Ettore Bassi vestirà i panni del “Sindaco Pescatore”. Oggi sabato 10 marzo (ore 21,00), al Teatro Massari di San Giovanni in Marignano, l’attore di origine barese metterà in scena la storia di Angelo Vassallo, eletto a sindaco di Pollica (SA), dal 1995 fino al 5 settembre 2010, quando fu ucciso dalla malavita. Un uomo semplice, amante del mare e della sua terra, che aveva cercato in qualche modo di risollevare le sorti della Campania, martoriata e ferita e sempre più ostaggio di personaggi senza scrupoli. Bassi, 48 anni, dai suoi esordi come mago e prestigiatore ne ha fatta di strada, passando dalla tv al cinema e ora anche teatro con grande nonchalance.
Bassi, lei è diventato un attore di una certa fama, ma ha iniziato con la magia giusto? Come è stato il passaggio dai giochi di prestigio alla recitazione? Ce lo vuole raccontare?
«È avvenuto in maniera del tutto naturale. A un certo punto volevo approfondire di più quello che riguardava la recitazione, per capire cosa voleva dire e così ho cominciato a intraprendere questa strada. La magia, comunque, mi ha accompagnato nel corso della mia vita e continuerà a farlo, ma ho deciso di praticarla nel privato e per divertimento».
Ha recitato in tv, cinema e a teatro. A quale di queste tre realtà potrebbe rinunciare?
«È difficile pensare di poter rinunciare a qualcuno di questi tre ambiti lavorativi. Ho frequentato poco il cinema e mi piacerebbe poterlo vivere di più, ho fatto la televisione ma alcune cose non mi piacciono molto, perché vengono realizzate troppo di corsa, mentre il teatro cerco di farlo almeno una volta all’anno. È il banco di prova dove torni a imparare il mestiere, quindi se dovessi privilegiare qualcosa direi il teatro e magari fare un po’ meno televisione ecco».
Parlando di mondo dello spettacolo, in questi mesi si continua a discutere sulle presunte molestie e abusi subite dalle attrici da parte di alcuni registi. Lei cosa ne pensa a riguardo?
«L’argomento delle molestie sta diventando una caccia alle streghe, si sta trasformando in un’isteria popolare su cui tutti, a un certo punto, trovano un buon motivo per cavalcare questa onda. Penso che molte di queste attrici, non tutte, si siano scoperte all’improvviso tutte ‘santarelline’, ma quando questo serviva per fare dei film nessuna di loro ha pensato di alzare gli scudi. Sono d’accordo con quello che ha detto Catherine Deneuve su questo argomento: ‘Riconosciamo agli uomini il diritto di provarci, così come le donne hanno il diritto di rifiutarsi».
Invece cosa andrà in scena al Teatro Massari? Chi era il sindaco pescatore?
«Racconto di un sindaco assassinato dalla camorra che non ha avuto ancora giustizia. È la storia di una politica pulita e di come possa aver dato fastidio a qualcuno, perché andava nella direzione giusta. Questo spettacolo è un piccolo gioiello, io mi sento di poterlo definire così anche un po’ presuntuosamente, perché racchiude in sé una serie di qualità che il pubblico ha percepito. Inoltre, io recluto, sul posto dove vado ad esibirmi, dei ragazzi che frequentano le scuole superiori e prima dell’esibizione gli faccio un training di qualche ora per spiegargli quello che sarà la rappresentazione».
Sta lavorando a qualche altra cosa in questo momento? Ci dovremo aspettare un suo ritorno a breve sul piccolo o grande schermo, oppure per ora le basta il teatro?
«Presto inizierò la seconda stagione de ‘La porta rossa’, questa fiction che abbiamo girato un anno e mezzo fa per Rai 2 e che ha avuto grande successo. Da maggio torneremo a Trieste a girare altri 12 episodi di questa serie poliziesca. Sarò impegnato tutta l’estate fino a settembre con questo e poi sicuramente ci sarà ancora teatro, ma il primo impegno sarà questo».
Nicola Luccarelli