Rimini, Bonaccini chiude la campagna elettorale: “Dobbiamo costruire un Europa migliore più vicina ai cittadini e meno alle banche”
5 Giugno 2024 / Paolo Zaghini
E’ lo Stefano Bonaccini che piace al popolo della sinistra quello che si è presentato oggi sul palco della piazzetta del Borgo antistante il Ponte di Tiberio e l’invaso per la chiusura della campagna elettorale per le europee in programma l’8 e il 9 giugno, di fronte a molte centinaia di persone. Un intervento che ha chiuso una lunga giornata del Presidente della Regione Emilia-Romagna in giro per la nostra Provincia dove ha incontrato operatori economici, è stato ospite di una casa famiglia, ha avuto un lungo confronto con i pescatori, ha partecipato ad una iniziativa politica a Dogana assieme al Partito dei socialisti e dei democratici (PSD) di San Marino (anche loro domenica al voto).
Prima di lui sul palco alcuni candidati a Sindaco nella tornata amministrativa (San Giovanni in Marignano, Bellaria, Santarcangelo), la Presidente del Consiglio regionale Emma Petitti e la consigliera regionale Nadia Rossi, l’on. Andrea Gnassi. Tutti introdotti dalla Vice-Segretaria provinciale del PD Lucilla Frisoni.
Bonaccini ha aperto il suo intervento ricordando gli episodi terribili accaduti nel decennio in cui è stato alla presidenza della Regione: La ricostruzione dopo il terremoto in Emilia, la pandemia, l’alluvione in Romagna. Ma “l’Emilia-Romagna ha sempre tenuto, si è rialzata, ha ricostruito quello che la natura aveva distrutto. La nostra si è dimostrata una comunità di persone forti, capaci di far fronte alle difficoltà”.
Semmai se c’è un problema che “mi preoccupa maggiormente è la denatalità che registriamo in Italia, e dunque anche da noi. E’ per questo che per noi il lavoro, il welfare, l’istruzione, la sanità sono fondamentali per pensare e costruire il futuro, per dare alle giovani famiglie la voglia di fare figli”.
Poi la sanità, contro le politiche del Governo e del centro-destra: “No ad un servizio sanitario solo per chi ha il portafoglio gonfio, no ad una sanità privata. So benissimo i problemi che ci sono, a incominciare dalla liste di attesa e dalla mancanza di personale, ma se il Governo continua a tagliare questi problemi possono solo aggravarsi. Non è vero, come dice la Meloni, che ci hanno messo tanti soldi: fra il 2023 e il 2024 hanno tagliato 6 miliardi di euro alla sanità”.
Oggi il Partito Democratico è finalmente unito, dice Bonaccini. “Ma da soli non possiamo battere la destra. Dobbiamo continuare a lavorare per costruire le alleanze più ampi possibili. I nostri possibili alleati devono però comprendere anche loro che se vogliono mandare a casa la Meloni, senza PD non lo possono fare. Il centro-destra, pur con tutte le loro infinite divisioni, sono però bravi a rimanere uniti alle elezioni. Noi ancora no, purtroppo”.
Ed infine l’Europa. Come ha detto Gnassi nel suo intervento “noi in Europa mandiamo uno dei migliori politici e amministratori che l’Italia ha, uno che conosce e sa come affrontare i problemi”.
Ha detto Bonaccini: “Al parlamento europeo io voglio portare l’esperienza che ho maturato in questi dieci anni alla guida di uno dei territori più importanti, economicamente più rilevante d’Europa. Ma sono perfettamente consapevole, io e il PD, che dobbiamo lavorare per costruire un’Europa migliore, più vicina ai bisogni della gente e meno a quelli delle banche. Ed io mi batterò per togliere il diritto di veto alle singole nazioni: non è possibile che l’Orban di turno blocchi scelte fondamentali per tutti gli altri 26 paesi”. Aggiunge anche che non bisogna sottovalutare i rischi che forze di destra in Europa portino avanti iniziative pericolose per il nostro continente. E fra queste mette anche la Lega con Vannacci e Fratelli d’Italia (il capolista nella nostra circoscrizione, dopo la Meloni, è un noto no vax veneto che ha pronunciato frasi irripetibili per la democrazia).
Ha concluso con un monito alla Meloni in difesa della legge 194 sull’aborto e contro ogni tentativo di limitare i loro diritti.
“Se riuscirò a portare in Europa i valori e le eccellenze dell’Emilia-Romagna, sicuramente contribuirò a costruire un’Europa migliore”.
Paolo Zaghini