HomePillole di politicaPiù poveri, lavori pubblici più lenti, nessuno decide i candidati a sindaco di Rimini

La povertà che aumenta, i lavori pubblici sono lenti e i candidati non si trovano


Più poveri, lavori pubblici più lenti, nessuno decide i candidati a sindaco di Rimini


19 Giugno 2021 / Redazione

La povertà in Italia

La notizia è di qualche giorno fa. L’Istat ha comunicato che nel 2020 2 milioni di famiglie non erano in grado di sostenere le spese essenziali per la sopravvivenza: cibo, affitto, riscaldamento, abbigliamento. Un record assoluto in negativo. Mai raggiunti livelli così alti. Le nuove famiglie povere sono 333 mila, di queste ben due terzi vive al nord. Forse qualche riflessione seria è necessaria. Stiamo facendo come Partito Democratico tutto il possibile? La misura più importante che è stata fatta è il reddito di cittadinanza a cui si è aggiunto il reddito di inclusione ed altre attività a livello locale e regionale.

Importante lavorare per razionalizzare “reddito di cittadinanza” e “reddito di inclusione” al fine di raggiungere una migliore efficienza. Controlli preventivi a chi viene dato e procedure più vicine agli enti locali. Separare uscita dalla povertà dall’inserimento nel mercato del lavoro. Molte volte sono situazione completamente diverse. Più attenzione da parte degli enti locali alle povertà con una mappatura reale delle situazioni. Una proposta completa sulle povertà da parte del Pd sarebbe necessaria in particolare ora che ha il ministro Andrea Orlando al lavoro e politiche sociali. Poi vi è lo sblocco dei licenziamenti che non può essere un salto nel vuoto per i lavoratori meno garantiti. Ci vogliono politiche attive per chi perde il lavoro. La morte del sindacalista non può essere archiviata come un drammatico incidente.

I lavori pubblici

La sfida dei prossimi anni è tutta incentrata sul come spendere e in quanto tempo i fondi europei. Teoricamente 5 anni. Forse impossibile anche per paesi molto più efficienti di noi. Ma certamente non con i tempi biblici italiani. Certo che se il buon giorno si vede dal mattino non andiamo bene per nulla. Prendiamo un grande opera per il nostro territorio come la realizzazione dello svincolo tra l’Adriatica e la statale di San Marino. E’ dal 2006 che il progetto è pronto. Oltre 12 milioni di investimento. Il presidente della provincia annunciava l’inizio lavori per il 19 ottobre 2020. Sono passati nove mesi: qualche rete arancione a delimitare l’area d’intervento ma nulla di più. Stiamo parlando di un’opera che è stata approvata, finanziata, appaltata e il cui cantiere è stato consegnato il cantiere (immagino). Era febbraio 2021 quando la Cooperativa Braccianti Riminese (CBR) annunciava che si era aggiudicata l’appalto. Da allora nessuna altra notizia. Se perdiamo un anno per iniziare i lavori dopo la conclusione di un appalto bell’e pronto, la sfida con l’Europa è persa in partenza.

La ricerca del candidato a sindaco – centrosinistra

Le decisioni del Pd prese nell’assemblea di sabato sono già state pubblicate a cura della redazione. Mi soffermo su un aspetto interessante, dal mio punto di vista. E cioè la nota firmata da consiglieri comunali e assessori iscritti al Pd che vogliono far parte a pieno titolo dell’assemblea comunale del Pd di Rimini che dovrà decidere sulla candidatura a sindaco. Hanno ragione. Purtroppo c’è un “MA” grande come una casa. Potevano sollevare il problema dopo il congresso del Pd nel 2017 (erano già consiglieri comunali e assessori come ora), oppure due anni fa, oppure un anno fa. Invece no, viene sollevato il problema a tre mesi dalla scadenza della legislatura e a qualche mese dal nuovo congresso del Pd comunale. Evidente che il Pd interessa solo ora, prima non interessava. Tra i firmatari anche il segretario del mio circolo che non ha mai convocato gli iscritti, A proposito di partecipazione. L’obiettivo era in modo evidente un altro. Cambiare gli equilibri per fare passare a colpi di maggioranza la candidatura gradita. Pessimo esempio di gruppo dirigente.

La ricerca del candidato a sindaco – centrodestra

Nel centrodestra aspettano le decisioni del centrosinistra. Aspettano su Bologna in attesa delle primarie che si svolgono proprio oggi. Restano in attesa anche a Rimini delle scelte del Pd e centrosinistra. I nomi che circolano sono sempre gli stessi e con la sola certezza di Lucio Paesani. La sua lista continua fare campagna elettorale e non è destinata a fermarsi. I sondaggi l’accreditano tra il 5 e l’8%. Sarebbe un risultato importante che potrebbe determinare la vittoria o la sconfitta per il centrodestra. Tutto dipenderà da chi sarà il candidato della coalizione. Se il nome ricadrà sul presidente di Confcommercio e Centro Agro Alimentare Gianni Indino, difficilmente Lucio Paesani potrà convergere, anche solo al secondo turno. Troppe le divisioni tra i due esponenti delle categorie economiche. Il centrodestra pagherebbe in questo caso una duplice difficoltà: una rottura nella coalizione e una evidente impreparazione ad essere una forza credibile di governo. Tanto poi comunque decidono a Roma.

Maurizio Melucci