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PD Riccione: “E SI GIOCA ANCORA ALLO SCARICABARILE “

E così, solo per giustificare i propri evidenti fallimenti, si cerca lo scaricabarile e si dà la stura a quella macchina del fango già da tempo rodata, che si crede possa porre rimedio alla realtà dei fatti, creando ad hoc una propria controrealtà, che possa fare apparire altri al centro dell’inferno derivante dai tanti fallimenti colti invece in prima persona.

Abbiamo avuto un primo cittadino che ha litigato con tutti e su ogni argomento, con la provincia per quanto ha riguardato il piano dei trasporti, con AM per il Trasporto Rapido Costiero, sulla creazione dell’area vasta, sulla nuova impostazione della sanità locale, si è messa di traverso sulle manifestazioni turistiche regionali da effettuarsi sul territorio cittadino e che prevedevano accordi che coinvolgevano i comuni turistici costieri e non solo, ha perso per mancanza di dialogo manifestazioni come Giardini d’Autore, Riccione Moda Mare, ha ridotto la Polisportiva ad un manipoli dei propri federali ……. trasformando così Riccione in una piccola quanto misera enclave autarchica.

Ha esasperato in ogni dove quei sani rapporti che ogni primo cittadino dovrebbe invece essere in grado di coltivare e gestire al meglio per il bene comune.

Da paladina della condivisione e del rispetto delle regole e delle associazioni, è divenuta maestra nel tradire costantemente quanto affermato in campagna elettorale, a partire dallo stop al TRC, alla chiusura dell’inceneritore, dall’uscita da Hera allo stop alla Tassa di Soggiorno, al regolamento di spiaggia, allo stop alla musica ed al divertimento giovanile ……
Ai suoi primi proclami ha via via deciso di sostituire la collegialità con le scelte arroganti, partorite all’interno della sua triade, sia verso la città che, e con particolare accanimento e perniciosità, verso i propri alleati, coloro che per primi avevano creduto nel gradevole canto di quella sirena candidata a sindaco.

Alla fine però il grande inganno è apparso a tutti, nella propria evidenza e nella sua misera grandezza.
Oggi i pochi supporter rimasti al sindaco inneggiano a gran voce al tradimento di parte della maggioranza che l’aveva sostenuta, pubblicando foto dei cospiratori corredate da epiteti irripetibili, ma è ormai chiaro a tutti come il vero tradimento sia proprio stato quello del sindaco Tosi, anzi dell’ormai ex sindaco, nei confronti dei propri cittadini prima e dei propri alleati poi, che hanno avuto la disavventura di fidarsi e credere in lei ed in Richelieu e Milady, personaggetti che altro non han saputo fare che raccontare di continuo balle ai quattro venti.

Sono costoro quindi, questa scomposta e male organizzata triade che hanno, loro sì e per primi, tradito la città e le grandi aspettative che avevano ad arte e sapientemente creato, dimenticandosi che, comunque sia, le bugie hanno sempre le gambe corte, molto corte.
Per la precisione di 2 anni, 8 mesi e 21 giorni.

Marco Parmeggiani Segretario PD Riccione

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