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I candidati rispondono – Mario Erbetta: “Voglio Rimini prima città Green d’Italia”

Mario Erbetta, 52 anni, è candidato a Sindaco alle prossime elezioni amministrative di Rimini. Si presenta con la lista Erbetta Sindaco appoggiato da Rinascita Civica, I Liberlasocialisti per Rimini e Gli amici dell’AVANTI!. Si dice “fautore della Terza Via politica alternativa a Destra e Sinistra”. Di professione Avvocato, sposato con due figlie, cattolico, si definisce “un cittadino che negli ultimi cinque anni ha dedicato il suo tempo al servizio della gente come consigliere di maggioranza in un primo breve momento, costretto poi dal volere del Primo Cittadino uscente che era solito affiancare a sé esclusivamente “yes man” ad uscire dalla componente politica di cui era capogruppo, per poi approdare alla minoranza, dando vita così a Rinascita Civica, che si è fatto una profonda esperienza amministrativa e che conosce bene la macchina comunale”.

E prosegue: “Mettersi a disposizione della comunità le sue esperienze lavorative di impiegato statale, imprenditore della notte, sindacalista e avvocato, non è una scelta impulsiva del momento o una sfida, ma una naturale continuazione di un impegno da consigliere di minoranza durante il quale ha evidenziato tutte le anomalie di una sinistra che ha sprecato risorse in opere se non inutili sicuramente discutibili ed ha gestito malamente il denaro pubblico ricorrendo sistematicamente, per rifondare le casse comunali dopo tanto spreco, all’aumento delle imposte e tasse comunali”.

Mancano pochi giorni alle elezioni del 3 e 4 ottobre, che risultato si aspetta dalle urne?

“Un ottimo risultato. Dai nostri incontri sul territorio vedo una grande partecipazione e una grande voglia di cambiare la città, in particolare nelle periferie che sono state totalmente abbandonate dagli ultimi 10 anni delle Giunte Gnassi”

Che giudizio ha del lavoro dell’amministrazione Gnassi?

“Non positivo, potrei sintetizzare tanta estetica e poca sostanza. Si è concentrato su grandi opere come il Parco del Mare, il Teatro, Piazza Malatesta ma nulla ha portato alle attività e alle imprese riminesi. Abbiamo una disoccupazione giovanile al 24% (in Regione la media è al 21%), abbiamo il degrado che è a livelli massimi, spacciatori e prostitute sul lungomare e in stazione, balordi e baby gang che la fanno da padroni. Come ha detto lo stesso Gnassi : “il mio più grande Cruccio è la Sicurezza” ed è vero. Lascia una città insicura e impaurita”.

Quali sono le sue priorità per la prossima legislatura?

“Ho detto che nei primi 100 giorni ripulirò la città dal degrado con Tolleranza Zero: istituirò il poliziotto di quartiere, potenzierò le unità cinofile e il copro di Polizia Municipale con pattugliamento costante del territorio, realizzerò una centrale H24 per visionare le telecamere che ad oggi non funzionano e incentiverò la Sicurezza Partecipata. Inoltre per il lavoro agevolerò la creazione di posti di lavoro aiutando le aziende e facilitandole con un serio processo di sburocratizzazione e per la Scuola, applicherò politiche di eguaglianza sociale dando computer, stampanti e rete internet gratuita a tutti gli studenti con un ISEE inferiore a 15.000,00 euro oltre a 100 borse di studio all’anno ai migliori studenti”.

In caso di ballottaggio farà degli accordi? E con chi?

“Se non andrò io al ballottaggio ragioneremo a viso aperto con chi condividerà il nostro programma che è stato elaborato in tre anni ed è l’unico ad oggi stampato e distribuito”.

Esiste un problema periferie a Rimini?

“Il problema esiste ed va affrontato con decisione e determinazione. Negli ultimi 10 anni Gnassi si è concentrato solo sul centro storico abbandonando totalmente le periferie. La mia politica sarà che l’istituzione dovrà avvicinarsi alle periferie con un decentramento dei servizi che al fianco del Poliziotto di Quartiere farà si che il cittadino della Gaiofana potrà fare la sua tessera d’identità o i suoi certificati anagrafici o le sue richiesta all’amministrazione direttamente nei nuovi distaccamenti. Inoltre rintrodurrò i consigli di quartiere perchè ritengo che siano il primo elemento di democraticità in un Comune e la loro mancanza si è fatta sentire in questi anni”.

La sicurezza a Rimini è un’emergenza?

“La Sicurezza é l’emergenza di Rimini. Sugli autobus negli ultimi due mesi: nel mese di luglio: aggressione in stazione di un autista e di un minorenne oltre varie risse, aggressione su un autobus ad un autista in vai della Repubblica. Nel mese di Agosto: un monopattino lanciato sul vetro di un autobus, rissa tra 5 magrebini alle 18.30 su un bus di linea con una rottura di un vetro con una bottiglia, tentato stupro di una ragazza da parte di un nordafricano che si era denudato sempre su un autobus, e infine 5 accoltellati di recente tra cui due controllori. Questo solo sugli autobus. Senza poi parlare delle risse che da questo inverno coinvolgono le baby gang, lo spaccio è il ritorno dell’eroina e delle siringhe nei parchi, la prostituzione dilagante e i balordi ubriachi che dominano il mercato coperto e il centro storico. Ci vuole volontà politica e Tolleranza Zero. Basta con il Buonismo utilizzato fino ad oggi. Rimpossessiamoci della nostra città”.

Come giudica gli interventi nel centro storico?

“Ripeto, ci si è limitati a realizzare grandi opere, costosissime, ma che oggi non hanno dato alcun risultato o beneficio economico alle attività produttive. Realizzare un teatro e non assumere un direttore artistico per farlo funzionare è un grande errore. Non dare la possibilità alle scuole di danza e a quelle teatrali di utilizzare il teatro gratuitamente per diffondere la cultura tra i giovani è un errore. Inoltre non mi piace la piazza d’acqua fatta a Piazza Malatesta. Gnassi voleva far dialogare il teatro con il castello e alla fine ha dovuto farli parlare con bagnino”.

Ci sono alcuni temi che stanno facendo discutere. Cosa pensa di:

  • Nuovo tracciato SS16
  • Parcheggi zona mare e centro storico
  • Riqualificazione Mercato Coperto

“Sul Mercato coperto c’è bisogno di una seria riflessione. Instaurerò appena eletto un tavolo con gli operatori del settore, la Renco e la Conad per capire vantaggi e difetti del piano presentato in senso economico, logistico e tempistico. E’ una concessione di 50 anni è non può essere data a cuor leggero per la sopravvivenza di tutte le attività del centro storico.

“Il nuovo tracciato della SS 16 mi trova d’accordo”.

“Parcheggi zona mare e centro storico: dopo la sicurezza il Problema più importante e impegnativo. Gnassi ha realizzato in fretta e furia il parco del mare sia a Rimini Nord che in parte a Rimini Sud e non ha tenuto i considerazione minimamente il problema della mancanza di parcheggi. Soluzioni: Rimini Sud : parcheggio interrato a piazzale Fellini e in tutte le piazze del lungomare, parcheggi a silos negli alberghi fatiscenti; ragionare sulla realizzazione su una parte della colonia Murri come parcheggi sopraelevati. Rimini Nord: affitto di tutti i terreni agricoli sopra via Sacramora da adibire a parcheggi, parcheggi a silos negli alberghi fatiscenti. Centro Storico: realizzazione in via urgente dei parcheggi Scarpetti e Area Fox, due ore di sosta gratuiti per tutti quelli che faranno acquisti nei negozi del centro”.

In quanto destinazione turistica, che modello di città ha in mente?

“Voglio realizzare la prima città Green d’Italia grazie al parco eolico e alle compensazioni ottenibili: Metromare ad idrogeno, uffici comunali con energia fotovoltaica, tutti i mezzi pubblici comunali e delle partecipate saranno elettrici. Inoltre Velodromo da competizione per attirare il cicloturismo, e vedrei bene un polo di eccellenza medica in una colonia per attirare il turismo sanitario. Creazione della cittadella del divertimento per il turismo giovanile”.

Cosa pensa di fare per i giovani di Rimini? E gli anziani secondo lei di cosa hanno bisogno?

“Dicevo prima che i giovani sono il nostro futuro e devono avere la possibilità di sviluppare le loro capacità e i loro meriti a Rimini e non fuggendo all’estero per cui il Comune oltre alle 100 borse di studio annuali farà da collante con le industrie locali affinchè i migliori progetti delle menti riminesi si realizzino sul territorio. Inoltre per le nuove imprese commerciali giovanili e femminili ho previsto una detassazione totale dei tributi locali per 5 anni oltre all’accesso a microcredito con garanzie comunali. Nel programma ho previsto un computer, una stampante e internet gratuito per tutti gli studenti Riminesi.
Gli anziani hanno bisogno di luoghi di aggregazione e bisogna riorganizzarli in ogni quartiere. Nella mia idea vorrei realizzare una casa di riposo per anziani abili simile a quelle americane, dove l’anziano vive di fatto in una struttura moderna con grandi giardini, palestra, piscina e attività riabilitative e sportive oltre che ludiche e ricreative. Queste strutture potrebbero attirare anche un turismo facoltoso interessante per Rimini”.

A Rimini ci sono secondo lei problemi di discriminazione di razza, genere o orientamento sessuale?

“Rimini è una città come le altre dove questi problemi esistono anche se mitigati dal fatto di essere una città turistica e cosmopolita”.

Cosa pensa del green pass e in generale delle misure contro la pandemia?

“Io mi sono vaccinato e lo stesso hanno fatto mia moglie e mia figlia minore, mentre la maggiore ha preso il covid. Nel mio gruppo ritenendolo un tema etico ho lasciato la massima libertà di pensiero perchè ritengo che la libertà individuale sia sacra ma finisce dove inizia quella degli altri. Il Green Pass è uno strumento utilizzato dallo stato per superare la barriera dell’art. 32 della Costituzione. L’obbligatorietà per alcune tipologie di lavoro che hanno un contatto diretto con minori o persone fragili mi sembra necessaria, ho dubbi sui lavori senza contatti con il pubblico. Comuque ritengo che i costi dei tamponi vadano calmierati e pagati da chi non ritiene di vaccinarsi non potendo addebitare i costi di una libera scelta alla comunità”.

 

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