Home___primopianoRimini-Dubai andata e ritorno


Rimini-Dubai andata e ritorno


20 Maggio 2023 / Maurizio Melucci

Alluvione

Inevitabile commentare la drammatica settimana che abbiamo alle spalle. Una tempesta perfetta, nessuno ha mai avuto ricordo di così tanta devastazione nel passato. Coinvolta praticamente oltre la metà del territorio della Regione. Tutti i fiumi, ad eccezione del Po, tracimati o al limite. Movimenti franosi accentuati e moltiplicati rispetto al passato. Danni enormi. All’agricoltura, all’industria artigianato, al commercio alle abitazioni dei privati. Saranno necessari miliardi. Una prova durissima per la nostra Regione. Una tempesta d’acqua che ci deve portare ad alcune riflessioni.

Allerta rossa

Lunedì scorso è stata lanciata l’allarme meteo rossa da parte della Protezione civile e dell’agenzia regionale Arpae. Poteva essere una delle tante allerte rosse che vi sono state nei mesi e negli anni passati. Questa volta è stata considerata in tutta la sua pericolosità. Scuole chiuse da Bologna fino a Rimini. Avviso di allerta ai cittadini con i megafoni per le strade. Attivate tutte le procedure di preallerta delle forze dell’ordine e di soccorso. Per fortuna è stato fatto un buon lavoro di “prevenzione”. Non oso pensare cosa sarebbe successo senza questo lavoro. Solo mantenere aperte le scuole avrebbe alimentato un traffico che sarebbe precipitato nella giornata di martedì totale aumentando i rischi per le persone. Purtroppo tutto questo non è servito per evitare delle vittime ma forse le ha contenute.

La risoluzione dei problemi

Non credo che vi sia una soluzione rapida, certa e definitiva per evitare queste catastrofi in futuro. Troppa pioggia è stata scaricata in poche ore. Dai 200 ai 500 millimetri in 36 ore. Si dovrebbe ridisegnare il territorio. Si è costruito nel passato senza questa consapevolezza climatica ed ambientale. Quando dico nel passato mi riferisco in particolare dal dopoguerra alla fine degli anni ’80 in particolare. Evidente che non si può riavvolgere il “nastro”. Iniziamo da una conoscenza del territorio con una mappa aggiornata dei rischi idrogeologici. Completare gli interventi previsti. Nuovi finanziamenti del PNRR e nuove priorità di interventi per i prossimi anni. Inutile dire che occorre una legge che blocchi il consumo di territorio.

A Rimini è andata meglio

A Rimini è andata meglio, molto meglio di altre città della Romagna. Sicuramente ha inciso l’intensità delle precipitazioni ma mi piace pensare anche l’organizzazione idrografica della nostra città. Deviatore Marecchia (prima della guerra), Ausa (fine anni ’60) . Poi tutti gli interventi fatti negli anni fino alle realizzazioni per Rimini Sud (scolmatore, vasche di laminazione, raddoppio delle fognature) e in altre zone di Rimini. Altrimenti mezza Rimini sarebbe andata sotto. Non cito il PSBO per la ragione che non penso possa incidere in queste situazioni estreme. Infatti tutti gli scarichi a mare sono stati inevitabilmente aperti.

Il parco Marecchia nella mattinata del 17 maggio

Rimini e Dubai

Il Comune di Rimini ha dato notizia che due dirigenti dell’area tecnica sono andati a Dubai “per prendere spunti su come costruire grattacieli nella zona della stazione ferroviaria“. Della delegazione faceva parte anche il sindaco Jamil Sadegholvaad. La notizia, inutile dirlo, ha creato dibattito sui social, ed hanno fatto ritornare alla mente le discussioni del 2008 sui projects per la riqualificazioni dei lungomari a cui parteciparono architetti come Norman Foster o Jean Nouvelle. Scriveva il Carlino qualche giorno fa: “La città degli Emirati arabi uniti fu presa tra gli esempi da seguire ai tempi in cui la giunta guidata da Alberto Ravaioli lanciò i project financing per la riqualificazione del lungomare di Rimini”. Ebbene nessuno della giunta Ravaioli ad iniziare dal sindaco ha mai preso come esempio Dubai. E’ stata la vulgata di qualcuno che ha voluto sminuirla a una copiatura di Dubai.

In particolare il sindaco Gnassi scriveva: “Rimini ha una sua storia ed una sua identità. Rimini non è una lingua di sabbia nel deserto. Non potrà mai trovare spazio una befanizzazione post dubaista della nostra Città. Noi ci muoveremo lungo due direttrici, quella dell’ identità e della VERITA”. Appunto, banalizzazioni rispetto all’obiettivo di “segnare” Rimini con opere di moderna architettura e non solo arredo urbano come si è fatto negli ultimi dieci anni.

Personalmente non credo sia necessario copiare esperienze di altre città. Occorre sapere cosa si vuole e affidare ad architetti di fama mondiale la progettazione.

Tuttavia leggo nell’iniziativa del sindaco Sadegholvaad un atto di coraggio per il futuro di Rimini.

Maurizio Melucci

Il progetto di Norman Foster per Rimini