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LA NOSTRA BELLISSIMA SCILLA


27 Luglio 2016 / Redazione

Scilla Gabel (al secolo Gianfranca Gabellini) è oggi una signora di 78 anni che vive a Roma. E’ nata a Rimini il 4 gennaio 1938. E’ stata per oltre trent’anni (dalla metà degli anni ’50 alla metà degli anni ’80) un’attrice “famosa”, sebbene non abbia mai raggiunto per le sue interpretazioni la vetta dello star system, stretta in ruoli spesso stereotipati e senza la possibilità di esprimere adeguatamente il proprio talento, in pellicole di scarso rilievo che non gli consentirono un adeguato riscontro artistico e professionale. Attrice di teatro, interprete di una cinquantina di film (lavorando con registi del calibro di Mastrocinque, Steno, Orsini, Aldrich, Leone e i fratelli Taviani) e sceneggiati televisivi, volto in numerosi fotoromanzi. Studiò all’Accademia Nazionale d’Arte drammatica di Roma e debuttò giovanissima nel cinema nei primi anni ’50 come controfigura in due film della Sophia Loren.

Gli annuari dello spettacolo la descrivono così: “Dotata di una bellezza aggressiva e non stereotipata, e di valide qualità drammatiche, ha iniziato a recitare a vent’anni a teatro, e si fa conoscere al grande pubblico con la partecipazione allo sceneggiato televisivo Capitan Fracassa, prodotto dalla RAI nel 1958”. La sua bellezza è spesso ritratta in innumerevoli foto sui rotocalchi popolari e in prime copertine (nel 1963 fu una coniglietta su Playboy edizione americana).

La sua liason con Fred Buscaglione (1921-1960), che per lei aveva letteralmente perso la testa, negli anni ’50 fu una delle prime grandi storie sentimentali paparazzate su tutti i rotocalchi. Nei primi anni ‘70 sposò il regista Piero Schivazappa (nato nel 1935, con il quale nel 1974 ebbe il figlio Emiliano). Il marito la diresse in numerosi sceneggiati televisivi (nel 1976 Dov’è Anna?Il garofano rosso, nel 1980 L’esclusa, nel 1982 Un eroe del nostro tempo, nel 1983 la miniserie televisiva Quer pasticciaccio brutto de via Merulana per la cui interpretazione venne premiata al Festival del Giallo di Cattolica nel 1984).

In rete ci sono molte centinaia di sue fotografie: ma gli scatti finiscono a metà degli anni ’80. Poi più niente. Scilla Gabel è tornata ad essere Gianfranca Gabellini, scegliendo la vita familiare a quella dei fasti dei palcoscenici. Così da tempo non sappiamo più nulla di lei e di come sia oggi. Rispettiamo dunque anche noi questa sua scelta di riservatezza e di uscire dalle cronache.

Vogliamo però raccontare con le parole di Zeno Zaffagnini, Sindaco di Rimini dal 1978 al 1983, ma segretario della Federazione Giovanile Comunista dal 1953 al 1956, dei primi successi della giovane Gabellini. Zaffagnini conobbe Scilla negli anni in cui giocava nella squadra di pallavolo femminile organizzata dai giovani comunisti (diretta da Ortensia Corbelli, responsabile delle ragazze comuniste). La FGCI negli anni ’50 contava nel riminese oltre 2.500 tesserati e promuoveva numerose attività sportive. Zaffagnini dedica a Scilla un capitolo nel suo libro “Cara Marta … era ieri” (EDUP, 2007) in cui scrive: “Iniziò, come tante belle ragazze, con un concorso di bellezza. Concorso promosso da ‘Vie Nuove’, settimanale di politica e di costume diretto da Luigi Longo; presidente della giuria che aveva il compito di eleggere la Miss, era Antonello Trombadori, di cui il compagno [riminese] Nicola Meluzzi era amico. Non so come avvennero i fatti, il risultato fu che Scilla divenne Miss Vie Nuove nazionale. Il premio per la vincitrice era una borsa di studio che permetteva di partecipare ad un corso di recitazione diretto da Wanda Capodaglio, nota attrice teatrale. In questo modo prese il via la carriera artistica di questa bella ragazza della piazzetta. Vinto il concorso si trasferì a Roma”.