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Gianni Indino, Confcommercio: “Imprese sull’orlo del collasso. Affrontare il caro bollette oppure sarà la fine”

Domenica si vota!

Non sarò certo io ad infrangere la regola del silenzio preelettorale – scrive in una nota Gianni Indino, presidente Confcommercio di Rimini – ma ritengo doverosa una supplica alla coalizione o alla parte politica che vincerà le elezioni: mi auguro abbiate messo a fuoco la condizione del Paese, tra le tante situazioni di difficoltà che un po’ da tutte le latitudini vengono evidenziate, mi permetto di chiedere che il primo problema da affrontare e risolvere immediatamente sia il caro bollette e il caro energia e carburanti nel suo insieme.

Tra poche settimane i cittadini saranno costretti a scegliere tra mangiare o pagare le bollette – prosegue la nota – per il riscaldamento, vestirsi o pagare le bollette, concedersi una pizza con la famiglia o pagare le bollette, pagare le tasse o pagare le bollette, pagare i mutui o pagare le bollette, e potrei accostare la spesa energetica a molte situazioni. Se lo Stato non interverrà immediatamente accollandosi la parte eccedente dei costi dell’energia rispetto alle bollette pagate da ognuno lo scorso anno, saranno guai seri. Le nostre imprese sono sull’orlo del collasso totale, come Confcommercio abbiamo previsto che solo nel Terziario (Turismo, Commercio e Servizi) 120.000 aziende chiuderanno e 370.000 lavoratori resteranno a casa.

Non c’è più tempo da perdere – conclude Gianni Indino –  e quindi rinnovo la mia supplica a chiunque risulterà vincitore di intervenire presto, subito, immediatamente. Non c’è più tempo. Dovete salvaguardare i lavoratori, le imprese e le famiglie italiane”.

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