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Fabio Galli “racconta” Claudio Battazza

Ho aspettato del tempo prima di scrivere qualcosa su ciò che è accaduto a Morciano e per me non è facile. Non sarà nemmeno l’unica volta anche perché è difficile concentrare molte cose in un post: quello che è accaduto merita di essere portato a conoscenza per alcuni aspetti bui, strani e per certi versi inquietanti che riguardano la vicenda . Tempo al tempo.

Oggi voglio solo rendere onore ad un Uomo con la U maiuscola, perché questo Claudio è. Ci conosciamo da 15 anni, abbiamo fatto un pezzo di cammino politico insieme , ci siamo un po’ persi vista poi ritrovati ed infine lavorato insieme per due anni e mezzo. Non scrivo per devozione o piaggeria, chi mi conosce sa che di peli sulla lingua ne ho pochi, come Claudio del resto, ed infatti spesso abbiamo discusso animatamente ma poi da buoni amici si è sempre risolto tutto con una battuta in dialetto.

Scrivo per affermare una verità : Claudio è una persona onesta, un bravo amministratore ed un politico vero. Dimostrerà di non aver commesso reati, ma come sappiamo la giustizia in Italia è lenta , passeranno anni e nel frattempo le misure cautelari (abnormi ed esagerate, mi assumo la responsabilità di ciò che scrivo ), la gogna mediatica e la cattiveria delle persone hanno massacrato un uomo che non meritava nulla di tutto questo.

A Claudio voglio bene , abbiamo gioito insieme per le sue vittorie e pianto insieme per quello che è successo .
Ora amico mio pensa alla tua splendida famiglia e goditi la gioia della tua nipotina appena arrivata, siamo tutti con te , ma anche tu devi essere con noi e soprattutto con quelle persone che ti hanno accompagnato nell’esperienza da Sindaco e che con te sono cresciute .

Il movimento di questi giorni a Morciano, l’affetto e la stima della gente dimostrano che sei un punto di riferimento. La gente crede a te e non alle cattiverie di chi pensa solo a fare del male al prossimo. Sono certo che quella cattiveria tornerà ai mittenti e tu fai ciò che devi : gira a testa alta perché saranno altri che dovranno abbassare lo sguardo, per la vergogna del loro comportamento.

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