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Te lo dico io chi erano i Beatles

Ma chi erano mai questi Beatles? Se esiste qualcuno che come nella canzone degli Stadio si pone davvero questa domanda, non ha che da andare a Cattolica domani alle 17 a Radio Talpa (www.radiotalpa.it). E se invece conosce e ama i Fab Four, motivo di più per non mancare. Perché, per la rassegnata Un Autore con te a Radio Talpa si parlerà proprio dei quattro di Liverpool. 

A farlo, Luca Perasi, 47 anni, milanese doc, giornalista free lance e scrittore, grande appassionato di musica e soprattutto fan dei Beatles, nonostante l’età non gli abbia consentito di apprezzarli quando erano in attività.

Perasi collabora con il sito Rockol.it e quando ci sono uscite beatlesiane gli viene affidata spesso la loro recensione. Il suo ultimo libro è “I Beatles dopo i Beatles”. Vi narra come è nata la sua passione per la musica e in particolare per John, Paul, Gerge e Ringo.

“Era l’83 e avevo appena 14 anni – racconta – conobbi i Beatles attraverso alcuni dischi dei miei genitori, ma li consideravo una cosa loro, di altri tempi. Poi mi infatuai di Michael Jackson, con il quale Paul McCartney aveva fatto un duetto. Chiesi a mia madre di comprarmi quel disco, ma quando lo ebbi scoprii che l’album Pipes of Peace non era di Jackson, ma di Paul”. Panico.

“Passato lo sgomento – continua Perasi – misi l’album sul piatto del giradischi e colsi qualcosa di speciale. A quel punto, era fatta. Da lì cominciai a collezionare tutti i dischi e i libri sui Beatles. Sia come gruppo, sia  come loro quattro da solisti”.

Ma allora, chi erano i Beatles? “Non sono stati solo il gruppo di maggior successo di tutti i tempi – risponde l’autore – ma è stato anche l’unico gruppo da cui sono usciti quattro solisti di così alto livello e grande successo. Anche per questo il mito dei Beatles non muore mai, nonostante abbiano registrato qualcosa assieme l’ultima volta proprio quando io sono venuto al mondo, 47 anni fa. Nel libro volevo ricostruire non solo l’ambiente culturale degli anni Sessanta, ma anche quello del decennio successivo, quando critica e del pubblico faticavano a riprendersi dallo choc della fine della band. Come faticano ancora adesso, perché quel mito è a tal punto attuale e vivo che la separazione dei quattro viene tutt’ora vissuta con rimpianto”.

Dal punto strettamente musicale, qual’è l’eredità dei Fab Four? “I Beatles  – conclude Perasi – non erano dei virtuosi dei loro strumenti, eppure hanno inventato soluzioni armoniche nuove, partendo solamente dalla passione per il rock’n roll e dal divertimento di suonarlo. La canzone pop, come la intendiamo oggi, discende in gran parte da loro. La supremazia della melodia sul testo è innegabile nelle loro canzoni. Molti brani dei Beatles hanno dei bei testi e altri meno, ma le melodie sono tutte immortali”.

E oggi? C’è qualcuno che ha imparato la lezione dei Beatles meglio di altri? “L’attuale panorama musicale è troppo frammentario e frammentato – conclude il giornalista – quantità e qualità non vanno sempre d’accordo. Spero che l’industria musicale trovi presto una via nuova e qualche genio lungo la strada, perchè per ora non se ne vedono”.

Nicola Luccarelli

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