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Nel 2018 la cura dei tumori parte bene

E’ uscito proprio in questi giorni il Report della Società Americana di Oncologia sui progressi sulla cura del cancro nel 2018 e ho ritenuto opportuno fare una breve sintesi delle loro valutazioni.
I colleghi americani puntano ancora sostanzialmente su due carte, le terapie e la prevenzione.
Dividerò il mio intervento in due capitoletti appunto, Terapie e Prevenzione, e oggi vi riassumerò i progressi nella Terapia e la prossima volta quelli della Prevenzione.

I PROGRESSI DELLA TERAPIA 2018

L’ ultima novità del 2018 (e naturalmente dell’ultima parte del 2017) riguarda la immunoterapia e in particolare una tecnica di cura che passa sotto il termine di Cart-T.
Ma di cosa si tratta ?

Alcune nozioni. Le cellule immunitarie (i Linfociti B e T) navigano nel nostro corpo e osservano tutto ciò che non ci appartiene, batteri-virus e anche cellule tumorali.
Per farlo usano delle sostanze o molecole di superficie, note anche come recettori, che scansionano le molecole estranee che gli intruders mostrano sulla loro superficie.
Una volta che l’intruder è scoperto, i Linfociti T lo aggrediscono e quelli B gli producono contro gli anticorpi.

Ma sfortunatamente le cellule tumorali hanno più vie per nascondersi agli attacchi e evitarli. Sembra una storia di fantascienza, ma è la realtà. Gli scienziati e i medici hanno individuati per ora due modalità per permettere all’organismo di scoprire il trucco delle cellule malate.
Il primo e’ quello di oscurare il recettore che permette alle cellule tumorali di rendere ciechi i linfociti T, con nuovi farmaci immunologici che smascherano le cellule tumorali nascoste, permettendo ai Linfociti T di svolgere la loro funzione di eliminazione dell’estraneo.

Il secondo è quello di modificare in laboratorio i Linfociti T estratti dal paziente, inserire in essi un gene nuovo che permette loro di “avvistare” le cellule tumorali, espanderli e riniettarli nel paziente come una trasfusione, per una sola volta, in quanto poi essendo cellule autoctone si moltiplicano da sole. E’ la questa la cosiddetta tecnica Cart-T. I Linfociti T così modificati sono molto aggressivi e sono avidi nel distruggere le cellule malate, ma anche parte di quelle sane.

Le terapie

I nuovi farmaci immunologici, quelli che smascherano le cellule tumorali, sono ormai innumerevoli. I più noti  si chiamano Pembrolizumab, Nivolumab, Avelumab, Darvalumab, Atelizumab ecc. – per chi vuole più informazioni ricordo la pagina Facebook Alberto Ravaioli Medicina Online – sono già entrati nella pratica clinica e oggi sono utilizzati in tutti i reparti di Oncologia Medica, compresi i nostri negli ospedali di Rimini e di Cattolica e presso il reparto di Ematologia a Rimini (funzionano anche in alcune patologie ematologiche).

Sono efficaci anche in patologie prima molto ostiche, come il Melanoma, il Tumore del polmone, ma anche in Tumore mammario, del colon e altri.

La tecnica Cart-T è invece molto più giovane, per il momento viene utilizzate nelle malattie ematologiche che ritornano dopo la prima cura, come le Leucemie dell’infanzia, i Linfomi e i Mielomi dell’adulto.

Negli Stati Uniti vi sono parecchi Centri attrezzati a utilizzarle; in Italia è iniziato il loro cammino ed è recente l’esperienza di una bimba curata in un ospedale romano.

I Linfociti armati (Cart-T) sono prodotti in un laboratorio di un’azienda Farmaceutica (in genere la Novartis) e distribuiti a centri specializzati, per la loro ancora elevata tossicità, anche se oggi disponiamo di un farmaco molto efficace per limitarla (il Tocilizumab).

Questa dell’immunoterapia, con le due vie illustrate, è la novità assoluta del 2018.
Il famoso detto, quello di aiutare l’organismo a combattere il tumore con i propri mezzi, essendo la malattia un corpo estraneo, si è cominciato a realizzare . Ma siamo all’inizio di un lungo cammino, questa volta reale e con risultati importanti e misurabili in termini di maggiori risposte ai trattamenti e maggiore sopravvivenze, e anche con lunghi sopravviventi guariti.

LA TARGET TERAPIA

Nel frattempo sta avanzando sempre più la cosiddetta terapia target o terapia personalizzata.
Con lo sviluppo delle tecniche genetiche si è iniziato da tempo a scoprire per ogni malattia e per ogni pazienti il o i difetto/i genetici implicati e a trovare il farmaco specifico e elettivo per combatterlo.
Sono ormai oltre 50 i farmaci target individuati e sempre nuovi ne stanno emergendo, in quanto stiamo imparando sempre più a scoprire i punti deboli di quel complesso mondo di malattie conosciute come i tumori.

CONCLUSIONI

I colleghi americani concludono dicendo che stanno aumentando sempre più i pazienti guariti dal cancro negli Stati Uniti e che oggi due malati di cancro su tre vivono più di 5 anni.
In America esiste però il problema delle minoranze etniche e della possibilità per queste di accedere in misura molto minore ai progressi delle medicina, problema che invece ritroviamo se non in modo marginale in Europa e in Italia.

Sottolineano, sempre i colleghi americani, l’importanza degli investimenti in ricerca. Ogni dollaro speso dallo stato ne produce 2.5 da parte dei privati. Più ricerca equivale a dire maggiore velocità nei progressi della medicina.

Nella terapia dei tumori le nuove cure stanno diventando prevalenti e la vecchia chemioterapia, per quanto ancora molto utile, sta sempre più… invecchiando.

Nel prossimo articolo parleremo dei progressi nella Prevenzione.

Informazioni ulteriori su: Clinical Cancer Advances 2018: Annual Report from the American Society of Clinical Oncology. Journal of Clinical Oncology 2018

Alberto Ravaioli

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