Insulti omofobi e minacce al presidente Arcigay Rimini, due a processo dopo oltre 7 anni
8 Gennaio 2025 / Redazione
Domani, giovedì 9 gennaio, si apre a Rimini il processo per diffamazione aggravata nei confronti di due persone accusate di insulti e minacce omofobe a Marco Tonti, presidente dell’associazione Alan Turing Arcigay Rimini e organizzatore del Rimini Summer Pride, nonchè consigliere comunale di Rimini Coraggiosa. Tonti, parte civile nel procedimento, è rappresentato dall’avvocato Christian Guidi.
Gli imputati sono una donna di 76 anni, residente a Riccione, e un uomo di 59 anni, residente a Montefiore Conca. Entrambi sono accusati di aver pubblicato commenti offensivi e minacciosi su Facebook a luglio 2017, prendendo di mira Tonti e la comunità Lgbtq+. In un primo momento, la Procura di Rimini aveva chiesto l’archiviazione del caso, ma l’opposizione presentata dall’avvocato Guidi ha portato il GUP a disporre l’imputazione coatta. Dopo sei anni, il caso arriva finalmente in tribunale.
Marco Tonti ha sottolineato quali conseguenze abbiano avuto per lui le minacce ricevute: “Hanno provocato in me grave ansia e preoccupazione, sia per la mia sicurezza personale sia per il timore di ripercussioni sulla mia vita”.
Nel pomeriggio del 22 luglio 2017 la 76enne aveva inviato un messaggio vocale su Messenger di Facebook con vari insulti omofobi – “persone sadiche che tentano di coinvolgere l’umanità con le loro str*****e” “invece di vivere le loro porcate senza disturbare gli altri”. Mentre si complimentava con Comune di Riccione, in quel momento guidato dal centrodestra con la sindaca Renata Tosi, che non aveva concesso il patrocino al Summer Pride: aveva “fatto bene a non ascoltare questi p***i”.
Il 59enne, invece, una decina di giorni più tardi aveva scritto sempre su Facebook un post pubblico rivolto proprio a Tonti, ribattezzato “Tontolone”. Accusandolo di averlo segnalato sul social network per le sue frasi, lo minacciava di “alzarlo in aria per le orecchie”. Il tutto condito da insulti per il suo orientamento sessuale e frasi definite dall’avvocato di Tonti “fortemente riprovevoli”.