HomePoliticaBalneari, Gnassi replica alla Santanchè: “Decidete di non decidere e lasciate turismo nell’incertezza”

Question time oggi alla Camera dei Deputati


Balneari, Gnassi replica alla Santanchè: “Decidete di non decidere e lasciate turismo nell’incertezza”


15 Febbraio 2023 / Redazione

E’ toccato ad Andrea Gnassi replicare a Daniela Santanchè sulla concessioni demaniali. La ministra del Turismo era stata interrogata dal Partito Democratico – relatore Piero De Luca – sulla proroga che il Governo è intenzionato a concedere all’attuale regime delle spiagge. La critica era concentrata soprattutto sulla situazione di incertezza di cui non si vede la fine e della mancata attribuz aione delle deleghe al membro del Governo che se ne dovrà occupare.

La risposta della Santanchè nel qustion time di oggi nella Camera dei Deputati non ha sodisfatto gli interroganti, come ha dichiarato il l’onorevole Dem riminese nel suo intervento:

“Abbiamo sentito il ministro che in sostanza ci ha detto: ci sono tante competenze e dobbiamo prorogare, Il problema è che è dal 2009 che siamo in infrazione europea e le tante competenze ci sono da sempre. Oggi qui in Parlamento il governo ribadisce di aver deciso di non decidere sulle spiagge e le coste italiane, sulle modalità di assegnazione delle concessioni demaniali marittime e delle concessioni balneari. Con la conseguenza immediata e reale che il grande patrimonio paesaggistico, turistico, economico e lavorativo del Paese – circa 8000 chilometri di coste e spiagge, 27.000 imprese e centinaia di migliaia di lavoratori – non avrà alcuna certezza”.

“Nessuno – operatori, imprenditori e Comuni – potrà quindi investire in servizi e impresa, né riqualificare anche in senso ambientale spiagge e coste. Il ministro e il governo non fanno ciò che dovrebbero fare e sanno benissimo ciò che non vogliono dire: il diritto europeo e il Consiglio di Stato hanno sancito definitivamente che non ci possono essere proroghe sull’assegnazione delle concessioni demaniali. Il governo nel Decreto Milleproroghe proroga ancora. Il ministro sa bene che bisogna procedere a evidenze pubbliche per assegnare le concessioni. Il punto è uno e uno solo: iniziare a ragionare e definire i criteri delle evidenze pubbliche per l’assegnazione delle concessioni con un approccio concreto, serio, di visione e attenzione nello specifico”.

“Siamo qui non solo per sottolineare un fatto evidente, cioè che buttate la palla in tribuna, ma per dirvi che come forza seria e concreta siamo disponibili per fare la nostra parte non in tribuna ma in campo, perché il turismo balneare rappresenta una colonna portante del turismo nazionale: e il turismo italiano ha bisogno di una politica industriale come peraltro e giustamente è scritto nel Piano Strategico Nazionale del Turismo. Si pensa ancora di affrontarlo con promesse inconsistenti? Si coinvolgano subito Regioni, Comuni, imprenditori per ragionare e individuare i criteri per l’assegnazione delle concessioni”.

“Parliamo a lei, ministro del turismo. Ma non sappiamo neanche se lei avrà la delega, o chi la avrà, su questa materia. Per il bene del turismo, del Paese, degli operatori e dei territori cambiate registro. Noi daremo una mano nell’interesse dell’Italia e del suo straordinario turismo, in questo caso quello balneare”, ha concluso Gnassi.