Archiviato, volenti o nolenti, in fretta il buon pareggio col Pesaro, è già tempo di pensare alla prossima gara che si disputerà mercoledì prossimo sul campo del Renate.
Mi preme però sottolineare gli aspetti positivi emersi da questa gara.
Il Rimini nel primo tempo, in parità numerica, ha giocato bene e alla pari con l’avversario.
Si sono viste trame e sprazzi di buon gioco sino a quando non si è andati in inferiorità numerica e a quel punto il cuore ha fatto la sua parte.
Ottimo pareggio e adesso guardiamo avanti.
Non è la prima volta che premetto la mia scarsa simpatia verso le frasi fatte e le cose lette e rilette, trite e ritrite ma stavolta il luogo comune della “gara veramente importante” merita di essere speso e ribadito con forza.
Non possiamo sapere dove saremo in classifica fra 3 o 4 mesi, magari saremo in posizioni tranquille e con un numero di punti che consente di guardare avanti più che dietro ma potrebbe anche essere diverso.
Potremmo essere in piena bagarre per un posto fuori dalle ultime 5 e fare punti mercoledì 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, in trasferta con una squadra quasi sicuramente in lotta con i nostri stessi obiettivi avrebbe un’importanza capitale, varrebbero doppio.
E qui entriamo nel teatro dell’assurdo che l’attuale serie C rappresenta.
Sappiamo tutti che una gara col Renate, sfido chiunque a dire dov’è e cosa rappresenta senza Google a portata di mano, nonostante il valore intrinseco non può avere un appeal forte su un grande numero di persone, far disputare una gara come questa in una giornata tradizionalmente dedicata alla famiglia per infinite ragioni è miope, a mio modo di vedere, sbagliato e purtroppo avvilente per certi versi.
Ma così è deciso, come dice Acori anche questo può far parte del loro lavoro e così il boxing day all’inglese che può avere un senso, prettamente economico, per 2 o 3 gare di serie A verrà disputato da tutti i professionisti sino alla terza serie.
Mi auguro che abbiano ragione loro, mi auguro di essere nel torto ma su a Meda il 26 mi aspetto una gara disputata davanti a poche decine di persone, una gara importante immolata sull’altare del denaro che non c’è e non ci sarà.
Ma tornando al campo il Renate, formazione della provincia di Monza Brianza, occupa attualmente l’ultima posizione, in coabitazione con Verona e Albinoleffe, della classifica.
Con 11 gol fatti non appare difficile da controllare ma i soli 18 gol subiti, contro i 23 presi dal Rimini, lo fanno apparire come un ostacolo difficile da superare.
Sì, superare perché è arrivato il momento di mettere da parte la scaramanzia e dire chiaramente che dobbiamo andare là per i 3 punti, senza se e senza ma. Aldilà di chi giocherà e cercherà di fare la propria parte, queste sono le gare che ti salvano, questi sono i punti che possono consegnarti la serie C per la prossima stagione. Quindi su bisogna andare per vincere, senza esitazioni e senza paura.
Tra le file dei biancorossi è la situazione nell’infermeria da tenere in considerazione. Guiebre e Arlotti sono stati sostituiti per noie fisiche ed sulla condizione di questi ragazzi che si concentrano le attenzioni.
Ad Acori l’onore e l’onere delle scelte.
Buon Natale a tutti e forza Rimini!
Anche a Santo Stefano, sperando sia l’ultima volta che si gioca in questo giorno di festa.
Emanuele Pironi
