La verità sull’estinzione del topless a Rimini
30 Luglio 2023 / Giuliano Bonizzato
Questa estate alcuni miei vicini d’ombrellone di una certa età, assenti da Rimini da diversi anni, mi hanno espresso il loro stupore per la scomparsa delle belle in topless che affollavano un tempo il nostro litorale. Ne è nato un divertente scambio di opinioni sulle ragioni del fenomeno, in seguito al quale si è stabilito a) che. quando tutto è permesso non c’è più gusto a trasgredire b) che la parità toracica per via chirurgica, realizzata dalla mastoplastica ricostruttiva e additiva, ha soffocato anche il sottile piacere di esibire in pubblico ciò di cui si ha l’esclusiva c) che la constatazione, da parte delle ex monopoliste, che soltanto una esigua minoranza per lo più di anziani è in grado di cogliere le differenze tra l’opera della mamma e quella del chirurgo, ha giocato la sua parte.
Si è poi dato atto che, diversi anni fa, il posto d’onore nelle sfilate sul bagnasciuga era stato conquistato dal lato B con il progressivo passaggio dal Topless al Tanga. Specialità che poteva ancora vantare un ristretto numero di privilegiate considerati gli scarsi risultati riparatori ottenuti dalla plastica tradizionale.
Purtroppo anche sul ‘lato b’ sta calando la ‘livella’ della modernissima lipoplastica ultrasonica, in grado, come si legge nella pubblicità, di ‘scolpire artisticamente i glutei seguendone il totale perimetro’.
Tirando le somme, le conseguenze di queste omologazioni di massa, sull’atteggiamento critico maschile e sull’autostima delle predilette da Madre Natura, sono facilmente intuibili.
Stanno prendendo comunque piede altri modelli seduttivi. Un dentista bolognese, appassionato runner, ha confessato di trovare molto sexy, nel loro ritmico ondeggiare, le code di cavallo delle ragazze che corrono davanti a lui sulla riva del mare.
Giuliano Bonizzato
(Nell’immagine in apertura: Serena Grandi in “Rimini Rimini Rimini” – 1987)