Il figlio del deputato di Forza Italia Antonio Angelucci, Alessandro di 49 anni, è imputato in un processo presso il tribunale di Rimini con l’accusa di indebito utilizzo di strumenti e contrassegni in dotazioni alle forze dell’ordine.
I fatti sono successi al gennaio 2016, quando una pattuglia dei Carabinieri in servizio a Riccione vede un Audi uscire contromano da una strada per immettersi in viale D’Annunzio. La macchina ha un lampeggiante, tipico delle forze dell’ordine. La pattuglia dei Carabinieri chiede alla centrale operativa se ha in Riccione quel giorno, vi sono personalità pubbliche con al seguito una scorta. La risposta è stata negativa. I Carabinieri prendono il numero della targa per conoscere chi è il proprietario. L’audi è di una società riconducibile all’onorevole Angelucci.
Una volta ritrovata l’auto i Carabinieri attendono l’arrivo di chi stava usando la macchina. Dopo un po’, alla macchina si avvicinano due persone: i carabinieri le fermano e chiedono spiegazioni. L’Audi, dicono questi, è del loro amico, Angelucci, appunto, e nel portabagli c’è un altro lampeggiante.
Antonio Angelucci è conosciuto come re delle cliniche romane con attività anche nell’editoria.