Home___aperturaIn Valmarecchia è nato il Comitato contro il maxi-allevamento di polli

L’11 Febbraio al Teatro Sociale a Novafeltria un incontro pubblico per informare la cittadinanza


In Valmarecchia è nato il Comitato contro il maxi-allevamento di polli


1 Febbraio 2023 / Redazione

In Alta Valmarecchia è nato un comitato civico spontaneo per fermare lo sviluppo di nuovi progetti di allevamento intensivo. A partire dall’inizio del mese di gennaio 2023, alcune decine di cittadini hanno iniziato a riunirsi per studiare i documenti con cui la Regione Emilia-Romagna ha autorizzato i lavori (già in corso) per la creazione di un nuovo impianto in località Cavallara, nel comune di Maiolo, capace di produrre da solo il 10% dei polli biologici venduti in un anno in Italia.

Al posto di un vecchio allevamento per polli degli anni Settanta, dismesso dal 2009 e parzialmente crollato nel 2012 in seguito al “nevone”, grazie a una variante al piano regolatore generale del Comune di Maiolo senza la quale non sarebbe stato possibile, il progetto prevede un nuovo impianto industriale, con ben 16 capannoni distribuiti in un’area-suolo più ampia rispetto a quella preesistente, gestito da Fileni, una delle maggiori aziende per la produzione di carni bianche e rosse, nata nelle Marche e oggi con stabilimenti in tutta Italia, che negli anni ha via via acquistato numerose strutture dismesse anche in Romagna.

“Siamo preoccupati per un intervento, di cui nessuno ha finora informato i cittadini che come noi ne erano completamente all’oscuro, che – precisa il Comitato – riporterebbe la valle indietro di cinquant’anni, con problematiche ambientali e paesaggistiche di grande impatto sul territorio (questi impianti intensivi sono considerati per legge nocivi) a cominciare dalle pesanti emissioni di ammoniaca e di metano, con effetti negativi sulla qualità dell’aria e sul riscaldamento globale, a cui si aggiungono le criticità legate agli sversamenti nel fiume e nelle falde acquifere, all’approvvigionamento idrico, alla viabilità e traffico e l’elenco potrebbe continuare”.

“L’area interessata è posta al confine con alcune frazioni del comune di San Leo, Novafeltria e Talamello ed è a ridosso del fiume Marecchia ed è su queste località che si riverseranno tutte le problematiche legate al nuovo impianto senza contare che l’intera Valmarecchia in ogni caso ne sarà suo malgrado coinvolta.”

“Va altresì ribadito – aggiungono i promotori – che un allevamento intensivo per polli (l’azienda è stata autorizzata al momento solo a produrre polli ma la stessa potrebbe chiedere l’autorizzazione anche per altri animali) proprio sotto la Rocca e il borgo medievale di San Leo cozza profondamente anche con l’immagine dell’Alta Valmarecchia che tanti operatori turistici, agricoltori, categorie, associazioni di cittadini, enti pubblici e privati stanno costruendo, la stessa che i nostri amministratori propagandano scegliendo claim come ‘paesaggi da vivere’ nei documenti ufficiali tra cui quelli della ‘Strategia nazionale aree interne’, quelli del ‘Piano strategico della Valmarecchia’ nel cui ambito è stato sottoscritto il ‘Contratto di fiume’ da tutti i sindaci della valle, da Rimini a Casteldelci”.

“Non regge nemmeno la promessa di nuovi posti di lavoro in Alta Valle: i documenti ufficiali spiegano che l’intero allevamento, che ogni anno arriverà a produrre almeno mezzo milione di animali, vedrà la presenza di 3 addetti”.

“Crediamo che questa vertenza non sia locale ma regionale e nazionale, è risaputo che gli allevamenti intensivi di polli in Italia sono già troppi e vanno ridotti, senza poi tener conto dei limiti messi in evidenza dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, dalle crisi pandemiche basti citare la ben nota epidemia di influenza aviaria con continua ecatombe di pennuti. Dunque diciamo no agli impianti intensivi non solo in Valmarecchia ma ovunque”.

Per informare i cittadini, sabato 11 gennaio alle ore 20,30, a Novafeltria, presso il Teatro Sociale, il comitato ha promosso un’assemblea cittadina in cui sarà presentato il progetto e sarà possibile intervenire, porre domande e ascoltare le testimonianze di chi già vive nei pressi di un allevamento intensivo Fileni. Parteciperà, infatti, Andrea Tesei, presidente del Comitato per la Vallesina (comune di Jesi, provincia di Ancona). Tra i relatori è stata chiamata anche la giornalista della trasmissione di Rai 3 “Report” Giulia Innocenzi, autrice dell’inchiesta sugli allevamenti biologici di Fileni andata in onda il 9 gennaio 2023. Gli altri relatori sono il dottor Lorenzo Menghini, medico oncologo, il professor Riccardo Santolini, Ecologo che insegna all’Università di Urbino, l’architetto Massimo Bottini, presidente di Italia Nostra Valmarecchia. Introduce e modera Luca Martinelli, giornalista di “Altreconomia”.