Novafeltria: la scuola delibera la settimana corta ma i ragazzi rimangono senza trasporti
25 Luglio 2024 / Redazione
“Settimana corta con uscita alle 13:30 per tutti all’Istituto Comprensivo “Angelo Battelli” di Novafeltria senza tener conto che i ragazzi con il nuovo orario rimarranno senza i trasporti per ritornare a casa.
Martedì sera – scrive il rappresentante dei genitori – tra le 18 e le 20:30, si è tenuto un concitato Consiglio d’Istituto presso i locali della scuola secondaria di Novafeltria. Alla seduta erano assenti i due docenti membri del Consiglio d’Istituto in rappresentanza delle scuole secondarie. Erano stati invitati gli amministratori dei Comuni di Novafeltria, San Leo, Talamello e Maiolo, in risposta a un comunicato unitario dei quattro sindaci che denunciava l’impossibilità per i Comuni di adeguare il servizio di trasporto scolastico ai nuovi orari di uscita, distanziati di mezz’ora tra le scuole primarie e le secondarie.
Il diritto dei genitori ad assistere alla seduta è stato limitato d’intesa tra la Presidente del Consiglio d’Istituto e la Dirigente Scolastica, tramite un messaggio WhatsApp inviato dalle chat gestite dai rappresentanti dei genitori. In una delle sue versioni, il messaggio si presentava nei seguenti termini: “Buongiorno a tutti, perdonate il ritardo, ma ho preferito sentire la Dirigente prima di rispondere. Chi volesse partecipare in qualità di UDITORE dovrà presentare formale richiesta all’attenzione del CdI, da inviare entro oggi alla mail di istituto rnic811008@pec.istruzione.it, per formalizzare la presenza in seduta”.
Questo fatto – prosegue la nota del rappresentante dei genitori – non ha precedenti nella storia della scuola e sembra essere in contrasto con il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, che prescrive la pubblicità delle riunioni del Consiglio d’Istituto, salvo quelle aventi all’ordine del giorno argomenti riguardanti persone specifiche. Non era questo il caso. Durante la seduta, la Dirigente Scolastica ha ribadito le ragioni per cui il Consiglio d’Istituto aveva deliberato la settimana corta solo per alcune classi e non per altre, ripetendo accuse di scorrettezza nei confronti dei sindaci invitati e dei docenti della scuola secondaria di Novafeltria. Quando il vicesindaco di Novafeltria, Elena Vannoni, ha tentato di replicare, la Dirigente l’ha più volte interrotta alzando la voce, impedendole di fatto di esprimersi. È emerso durante la seduta che la Dirigente Scolastica e la Presidente del Consiglio d’Istituto erano già a conoscenza, fin da febbraio, dell’impossibilità dei Comuni di garantire il servizio di trasporto con orari di uscita differenziati, ma non avevano informato le famiglie. La delibera – continua la nota – di attivazione della settimana corta è stata adottata in contrasto con il PTOF, che prevedeva l’adozione di tali delibere solo dopo aver accertato la sostenibilità del servizio di trasporto.
La delibera del 27 giugno, non ancora pubblicata all’albo ma anticipata dalla circolare del 3 luglio, è stata assunta senza che fossero accertate le condizioni di sostenibilità per il servizio di trasporto, anzi, secondo quanto emerso dagli amministratori locali, sapendo che tali condizioni non sussistevano. Lo stesso vale per la delibera adottata ieri sera, che ha esteso a tutte le classi dell’istituto, comprese le scuole primarie, la settimana corta con uscita alle 13:30 per quattro giorni e alle 16 il quinto, nonostante fosse emerso che i Comuni e i vettori di trasporto non avrebbero potuto adeguarsi in tempo per settembre.
Sono cadute nel vuoto – conclude il rappresentante dei genitori – sia la proposta del vicesindaco Vannoni di differire di un anno l’attivazione della settimana corta, sia quella del sindaco di Maiolo, Fattori, di attivare la settimana corta solo per alcune sezioni. Pare che il motivo dell’irrigidimento sia legato al fatto che l’attuale Dirigente Scolastica abbia ottenuto un trasferimento in un’altra scuola e che l’attuale Consiglio d’Istituto sia in scadenza con l’inizio del nuovo anno scolastico 2024-2025. Si preannunciano ricorsi: alcuni genitori si stanno organizzando. Qualora emergesse l’illegittimità della delibera, chi avesse subito un danno potrebbe chiedere risarcimento, sulla base di una giurisprudenza consolidata. Verso la fine della seduta, uno dei rappresentanti dei genitori ha lasciato l’aula per protesta, affermando: “E voi che rispetto avete avuto per i genitori, facendoli votare settimana corta si oppure no senza dare le informazioni corrette sui trasporti?”.