HomePoliticaCroatti (M5S): “Spiagge, tiramolla del governo Meloni e il settore resta al palo”

Il senatore: "Sempre più insostenibile il clima di incertezza per gli operatori e le località balneari e all’orizzonte pioggia di contenziosi e costosissime procedure di infrazione”


Croatti (M5S): “Spiagge, tiramolla del governo Meloni e il settore resta al palo”


22 Gennaio 2023 / Redazione

“Il settore balneare, strategico per il nostro Paese, si ritrova nel caos, schiacciato tra l’atteggiamento irresponsabile del governo, le direttive europee e la sentenza del Consiglio di Stato. La destra propone ancora proroghe, salvo poi ripensarci con le solite giravolte e intanto il dibattito sulla riforma continua ad essere fermo al palo. È quello che sta succedendo in queste ore in merito al decreto Milleproroghe con emendamenti della maggioranza che chiedono nuove proroghe per le concessioni sconfessati dal Governo Meloni che di fatto cancella qualunque intervento che riguardi i balneari del decreto legge in discussione e aprendo una frattura tra FdI e gli alleati FI e Lega.
Sempre più insostenibile il clima di incertezza per gli operatori e per tante località balneari e all’orizzonte scenari foschi per le conseguenze che potrebbero derivare, come una pioggia di contenziosi e costosissime procedure di infrazione”. Lo afferma in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti.

“Il governo Meloni e la sua maggioranza proseguono a tenere un atteggiamento miope che affronta la direttiva Bolkestein esclusivamente come una mannaia da cui salvare gli attuali concessionari e non, piuttosto, l’opportunità imperdibile per rendere il comparto balneare più competitivo e con esso il sistema turistico di tante destinazioni italiane; l’occasione storica, dopo decenni di immobilismo, per investire in innovazione, sostenibilità, migliori servizi. La riforma delle concessioni demaniali non riguarda solo i concessionari come vuole farci credere la destra per poter creare una narrazione fatta di povere vittime e orribili carnefici, strumentale a regolare le proprie promesse elettorali corporative, ma necessita piuttosto di una visione sistemica in cui il comparto balneare è un anello importante di una catena complessa che coinvolge comunità fatte di tanti protagonisti: dai cittadini che nutrono diritti verso un bene di tutti ai turisti che chiedono maggiori servizi; dai tanti soggetti che sono direttamente coinvolti nella competitività di una destinazione turistica come ad esempio il settore horeca (hotel, ristoranti, bar) ai tanti ambiti coinvolti a vario titolo nell’indotto generato. L’obiettivo che può centrare questa riforma è dunque quello di portare alla comunità maggiore ricchezza, maggiore occupazione e anche un minore impatto ambientale con investimenti in sostenibilità”. Prosegue Croatti.

“Questo è sempre stato l’approccio seguito dal MoVimento 5 Stelle, nell’interesse di tutti gli stakeholders. Le politiche della destra invece ragionano per logiche corporative e sono un problema enorme per un Paese che ha necessità di programmazione e di fare sistema per diventare più competitivo e forte.
Proseguiremo la nostra battaglia per dare certezze al comparto balneare e costruire un futuro in cui le nostre imprese balneari possano diventare più forti e competitive”. Conclude Croatti.