L’imbarazzante silenzio del Pd sull’aggressione di Villa Verucchio
5 Gennaio 2025 / Maurizio Melucci
Il Pd e l’aggressione di Villa Verucchio
Sono rimasto abbastanza interdetto nel vedere l’assenza totale di commenti da parte di esponenti del Pd per il grave fatto di sangue accaduto l’ultima notte dell’anno a Villa Verucchio.
I fatti sono noti. Un cittadino egiziano di 23 anni Muhammad Abdallah Hamid Sitta (regolare in Italia come rifugiato politico) ha ferito, armato di coltello, quattro persone che si trovavano nel centro della frazione per trascorrere il Capodanno, prima di essere individuato dal Comandante della Stazione dei Carabinieri del luogo che, aggredito anch’esso, ha esploso colpi d’arma da fuoco colpendo mortalmente il 23enne.
Dico subito che condivido la presa di posizione della sindaca di Verucchio Lara Gobbi che guida una giunta di centrosinistra e che dopo aver fatto visita ai feriti ricoverati negli ospedali ha anche espresso in una nota “un doveroso ringraziamento ai Carabinieri di Villa Verucchio, che presidiavano gli eventi della serata e sono intervenuti tempestivamente fermando le azioni di un folle che avrebbero potuto essere molto più gravi”.
L’azione del maresciallo dei Carabinieri, Luciano Masini, è stata tempestiva ed efficace, facendo il suo dovere in una situazione complicata.
In questa situazione non si giustifica il silenzio dei maggiori esponenti del Pd. Silenzio da parte dell’on. Andrea Gnassi, silenzio da parte delle consigliere regionali Alice Parma ed Emma Petitti, silenzio dal segretario del Pd provinciale Filippo Sacchetti, silenzio da parte del presidente della Provincia Jamil Sadegholvaad. Troppo silenzio che dimostra imbarazzo e insicurezza. Un simile atteggiamento non si giustifica con le indagini in corso da parte della Procura della Repubblica di Rimini a carico del maresciallo dei Carabinieri per eccesso di legittima difesa. Si tratta di un atto dovuto, come precisato dalla stessa Procura. Dalla politica ci si aspetta un giudizio politico. Ed in questo caso non vi sono ombre. Il maresciallo ha fatto il possibile, come ricostruito, per fermare il 23enne, compresi colpi di avvertimento sparati a terra davanti al ragazzo che avanzava con il coltello in mano verso il Carabiniere.
Poi ancora perchè non interrogarsi sui motivi delle mancate segnalazioni (così appare oggi) del disagio sociale e psichico di Hamid Sitta.
Un’occasione persa per stare dalla parte delle Forze dell’Ordine ed esprimere solidarietà ai feriti e a tutta la comunità di Verucchio.
Poi non ci lamentiamo se sulla sicurezza la destra strumentalizza tutto: comprese le insicurezze e i silenzi del PD.
Santarcangelo e gli alpinisti: ma la festa continua comunque
Tutta Santarcangelo si è riunita attorno ai famigliari dei due alpinisti, Luca Perazzini e Cristian Gualdi morti per assideramento sul Gran Sasso. Le salme sono arrivate nella tarda mattinata del 31 dicembre. I funerali il 2 gennaio. Una veglia di preghiera in ricordo il 30 dicembre che ha coinvolto tutta Santarcangelo. Nel mezzo la festa in piazza del 31 dicembre in piazza a Santarcangelo. Forse sarebbe stato molto opportuno annullare la festa in segno di lutto. Il sindaco non l’ha fatto. Lo ha spiegato nel suo intervento dal palco della festa: “Abbiamo ragionato se fosse il caso di ritrovarci qui anche questa sera per fare festa. Poi abbiamo pensato che Cristian e Luca hanno sempre avuto un rapporto speciale, viscerale, con Santarcangelo: l’hanno amata, vissuta in tutta la sua socialità e non avrebbero certo voluto una Piazza Ganganelli chiusa, buia, silenziosa in questa serata”.
Molto probabilmente lo avrebbero aprezzato i tanti famigliari ed amici con il lutto nel cuore nella notte di San Silvestro.
Mercato Coperto Rimini: Il Comune chiede l’aggiornamento del progetto
Nelle settimane scorse il Comune di Rimini, ha chiesto in sede di conferenza di servizi importanti modifiche al progetto presentato nei mesi scorsi dalla società Renco che ha vinto il bando pubblico del progetto di finanza per la demolizione, ricostruzione del mercato coperto e relativa gestione per 50 anni.
Le richieste, da parte del Comune di Rimini, erano significative e riguardano la disposizione dei banchi, la riorganizzazione di altri spazi interni, gli accessi alla struttura.
Aspetti progettuali fondamentali per fare funzionare il Mercato Coperto meglio della situazione attuale, mantenendo le caratteristiche popolari.
In una precedente pillola avevo scritto che il mercato coperto doveva essere popolare e non “fighetto”.
Infatti, in città vicine alla nostra si sono fatte operazioni di finanza di progetto simile a Rimini, che hanno snaturato i mercati oggetto dell’intervento. Non più aree mercatali popolari, con banchi che vedevano insieme produttori e commercianti, frequentati da tutti i ceti sociali, ma la trasformazione in “boutique” con l’inserimento di pubblici esercizi e ristoranti che hanno snaturato i vecchi mercati.
Il risultato è stata la perdita della caratteristica di mercati popolari e l’esclusione di ceti più deboli che avevano in quei luoghi un punto di riferimento per acquistare prodotti di alta qualità in molti casi a km 0 ed un rapporto qualità-prezzo ottimo. Anche le stesse attività nel tempo si sono selezionate sempre nel segmento più alto. Alla fine dal mio punto di vista un disastro: pochi frequentatori con luoghi che danno tristezza.
Maurizio Melucci