Momenti di terrore per un anziano di 90 anni e sua figlia, aggrediti da una malvivente mercoledì sera mentre stavano prelevando denaro da uno sportello bancomat a Viserba. L'aggressione è avvenuta intorno alle 20 in via Marconi, quando le due vittime erano scese dall'auto per recarsi allo sportello, lasciando il veicolo aperto. La rapinatrice, una 28enne residente a Misano originaria di Fano, ha approfittato del momento per entrare nell'auto e portare via le chiavi dal cruscotto. Al ritorno delle vittime, la giovane ha richiesto 50 euro in cambio del rilascio delle chiavi rubate. Di fronte al rifiuto del 90enne, è scoppiata una colluttazione durante la quale la 28enne ha morso la mano dell'uomo e si è impossessata di un borsello contenente un apparecchio acustico, prima di fuggire. La fuga è stata breve: svoltato l'angolo, la malvivente è stata intercettata da una pattuglia delle Volanti e arrestata. Condotta in Questura, è stata accusata di tentata estorsione e rapina impropria. Difesa dall'avvocato Fabio Mennino del foro forlivese, la giovane dovrà comparire davanti al giudice per la convalida dell'arresto.
Dopo uno stop forzato a causa dei danni subiti dall’alluvione dello scorso anno, riaprirà il 20 di aprile il parco divertimenti Rimini Avventura, di proprietà della Cooperativa Sociale Cento Fiori e situato nel cuore del parco XXV aprile, in via Galliano. E’ stato trovato un accordo per la gestione e la promozione con il franchise Top Adventure Park, già gestore dei parchi di San Marino, Riccione, Pesaro e Lido di Spina che garantirà elevanti standard di professionalità e sicurezza e 18 anni di esperienza. Esprimono tutta la loro soddisfazione i presidenti delle due realtà coinvolte Cristian Tamagnini della Cooperativa Sociale Cento Fiori e Alfredo Manzaroli della Top Adventure Park: «E’ la prosecuzione di un percorso di collaborazione e amicizia che dura da 10 anni. Per la sua centralità e impostazione il parco si sposa perfettamente con la filosofia di entrambe le nostre realtà che pur essendo molto diverse hanno quali capisaldi l’ecosostenibilità e la transizione ecologica, anche nel settore del divertimento». Il parco, completamente rinnovato, riaprirà sabato 20 aprile con tante novità, prima fra tutte il ritorno del percorso Terminator, il più lungo e amato con oltre 300 mt di carrucole complessive, un’area ricettiva e la possibilità di abbonamenti agevolati per residenti
Papa Francesco ha privato del suo status clericale un sacerdote ticinese condannato per abusi sessuali su denuncia della Curia. Il sacerdote 50enne era stato condannatonel 2021 a quattro anni di carcere, e ora la decisione del Pontefice suggella definitivamente il suo destino all'interno della Chiesa. Inizialmente sospeso dalle sue funzioni, ora rischia l'espulsione definitiva. L'episodio risale al 2013 quando aggredì una parrocchiana 18enne a Rimini. Tuttavia il caso venne alla luce solo diversi anni dopo. La giovane riuscì a svelare l’abuso nel 2018 dopo un primo tentativo nel 2015, per poi togliersi la vita all’età di soli 22 anni. L'ex sacerdote aveva sfruttato le vulnerabilità della giovane donna, che l'avevano tormentata per gran parte della sua vita. Aveva iniziato a manifestare comportamenti autolesionisti e abuso di sostanze all'età di 13 anni, portandola a molteplici ricoveri in cliniche psichiatriche e ad una diagnosi di disturbo borderline di personalità. Accanto alla madre si eraaffidata al sacerdote, all'epoca attivo in una parrocchia del Basso Ceresio (dove è rimasto dal 2006 al 2014), instaurando un rapporto che lo ha portato a diventare il suo padrino per la Cresima. Tuttavia, col passare del tempo, i comportamenti del sacerdote cambiarono, poiché forniva alcolici alla giovane e li consumava con
Un ex professore di 63 anni di un istituto superiore di Rimini è stato condannato per molestie sessuali nei confronti di tre giovani studentesse. L'uomo avrebbe approfittato della sua posizione per avvicinarsi alle ragazze, compiendo toccamenti apparentemente casuali delle braccia contro il loro seno. Le accuse hanno portato l'ex docente ora in pensione davanti al Tribunale, dove ha patteggiato una pena di due anni con sospensione condizionale, oltre al pagamento di danni liquidati in seimila euro per ognuna delle due su tre presunte vittime dei suoi abusi. La terza vittima aveva già pattuito un risarcimento in passato. Secondo le accuse, il docente avrebbe molestato le studentesse con strusciamenti e palpeggiamenti, sfruttando la sua posizione di autorità rispetto alle tre vittime. Le molestie sarebbero avvenute durante l'anno scolastico 2021, quando due delle tre ragazze erano minorenni. La maggiore delle tre vittime è stata la prima a denunciare l'accaduto, seguita dalle testimonianze delle altre due. Il professore è stato accusato di violenza sessuale, ma le attenuanti generiche riconosciute dal tribunale hanno permesso all'imputato di patteggiare la pena a due anni, subordinata al pagamento del risarcimento alle presunte vittime delle molestie sessuali.
Una storia d'amore finita male ha portato a una serie di ricatti a sfondo sessuale da parte di un italiano di 51 anni verso la propria ex amante. Alla fine l'uomo è stato arrestat , dopo di che gli è stata imposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti della vittima che aveva denunciato la serie di atti persecutori. L'escalation era iniziata quando la donna aveva deciso di mettere fine a una relazione extraconiugale con il 51enne. Questi, secondo le accuse, ha reagito con minacce e appostamenti presso il luogo di lavoro della vittima, insultandola e diffondendo informazioni sul loro rapporto clandestino. Ha iniziato poi a inviare una serie di messaggi offensivi attraverso Telegram, coprendola di insulti per il suo rifiuto di riallacciare la relazione. Non fermandosi qui, il 51enne ha continuato gli appostamenti e gli scontri verbali di persona, accusando la vittima di comportamenti sessuali inappropriati sul posto di lavoro e minacciando di diffondere altre foto intime della donna. La situazione è peggiorata quando ha depositato una fotografia compromettente vicino all'auto dell'ex amante per poi inviare la stessa foto via email. Le minacce di diffondere altre foto intime, anche scattate mentre la vittima si trovava in ospedale, hanno spinto la
Una coppia di 40enni, entrambi di Napoli, è finita dietro le sbarree a Rimini: lui, con numerosi precedenti, per tre anni e otto mesi per i reati di tentata rapina e lesioni, lei per simulazione di reato. Inoltre i due sono stati condannati a risarcire il danno causato ad una delle vittime dei loro colpi, quantificato in 3.800 euro. I fatti contestati risalgono al 10 maggio 2022 e al 20 aprile dello stesso anno. Nel primo caso, la vittima si trovava al bar Falco in zona Padulli quando il 40enne, a bordo di uno scooter e con il volto coperto dal casco, aveva rubato la borsa a una donna e l'aveva trascinata con sé fino a essere disarcionato. Non era riuscito a portare via nulla, ma era stato rintracciato grazie ai pezzi della carrozzeria del suo scooter lasciati sul luogo del fallito scippo. Nello stesso giorno, la compagna dell'uomo aveva simulato di essere stata vittima di un furto con scasso, ma le sue informazioni sono risultate fasulle. Entrambi arrestati, la polizia aveva trovato prove incriminanti nelle loro abitazioni.
E' in corso il progetto per il ripristino dell'area verde nella zona circostrante il Centro Giovani Ex Macello che prevede la piantumazione di aiuole di piante officinali, medicinali, aromatiche e spontanee. L'area è stata interessata dagli interventi di Rigenerazione Urbana ed ora grazie alle realtà del territorio e ad alcuni cittadini verrà ripristinata. Il progetto, approvato lo scorso novembre dalla Giunta, è a cura di Bimbi per Natura aps in collaborazione con Centro Studi Naturalistici Valconca e prevede la piantumazione di alcune aiuole. L'attività è partita con lo studio della zona da parte degli esperti dell'Associazione ma anche prevedendo il coinvolgimento dei bambini che hanno approfondito il tema del verde, studiato le piante e creato "la spirale delle erbe aromatiche", un'aiuola che conterrà piante come rosmarino, salvia, maggiorana, origano
Un gemellaggio contro la ‘ndrangheta ricordando le 53 vittime sindacali uccise delle mafie dal 1905. Al termine dell’iniziativa di CGIL, SPI e LIBERA è stato firmato il protocollo d’intesa per ristrutturare un bene confiscato alla ‘ndrangheta a Gioiosa Ionica ed è stata scoperta una targa in memoria delle vittime sindacali delle mafie L’iniziativa “Memoria, legalità, impegno – terre e libertà contro le mafie”, tenutasi oggi in Camera del Lavoro Territoriale di Rimini, ha visto anche la presenza ed il saluto del Questore di Rimini Dott.ssa Olimpia Abbate; intervento molto apprezzato. La mattina, molto partecipata, si è conclusa con due momenti significativi: la firma del protocollo d’intesa tra CGIL, Sindacato pensionati SPI della provincia di Rimini e dell’Area metropolitana Reggio Calabria con l’Associazione Lido Don Milani di Gioiosa Ionica e l’installazione di una targa a memoria delle vittime sindacali delle mafie. Durante la mattinata, oltre alla proiezione del docufilm di Mirco Paganelli “Rimini contro le mafie”, la Segretaria generale CGIL Rimini Francesca Lilla Parco ha ringraziato le volontarie ed i volontari del sindacato pensionati che hanno partecipato ai campi della legalità E!STATE LIBERI . Il gemellaggio contro la ‘ndrangheta CGIL e SPI di Rimini e di Reggio Calabria, insieme all’Associazione Lido Don Milani di Gioiosa