ARPAE fa sapere che i campioni aggiuntivi eseguiti in data 27 luglio nelle acque di balneazione risultate non conformi ai limiti di legge nel corso dei campionamenti programmati del 26 luglio, “hanno permesso di verificare il rientro nei limiti normativi per 6 acque. Le acque tornate idonee alla balneazione sono quindi le seguenti:
Cervia Pinarella [Comune di Cervia – codice tratto IT008039007005]
Bellaria – Foce Vena 2 [Comune di Bellaria Igea Marina – codice tratto IT008099001001]
Bellaria – Foce Uso 100m S [Comune di Bellaria Igea Marina – codice tratto IT008099001003]
Bellaria – Pedrera Grande N [Comune di Bellaria Igea Marina – codice tratto IT008099001005]
Torre Pedrera – Pedrera Grande Sud [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014001]
Viserbella – La Turchia [Comune di Rimini – codice tratto IT008099014004]
“Sono ancora in corso i campionamenti aggiuntivi nelle restati acque di balneazione, al fine di verificare l’andamento dei fenomeni di inquinamento e il rientro nei limiti di legge dei parametri batteriologici risultati non conformi”, comunica l’Agenzia ambientale della Regione. Finora pertanto sono “tornate normali” 6 acque su 9 dell’Emilia Romagna.
Ma intanto il Comune di Rimini aveva commissionato al Laboratorio certificato LAV altri esami, “svolti nella mattinata del 26 luglio, stessi luoghi, stessa giornata e a mezz’ora massima di distanza temporale dai prelievi eseguiti da Arpae e che hanno registrato 28 superamenti dei limiti normativi lungo altrettanti punti della costa romagnola e riminese”. Paalazzo Garampi infatti “ha voluto eseguire in questa occasione un campionamento autonomo per verificare con un ‘doppio controllo’ lo stato di salute del proprio mare, vista e considerata l’eccezionale condizione climatica e siccitosa di questa stagione estiva con possibili inediti effetti sull’habitat naturale.”
Ora sono arruvati i risultati dei campioni di acqua di mare per le 7 acque di balneazione del litorale nord di Rimini, “svolti con una delle 2 metodologie certificate e previste dal decreto ministeriale 30 marzo 2010”. E “sono tutti, nessuno escluso, ampiamente sotto i parametri normativi, sia per quanto riguarda la concentrazione di escherichia coli che di enterococchi, e dunque tutte e 7 le acque risultano perfettamente idonee alla balneazione”.
“Un esito completamente opposto a quello di ARPAE, per cui i Comuni del Riminese e della Romagna non individuano alcuna motivazione evidente e plausibile. Per questo è stato chiesto un incontro urgente a Regione, Ausl e Arpae per la giornata di domani al fine di definire concrete soluzioni per quello che, ogni ora che passa, è un mistero che si infittisce sempre di più”, conclude l’amministrazione riminese.