HomeCultura“Carissima Rosita scusami, ti leggo ma non chiedermi se ho capito”

Il libro di Rosita Copioli "I fanciulli dietro alle porte"


“Carissima Rosita scusami, ti leggo ma non chiedermi se ho capito”


7 Maggio 2023 / Paolo Zaghini

Rosita Copioli: “I fanciulli dietro alle porte” – Vallecchi.

Carissima Rosita scusami, e perdonami se puoi.
La tua maestria nell’uso dell’italiano, la tua intelligenza, la tua infinita cultura sono troppo per me. Non comprendo quello che leggo, mi perdo nei meandri dei tuoi ragionamenti. E’ colpa mia, sicuramente.

Ma sin dal testo della bandella (che solitamente serve ad aiutare il lettore a comprendere ciò di cui tratta il libro) mi sono perso. “’I fanciulli dietro le porte è un poema esoterico, un canzoniere d’amore, un violento epos del femminile – sebbene guardi all’androgino – che intreccia mito e storia recente, e consegna molte chiavi per capire il nostro tempo, al confine tra conoscenza e profezia (…). Copioli ha l’audacia di inaugurare un passo decisamente nuovo, una pronuncia che scardina e condensa, che nel plurilinguismo intesse sapienza classica e sperimentazione. Protagonista è il desiderio che muove il cuore umano con le stesse pulsioni della natura, all’inseguimento del Tutto: l’infinito spavento di Platone e di Leopardi. Dodici quadri lo inscenano nel seme del fuoco e dell’eros, nelle tre figure di Prometeo, Lucifero, san Francesco, nella storia dei conflitti in Jugoslavia e nell’archetipo delle Amazzoni, in una Romagna ancestrale dei riti, Vangeli e anarchia, come attraverso le teorie della fisica e dello ‘spaziotempo’”.

Giuro: ho letto i tuoi componimenti. Ti prego, però, non chiedermi se ho capito.
Ho guardato anche le numerose recensioni che sono uscite: dotte, intelligenti e di apprezzamento. Sono contento per Te. Ne riprendo una: “Sono molto colpito da questo tuo libro che inizia con il fuoco e continua sino alla fine nella sua luce. Un grande libro di vita, dolore, morte”.

Ti prometto che da ora in poi mi occuperò solo dei tuoi libri di storia in cui riuscirò, mi auguro, a trovare un senso a quello che leggo.

Paolo Zaghini