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Da Letta qualcosa di sinistra, due comuni in più, SS16 non va, zero candidati, resa Croce Rossa


29 Maggio 2021 / Maurizio Melucci

Il Pd di Letta vuole far pagare le tasse ai più ricchi

Il segretario del Pd Enrico Letta ha proposto di aumentare la tassa di successione per i beni sopra i 5 milioni. Proteste da parte di molti. Ci sono due aspetti interessanti. Chi critica sono molti di più di coloro che hanno ingenti capitali. Una specie di sindrome di Stoccolma in formato beni. Poi sono arrivati anche i giornalisti, o almeno quelli che ritengano la proposta di Letta “massimalista”. Evidente il fastidio suscitato in alcuni da un Pd che oltre ai diritti civili si occupa anche di redistribuzione del reddito e di difesa del lavoro (altro tema posto al centro dell’agenda politica del Pd). Esattamente quello che non ha fatto il Pd di Renzi. Immagino che anche il presidente degli Usa, Joe Biden, venga considerato un massimalista. Propone infatti di aumentare le tasse ai ricchi d’America. Scrive il presidente Usa: “Si tratta di far pagare al multimilionario medio solo una quota equa di tasse che non influenzerà affatto il suo tenore di vita, neanche un po’, ma può influenzare il tenore di vita delle altre persone grazie alle quali lui è cresciuto”. Condivido. Permettendomi di ricordare che in Paesi (in mano ai bolscevichi?) le tasse di successione vanno dal 40% fisso della Gran Bretagna, al 7-50% della Germania, il 5-60% della Francia, memtre negli Stati Uniti di cui sopra oltre i 60 mila dollari grava un’aliquota progressiva fino al massimo del 40%.

Montecopiolo e Sassofeltrio sono passati in Emilia-Romagna

Si chiude una storia lunga 14 anni, da quando i cittadini dei due comuni, con un referendum, decisero di voler cambiare regione, dalle Marche all’Emilia Romagna e dunque entrando nella provincia di TRimini. Ho sempre ritenuto un errore queste forme di migrazione istituzionale. Nel tempo contemporaneo, cambiare regione per migliorare i servizi ai propri cittadini (sanitari, logistici, ecc) è del tutto anacronistico. Bastano accordi tra le due regioni per far fruire i cittadini dei servizi della regione vicina. Non è andata così. I primi 7 comuni dell’alta Valmarecchia passati in Emilia Romagna ci sono costati importanti investimenti. Anche i cittadini di questi due comuni si aspettano grandi cose da questo passaggio di regione. La realtà è molto più complicata. La regione Marche chiuderà i rubinetti da subito verso i due comuni. L’Emilia Romagna dovrà subentrare senza tanta collaborazione da parte dei vicini. Inoltre nel passaggio non sono previsti aiuti finanziari da parte del Governo. Non sarà semplice. Sarebbe utile cambiare la legge sui passaggi di regione. Un referendum che non coinvolga solo i residenti dei Comuni che vogliono cambiare regione, ma anche quelli della provincia che dovrebbe accoglierli. Ci si sposa in due.

La nuova statale 16 è uno spreco di territorio

In tanti si impegnano e dicono basta allo spreco di territorio. Lo affermano, nei principi, anche alcune leggi nazionali e regionali. Vale per le nuove edificazioni, vale per i nuovi servizi, dovrebbe valere anche per le nuove strade. Purtroppo non è così. Il tracciato della nuova statale 16, da Bellaria a Misano, è molto impattante in alcune parti del territorio provinciale. In particolare l’aggancio a Rimini Nord farà scempio di molto di un territorio agricolo particolarmente produttivo. Basta poco per risolvere il problema. Usare l’attuale Tolemaide, riorganizzandola e rendendola più sicura e scorrevole. La proposta è stata bocciata con un argomento abbastanza discutibile. L’uso dell’attuale Tolemaide comporterebbe la realizzazione di alcuni cavalcavia per superare le attuali intersezioni. Secondo il VIA (Valutazione Impatto Ambientale) la realizzazione dei cavalcavia produrrebbe uno spreco di territorio superiore alla realizzazione di un nuovo tracciato. Allora evitiamo di fare i cavalcavia e superiamo quelle intersezioni in altro modo. Le soluzioni tecniche non mancano, ad iniziare dalle rotatorie. Conosco l’obiezione: in questo modo non si garantisce la sicurezza di una statale senza intersezioni. Vero, ma è sufficiente ridurre la velocità. Non cade il mondo e in compenso la salvaguardia del territorio agricolo è raggiunta. Il progetto della SS16 andrebbe rivisto anche in altri tratti. Altrimenti ci sarà spreco di territorio agricolo senza particolari necessità di mobilità.

Rosso nuovo tracciato. Giallo attuale Tolemaide

I candidati a sindaco

Giorni decisivi per le candidature a sindaco nel centrodestra e nel centrosinistra. Entrambi gli schieramenti sono alla ricerca di una candidatura civica.

Nel centrodestra tiene ancora banco l’opzione civica anche se i nomi pubblicati sui giornali, ultimo nell’ordine il presidente dell’ordine degli architetti Roberto Ricci, hanno poche probabilità di andare a bersaglio. Tra rifiuti e fuoco di sbarramento da parte del candidato a sindaco già in campo, Lucio Paesani (che continua la sua campagna elettorale), non è da escludere che alla fine si arrivi ad una candidatura politica. Molto dipenderà quali accordi si prenderanno sul tavolo nazionale e regionale. E’ noto il pressing del partito della Meloni per avere un numero di candidati elevato, così da mettere in difficoltà Salvini e preparare la leadership di tutto il centro destra.

Nel centrosinistra, viceversa, la candidatura civica è l’unica soluzione per evitare le primarie. Qualcuno nel Pd e nella coalizione pensa ancora possibile la candidatura di Sadegholvaad. Se salta la soluzione della candidatura terza e civica tra la Petitti e Sadegholvaad, si ritorna alle primarie, almeno leggendo lo statuto regionale del Pd. Vi sono problemi di quando farle, ma si dovranno risolvere. La candidatura civica dell’avvocato Moreno Maresi è in salita. Non tanto per problemi politici (ampio il consenso nel Pd e nella coalizione, a parte Coraggiosa)  ma soprattutto perché lui stesso non pare disponibile ad accettare la candidatura a sindaco. Questo almeno raccontano tanti che lo hanno incontrato per ragioni di lavoro. Si vedrà se è solo tattica oppure anche sostanza.

Ps. Vedo che alcuni parlano delle primarie del 2010. Furono di coalizione con 4 candidati di cui tre del PD. La vera storia di quelle primarie la racconterò (con cognizione di causa) dopo l’elezione del nuovo sindaco di Rimini. Non vorrei che la storia di 10 anni fa venisse strumentalizzata per la discussione in corso sulla candidatura.

 

Rimini Città solidale, ma solo nel retrobottega

La Croce Rossa ha dovuto fare marcia indietro dall’intento di spostare dei profughi ospitati in strutture dietro all’aeroporto in un albergo gestito dalla Croce Rossa a Rimini sud. E’ importante precisare che si trattava di persone già da tempo in Italia, che di giorno o vanno a lavorare, o studiano in diverse scuole, oppure frequentano corsi interni. Sarebbe stata insomma un’attività di inserimento sociale. Purtroppo troppe sono state le proteste pubbliche e private contro questo utilizzo dell’hotel. La Croce Rossa, anche per tutelare i ragazzi da un clima ostile, ha preferito rinunciare.

Maurizio Melucci