Nel mio articolo “Anziani e disabili. Ancora brutte notizie. (2° puntata)”, sollevavo alcuni dubbi e dei quesiti, chiamando in causa l’Ass.re Emma Petitti, le sigle sindacali, invitavo “qualcuno” del Comune di Rimini, ad essere più morigerato sul tema della proprietà, come ero speranzoso che la Vice-Sindaco Dott.ssa Gloria Lisi desse qualche delucidazione ed infine facevo qualche considerazione sui “In compagnia CI.VIVO”.
Intanto chiariamo che il Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA) ha l’obiettivo di consolidare e qualificare i servizi già esistenti, ma anche a sviluppare nuove risposte e interventi, soprattutto nell’ambito del domicilio delle persone non autosufficienti e con gravissime disabilità, e che i servizi, messi in campo, sono per rispondere alle diverse tipologie dei bisogni con l’obiettivo prioritario, laddove possibile, di tenere l’anziano e la persona disabile, non autosufficienti o a rischio di non autosufficienza, al proprio domicilio.
Nel frattempo, qualcosa si è mosso? Sì ma come sempre in senso peggiorativo.
Intanto mi spiace che l’Ass.re Emma Petitti, non abbia raccolto il mio invito «a verificare, attraverso gli organi competenti, in modo puntuale come i fondi, stanziati per la FRNA, vengono ripartiti nei “piani di zona del Distretto Socio Sanitario di Rimini – Nord“, sicuramente troverà delle sorprese».
Pertanto chi è cosi cortese da spiegarmi/spiegarci, perché vengono finanziati progetti che con il fondo FRNA hanno poco a che fare, come quello sui detenuti per avvicinarli al centro?
Sia chiaro, anche i detenuti vanno aiutati, ma assegnare risorse per 12 mila euro, di cui 8 mila provengono dal fondo FRNA per : fotocopie, cancelleria varia, spese telefoniche, noleggio strumenti vari, stampa del libro del rione (250 copie), prodotti per le pulizie, spettacoli con musicisti e sale, volantini e manifesti divulgazione, progetto per festa dl rione, presentazione del libro, rimborso spese volontari, maestro per canto e ballo: veramente le trovate spese finanziabili con il fondo per la non autosufficienza per anziani e disabili? Oppure, se questi 8 mila euro li dividiamo ad esempio per € 1,50 l’ora, sono circa 5.350 ore che non dovrebbero essere pagati da chi ha un reddito Isee pari a 7 mila euro, mi pare che i soldi del fondo possano e debbano essere spesi molto meglio; ma questa è la punta dell’iceberg.
I criteri per aver diritto all’assistenza domiciliare, come anche ad esempio Cra, assegni di cura, eccetera, è avere un Isee basso e una valutazione della non autosufficienza redatta dalle assistenti sociali. Perché qualcuno ai piani alti del Comune di Rimini vuole istituire un ulteriore parametro di valutazione, ovvero essere titolari o meno oppure vantare diritti sugli immobili, penalizzando di fatto chi ha una casa ma un Isee basso? Tra le sezioni che determinano il valore dell’Isee vi è la “Sezione B casa di abitazione e la Sezione C patrimonio immobiliare”: quindi il parametro di proprietà che si vuole aggiungere, di fatto è già utilizzato nel calcolo dell’Isee; i criteri devono essere migliorativi e non peggiorativi.
Le sigle sindacali che hanno firmato il protocollo, dalla CGIL, CISL, FNP, Spi Cgil alla UIL Pensionati, tacciono e credo che continueranno a tacere su questo delicato e spinoso problema. Na non dovrebbero essere gli organi che tutelano i lavoratori, anziani ed i disabili ed in generale tutte le categorie svantaggiate?
Sull’istituzione del gruppo “In compagnia CI.VIVO”, ritengo di avere espresso al meglio e compiutamente il mio pensiero nel precedente articolo. In sintesi: non si possono demandare funzioni socio-assistenziali, facendo un corso di 3 ore e mezza, a volontari che non hanno una preparazione adeguata come gli OSS. E per le assicurazioni mi raccomando, usiamo i fondi del FRNA.
Sia ben chiaro, esprimo il massimo apprezzamento nei confronti di tutti i volontari delle associazioni e non. Il volontariato, nel nostro ”Bel Paese”, molto spesso sopperisce a carenze e funzioni degli organi istituzionali, ma il sistema non può reggersi sulla buona volontà dei volontari.
Leonardo Carmine Pistillo