“Lo Stato versa ai Comuni solo il 10% dei soldi anticipati per le opere Pnrr”
9 Ottobre 2024 / Redazione
“E’ di queste ore l’ennesima legittima rivendicazione preoccupata da parte degli amministratori locali rispetto alle difficoltà legate alla erogazione delle risorse Pnrr per l’attuazione degli interventi finanziati attraverso il piano europeo”: così l’assessora del Comune di Rimini Roberta Frisoni.
Che precisa: “Le ultime notizie arrivano dal Veneto dove, secondo i numeri forniti da Anci al Corriere del Veneto, sono stati già rendicontati e anticipati dai Comuni circa 500 milioni, a fronte di soli 50 milioni versati allo Stato. Solo cioè il 10%. Un ritardo nel riversamento dei fondi ai Comuni che come ovvio, anche in una realtà economicamente solida come quella veneta, provoca disequilibri e scompensi alle casse delle Amministrazioni locali, in particolare a quelle di piccole dimensioni, creando ad esempio ritardi nei pagamenti alle ditte incaricate o problemi di bilancio nei casi di poca liquidità di cassa”.
Che fare allora? “Una “soluzione” per le Amministrazioni esiste, attraverso l’accesso alla Cassa depositi e prestiti, con il paradosso però che anche i Comuni virtuosi si trovino costretti a indebitarsi e a pagare gli interessi allo Stato per ritardi che lo stesso Stato ha nei confronti dei Comuni. Rimini ad oggi rientra tra i Comuni che ancora riescono a cavarsela da soli, in virtù di un bilancio che poggia su basi solide e una liquidità di cassa in grado di far fronte agli attuali investimenti Pnrr in corso di attuazione senza incidere sul debito. Nel triennio 22/24 a fronte di circa 27,4 milioni spesi per le opere del Piano, ne sono stati riversati all’Amministrazione circa 22, con una differenza di circa 5,4 milioni che di fatto sono stati anticipati. Tre asili, impianti sportivi (piscina, area ghigi, Stadium), riqualificazione urbana sostenibile (Parco del Mare) avanzano davanti ai nostri occhi, contribuendo al percorso di rinnovamento e sviluppo della città. Siamo dunque in una condizione di stabilità, ma è evidente il clima di incertezza che si respira alimentata oltre che dall’instabilità internazionale anche dalle misure ventilate dal ministro Giorgetti contenute nella prossima Legge di Bilancio. Misure ancora tutte da chiarire, ma che dietro allo slogan “sacrifici per tutti” lasciano presagire tagli e/o riduzioni di trasferimenti e dunque la richiesta di ulteriori sforzi ai Comuni, che in questi anni hanno e stanno tuttora, come si dice in gergo, “tirando la carretta”, facendosi spesso carico di oneri non propri”.
“Se si parla di chiedere sacrifici, i Comuni italiani hanno già dato”, conclude Frisoni