla quale è impossibile uscire indenni, per struggenza,

Francesca Lilla Parco: "Nei nuovi contratti chiederemo aumenti fra i 240 e i 280 euro mensili e avanti con i quattro referendum"

E’ Segretaria generale della CGIL riminese da un mese e mezzo, dal 16 gennaio, chiamata a sostituire Isabella Pavolucci entrata a far parte della Segreteria Confederale della CGIL Emilia-Romagna guidata dal parmense Massimo Bussandri. Si chiama Francesca Lilla Parco, nata a Mottola in provincia di Taranto nel 1976, a Rimini dal 1999. Single, è cittadina di Saludecio. Laureata in Sociologia. Inizialmente dipendente della Cooperativa Italcoop, venne poi assunta dall’azienda FUZZI, storico maglificio di Cattolica, di cui divenne RSU FILTEA (la allora Federazione dei tessili CGIL) nel 2003. A novembre 2010 fu distaccata presso la FILCTEM-CGIL (la Federazione dei tessili e dei chimici) di Rimini, di cui divenne Segretario generale nell’ottobre 2017. Segretaria, il Sindacato sempre più protagonista e portatore di un progetto economico per l’Italia assai diverso da quello del Governo di destra della Giorgia Meloni. "Sono orgogliosa di questo sindacato che si sta facendo carico di battaglie per il rinnovamento del mondo economico italiano e contemporaneamente si batte con vigore per i diritti dei lavoratori, dipendenti ma non solo. Penso al vasto mondo del precariato. Giorgia Meloni sta lavorando per la costruzione di un modello di società che non condividiamo. L’Assemblea Generale della CGIL il 26 marzo a Roma ha deciso un

La segretaria Dem: "Con Filippo Sacchetti corriamo per vincere al primo turno"

Vivace, frizzante, carica. Paola Donini, classe 1965, due figlie, laureata in scienze politiche all’Università di Bologna, di professione dal 2004 ristoratrice, consigliera comunale di Santarcangelo dal 1995 al 2004 eletta in una lista civica e dal 2014 ad oggi nella lista del PD, assessora al turismo e alle attività economiche dal 2014 al 2019, iscritta al PD dalla sua nascita nel 2007, segretaria del PD clementino dal gennaio 2022. E’ pronta ad affrontare la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale ed il voto europea dell’8-9 giugno prossimi nella terza città della provincia riminese con i suoi oltre 22.000 abitanti. Ha lavorato a lungo nell’ultimo anno, con la segreteria e la direzione comunale, per arrivare a questo appuntamento con un partito unito, con la scelta di un candidato Sindaco, Filippo Sacchetti, sostenuto da tutti (compreso le due liste civiche che sosteranno la sua candidatura, Pensa - Una mano per Santarcangelo e Più Santarcangelo) e con un ampio programma di rinnovamento per la città da svilupparsi nel prossimo quinquennio. La direzione comunale il 4 aprile approverà il programma e la lista dei 16 candidati per il Consiglio Comunale del PD. Fra questi non ci sarà Paola che ha già fatto due mandati.

Per la prima volta nella storia della Repubblica i nomi dei due capi di Stato non sono quelli indicati dal Governo

Alcuni amici italiani (sono riminesi) mi hanno chiesto: facci capire qualcosa di quello che sta succedendo a San Marino perché dai giornali non abbiamo capito molto. E hanno ragione, perché non è facile comprendere la situazione politica della nostra vicina Repubblica. Proviamo a riassumere per punti. Data elezioni. La scadenza naturale della legislatura del Consiglio Grande e Generale sarebbe a fine anno. Ma da tempo è aperta la possibilità che il voto venga anticipato a fine maggio-inizio giugno. In questo caso si vorrebbe votare prima delle elezioni europee del 9 giugno. La DC da settimane è indecisa su cosa fare. Ma tutti i partiti vorrebbero anche che le elezioni avvenissero dopo la firma con Bruxelles dell’accordo di associazione della Repubblica di San Marino alla Comunità Europea, o meglio allo spazio economico europeo. Accordo di cui si discute ormai dal 2015 e che dovrebbe essere firmato in contemporanea anche con Andorra. Ma Bruxelles sta facendo slittare la firma di sei mesi in sei mesi, rinviando continuamente l’appuntamento. Quindi o Bruxelles comunica la data per la firma prima di Pasqua o il Governo dovrà prendere una decisione su quando andare a votare in Repubblica. Le fibrillazioni politiche degli ultimi giorni a proposito della

/