Argomento di strettissima attualità per il convegno organizzato dall’Ente Bilaterale del Terziario della provincia di Rimini – CST Eburt Rimini martedì 22 novembre all’Hotel Savoia (lungomare Murri, 13 – Rimini) alle ore 16:00. I rappresentanti dei lavoratori e delle imprese e le istituzioni locali, insieme agli esperti del settore, analizzeranno la “Legalità nel turismo e nel terziario: gli effetti del dumping contrattuale”.
Dopo i saluti istituzionali, il programma prevede gli interventi di Luca Piscaglia, presidente del Consiglio regionale ANCL (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro); Maria Paola Boni, avvocata del Foro di Roma; Raffaella Anna d’Atri, direttrice dell’Ispettorato del Lavoro di Rimini; Juri Magrini, assessore alle Attività Economiche del Comune di Rimini; Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini e Gianluca Bagnolini, segretario generale Fisascat Cisl Romagna.
Moderano i lavori la giornalista Giorgia Bertozzi e il segretario generale UILTuCS Uil Emilia Romagna, Cataldo Giammella. L’ingresso è gratuito, previa prenotazione.
“Come Ente Bilaterale del Terziario – spiega il presidente di EBC Rimini, Gianluca Bagnolini – abbiamo voluto organizzare questo convegno per dare un punto di vista tecnico sull’importanza del Contratto Collettivo Nazionale. Un approfondimento con importanti relatori che vuole richiamare l’attenzione delle istituzioni e di tutto il mondo del lavoro, in particolare delle imprese di turismo e terziario, su un tema di grande attualità come il dumping contrattuale, con un focus specifico su contratti pirata e appalti illeciti”.
“Il Contratto Collettivo Nazionale non è soltanto un mezzo attraverso il quale remunerare i dipendenti – dice il vicepresidente di EBC Rimini, Gianni Indino – ma anche una garanzia di legalità e di corretta competizione tra le imprese, che possono contrastare i dannosi fenomeni di concorrenza sleale. Approfondiremo questi aspetti con tecnici ed esperti del settore per avere un’idea molto più chiara su tutti i risvolti dell’ormai famigerato dumping contrattuale”.