I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Rimini, dopo intensa attività d’indagine sono riusciti a identificare e denunciare all’Autorità Giudiziaria riminese un uomo ritenuto responsabile degli incendi di ben 8 autovetture nella notte tra il 23 ed il 24 febbraio scorso.
Le attività investigative si sono da subito concentrate nell’acquisire quante più possibili immagini della rete di videosorveglianza in zona, sia pubblica che di attività private, comprese quelle della rete di trasporti pubblici urbani.
Una visione certosina delle diverse videocamere, confrontando fotogrammi, angolature ed orari, ha consentito di ricostruire il percorso fatto dal sospettato quella sera: partendo dal parcheggio limitrofo al “Bike park” ha iniziato il suo tour incendiario, proseguito per via Cattaneo, per finire in piazza Ferrari.
Dalle immagini si è potuto ricavare un’indicazione sui vestiti e sulla fisionomia dell’uomo, ma soprattutto su un particolare risultato di primaria importanza, vale a dire il suo modo di camminare.
Cristallizzati questi elementi, si è deciso di confrontarli con quelli già acquisti per un fatto analogo, accaduto il 21 febbraio a Viserba (l’incendio di una Smart ForTwo), per concludere che gli indumenti erano simili a quelli usati in quella notte.
Il confronto di altre immagini, giunte anche nei giorni successivi a disposizione degli investigatori, ha permesso di verificare come i sospetti iniziali fossero confermati, potendo in tal modo deferire all’Autorità Giudiziaria un 38enne senza fissa dimora.
Non del tutto chiari i motivi del so comportamento, visto che i soggetti colpiti dai danneggiamenti sono persone che non si conoscono tra loro, abitanti in zone anche distanti dagli altri e alcuni addirittura residenti fuori regione e quella sera a Rimini solo per necessità private.
L’epilogo è avvenuto nel corso di giovedì 18 agosto, quando il 38enne, di cui si erano perse le tracce, è stato individuato e tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rimini su richiesta della Procura della Repubblica, che concordava con le risultanze investigative sopra evidenziate.
Le indagini sono in corso e che vige nei confronti della persona indiziata la presunzione di innocenza.
(immagine d’archivio)
