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La ferrovia Rimini-Ravenna per il distretto turistico, il nuovo Pd di Elly Schlein, l'opportunità dei Condhotel


Parte il distretto turistico della Romagna e parte il nuovo Pd


18 Marzo 2023 / Maurizio Melucci

Una bella notizia: Parte il distretto turistico della Romagna

Nei giorni scorsi i responsabili di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) hanno illustrato il progetto di fattibilità tecnico economica che prevede un investimento da 30 milioni di euro per la realizzazione di importanti interventi di adeguamento infrastrutturale che consentano di effettuare servizi sulla tratta Ravenna – Rimini con una frequenza di 30 minuti per senso di marcia e con fermate in tutte le località di servizio intermedie.

Sono anni che in tanti sosteniamo che la ferrovia Rimini-Ravenna è strategica non solo per i pendolari e per i residenti ma soprattutto per il turismo. Tra Rimini e Ravenna e poi collegandosi con i lidi ferraresi si snoda il più grande distretto turistico d’Italia e d’Europa.

Numeri impressionanti. 14 Comuni, 110 chilometri da Goro a Cattolica. Circa 40 milioni di presenze turistiche annuali realizzate grazie alla straordinaria offerta ricettiva (3172 alberghi, 104.500 alloggi privati, 51 campeggi per un totale di 685mila posti letto), balneare (1426 stabilimenti balneari, 18 porti turistici con 5537 posti barca), del tempo libero (16 i parchi di divertimento), enogastronomica (2250 tra ristoranti, trattorie e pizzerie e 3700 tra bar, caffetterie, birrerie, enoteche).

Tutto questo potenziale va messo in rete e non può che essere la ferrovia Rimini – Ravenna. E’ dal 2012 che la Regione è impegnata nell’ammodernamento della tratta. Eliminazione dei passaggi a livello con la realizzazione di nuovi sottopassi carrabili e ciclopedonali, raddoppio dei binari in alcuni tratti per aumentare la frequenza dei treni. Materiale rotabile moderno, eliminazione del traffico merci da dirottare sullo scalo di Selva.

Ora la buona notizia è una prima risposta di Rfi. Solo la ferrovia è in grando di mettere in rete tutte le potenzialità del nostro distretto turistico, una grande metropoli costiera dove turisti e residenti si possono muovere agevolmente senza usare l’auto. Un pezzo d’innovazione turistica e di transizione ecologica.

Il Pd dopo le primarie: più inclusivo e aperto al confronto

Martedì scorso, 14 marzo, si è svolta la direzione provinciale del Partito Democratico di Rimini. Un incontro importante dopo l’esito delle primarie del 26 febbraio.

La riunione è stata introdotta dal segretario Filippo Sacchetti a cui è seguito il dibattito con numerosi interventi. Purtroppo, questa discussione non ha avuto nessun eco sui mezzi d’informazione. Nessuno si è preoccupato di fare un comunicato, dare conto di cosa si è discusso.

Ricordo che il Partito Democratico è la prima forza politica con 48.287 voti pari al 28,05% nella provincia di Rimini. Governa la maggioranza dei comuni e la provincia. Far conoscere di cosa si discute nel Pd del dopo primarie con la vittoria del tutto inattesa di Elly Schlein penso sia un dovere.

In primo luogo per chiarire che nessuno pensa di cambiare sindaci, giunte o altri assetti istituzionali, come talvolta si legge sulla stampa (ovviamente la responsabilità non è dei giornalisti). Le amministrazioni comunali debbono rispettare il mandato degli elettori e le scelte dei sindaci eletti. Vi saranno come nel passato i congressi del Pd nei territori. Punto.

Colgo, invece,  questa occasione per dire cosa dovrebbe essere il Pd del dopo primarie che ho delineato nel mio intervento in direzione Pd.

Penso che il Pd debba ritornare a discutere dei problemi dei territori senza lasciarli alla solo discussione e confronto nelle istituzioni. Occorre una visione d’insieme.

Faccio alcuni esempi. Discutere della linea del Pd sulle concessioni demaniali. Mi capita di leggere spesso interventi di vari amministratori di comuni che sinceramente mi lasciano alquanto perplesso per merito e conoscenza del problema. Sarebbe opportuno discuterne nelle sedi opportune per socializzare le conoscenze e le soluzioni.

Oppure come affrontiamo la riqualificazione turistica che comprende numerosi aspetti dalle ex colonie agli alberghi marginali. Individuare gli strumenti urbanistici più opportuni in un confronto anche con la Regione, e quali risorse finanziarie necessarie. O ancora la transizione ecologica e le energie rinnovabili. Oppure cosa significa basta uso del territorio in una realtà come quello della provincia di Rimini.

Insomma, il Pd ritorni ad essere una forza politica che affronti i temi più scottanti del nostro tempo senza delegare alle amministrazioni. Anzi aiutando in questo modo il lavoro dei comuni e degli amministratori del nostro territorio.

Un partito più aperto ed inclusivo che non ha paura di discutere ad iniziare dai circoli. Dobbiamo anche comunicare di più. Non è complicato organizzare un ufficio stampa.

 

Elly Schlein – Filippo Sacchetti

Condhotel un’opportunità da cogliere

Il consiglio comunale di Bellaria ha approvato all’unanimità il recepimento della delibera regionale in materia, che risale al 23 aprile 2019 che prevede la possibilità di realizzare i condhotel ha determinate condizioni nelle strutture edilizie con destinazione albergo. Una sorta di formula ricettiva mista, prevedendo nelle strutture alberghiere la presenza di camere classiche e appartamenti di proprietà privata.

L’ho sempre ritenuta una soluzione importante sin dal 2012 quando si iniziò a discutere di questa possibilità. Rimango della stessa opinione. Soprattutto è una opportunità in più per riqualificare le  ex colonie marine.

Non mi è chiara la ragione per cui questa norma non sia stata ancora recepita dal Comune di Rimini. Se la preoccupazione è quella di un uso speculativo della norma, basta mettere il vincolo in un solo edificio. Per altro i Condhotel che sono già stati realizzati nel mondo, ed in particolare negli Usa, sono tutti in un solo edificio. Il motivo è banale: dare la possibilità al proprietario della suiteappartamento di poter usufruire di tutti i servizi alberghieri (dalla portineria alla ristorazione, dalle spa alle strutture sportive). Tutto ciò può avvenire in modo efficace in un solo edificio.

Maurizio Melucci