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Nel corso del tempo diversi atti collaterali utili ad agevolare il lavoro da remoto e i professionisti che hanno scelto lo smart working, si sono diffuse


Gadget per smart workers: i migliori consigli di tendenza


8 Febbraio 2023 / Redazione

Nel biennio della pandemia, moltissimi inevitabili fenomeni conseguenti al processo di digitalizzazione hanno avuto modo di accelerare nella loro affermazione in Italia. Ne è un esempio lampante quanto accaduto nel mondo del lavoro, dove le prerogative delle aziende in merito al non fermare le macchine completamente per un lasso di tempo troppo lungo hanno reso l’implementazione delle pratiche di smart working una vera e propria prassi che, al termine dell’emergenza, è riuscita a protrarsi visti i molteplici vantaggi in diversi ambiti. 

Ad oggi si parla molto di lavoro ibrido, ma non mancano figure professionali, le cui mansioni, possono essere svolte totalmente tra le mura domestiche, abbattendo le spese per i datori di lavoro in termini di gestione delle infrastrutture e massimizzando le entrate per i professionisti stessi. Attualmente, moltissime persone preferiscono queste forme di lavoro in cui ci si alterna tra casa e ufficio, oppure si sposta quest’ultimo ambiente direttamente nei reami domestici, soprattutto per la facilità con cui il lavoro autonomo permette di gestire le proprie giornate. 

Nel corso del tempo, poi, diversi atti collaterali utili ad agevolare il lavoro da remoto e i professionisti che hanno scelto lo smart working, si sono diffuse. Ad oggi, infatti, i lavoratori desiderano implementare al massimo le loro postazioni casalinghe. Le aziende collaboratrici o quelle per cui dipendono, quindi, mettono in pratica una strategia di marketing molto efficace fornendo loro gadget personalizzati particolarmente utili e che presentano il logo e il nome della company in superficie. Scopriamo, di seguito, alcuni consigli in merito ai migliori gadget per smart workers di tendenza oggi. 

 

Gadget antistress

Vogliamo iniziare la nostra classifica con leggerezza, proponendovi un gadget divertente e perfetto per tutti quei lavoratori che, trascorrendo svariate ore davanti al PC, necessitano di qualcosa con cui stemperare la tensione. Gli oggettini antistress sono la soluzione ideale per scaricare la tensione grazie a riflessi incondizionati. Il loro design, molto spesso accattivante, poi, gli permette di fare bella figura sulle scrivanie di uffici e home studio. 

 

Gadget tech: non solo smart working 

Andiamo avanti con una voce che, di sicuro, non farà gola soltanto a chi lavora da remoto. Ricevere dei regali tech dall’azienda da cui si è acquistato un prodotto, infatti, è sicuramente un bel pensiero. Si tratta, dunque, di un’efficace tattica di fidelizzazione della clientela. tra i gadget tech che si possono rivolgere a clienti e lavoratori da remoto ci sono, dunque, le cuffiette o le cuffie (nel caso in cui siano rivolte a partner e dipendenti) utili per prendere parte alle riunioni isolandosi dai rumori di fondo. Inoltre, spiccano le pennette USB, fondamentali per custodire backup di documenti importanti o per il trasferimento di file, necessario quando si è svolta una determinata mansione da una postazione diversa dalla propria e si ha bisogno di documenti prodotti sul proprio dispositivo usuale. 

 

Articoli di cancelleria e accessori da tavolo 

Chiudiamo con un range di scelta ampissimo che si estende dai tappetini per il mouse ai portapenne. Gli oggetti da tavolo non contribuiscono soltanto a rendere più bella e usabile la scrivania, ma anche ad accrescerne la funzionalità. In questa voce possiamo integrare anche i planning da tavolo, perfetti per annotare subito gli impegni quotidiani o si necessita di prendere appunti in maniera immediata. Non possono mancare gli articoli di cancelleria, must assoluti per chiunque e perfetti anche per i clienti, tra penne, matite e altri prodotti. Concludiamo con un gadget di alta classe o, meglio, con uno spunto, citando un orologio digitale multifunzione da mettere sulla scrivania, oppure i classici tagliacarte. Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.