I tre gol presi a Terni non sono ancora stati smaltiti che è già tempo di tornare in campo. Stavolta però la posta in palio comincia a essere alta, visto che l’Albinoleffe è una diretta concorrente per la salvezza diretta.
Prima di parlare dei prossimi avversari, vorrei aprire una parentesi in merito allo stato attuale del Rimini.
Perdere a Terni era, purtroppo, preventivabile e credo che interrogarsi più di tanto sui come e sui perchè di quella sconfitta sia velleitario e poco illuminante verso quello che sarà il futuro a medio-breve tempo.
Con l’Albinoleffe è diventato obbligatorio vincere non perché si è perso a Terni, ma perché si è perso, tre giorni prima, a Fano. Si è perso, giocando male, uno scontro diretto che ci si augurava potesse essere alla nostra portata.
Le conseguenze di un terzo tonfo nel giro di sette giorni sarebbero gravi e potrebbero aprire scenari, di classifica e di ambiente, pessimi.
Negare quanto sopra potrebbe aiutare i giocatori?
Fingere che va tutto bene, dicendo che tanto ancora il campionato è lungo e il mercato è vicino, oppure sostenendo che il tutto è frutto di una parentesi negativa che sparirà fisiologicamente grazie al valore dei giocatori, potrebbe essere d’aiuto?
Io credo di no. Purtroppo ho l’impressione che siamo appigliati alla nostra ultima certezza.
La certezza che in casa facciamo sempre gare gagliarde, anche se magari non bellissime, trovando tra le mura amiche ciò che lasciamo quasi sistematicamente in trasferta.
L’idea che mi sono fatto io è che le seconde dieci della graduatoria grossomodo si equivalgono. Chi sta sopra a sei o sette squadre, non ha valori importanti in più, in misura tangibile, rispetto all’ultima; semplicemente ha approcciato e gestito meglio gare equilibrate in cui ha sbagliato il meno possibile centrando qualche risultato in più.
Le seconde dieci possono, ad ogni gara del campionato, sbagliare approccio e prestazione, come ha fatto il Rimini a Fano, lasciando punti preziosi anche con chi sta sotto.
Mi preoccupa la fragilità che la difesa biancorossa sta mettendo in mostra sulle cosiddette palle inattive, situazioni di gioco in cui potendo schierarsi si dovrebbe sempre, o quasi, essere in grado di mettere una pezza.
Mi preoccupa la potenziale assuefazione alla sconfitta, che potrebbe essere in embrione. E mi preoccupa vedere che l’impatto di Acori stia pian piano facendosi sentire sempre meno.
Mi preoccupa non di meno il fatto che i nostri punti deboli sono visibili a tutti: basta guardare alcuni spezzoni di gara e già immagino come l’Albinoleffe abbia provato e starà provando proprio le palle inattive per farci proseguire il nostro tour nella giostra dei gol presi da fermo.
Perché è bene far capire ai ragazzi e all’ambiente la forte preoccupazione?
Non per testimoniare una generica mancanza di fiducia o perché ci si senta già persi – vista la classifica ancora accettabile, guai a mollare – ma per stimolare una voglia di rivalsa, un sussulto di orgoglio che riporti il gruppo allo stato mentale vissuto durante e dopo la gara con la Fermana, forse il momento migliore sino ad ora della stagione, se si esclude la vittoria con la Triestina all’esordio.
Sabato non ci sono in gioco solo i tre punti, ma la possibilità di continuare a lavorare con una classifica accettabile, senza l’ombra dei play out addosso e con un ambiente intorno tutto sommato ancora sereno.
Alimi e Arlotti potrebbero essere della partita, entrambi sono mancati parecchio nell’economia del gioco biancorosso. E questa è una buona notizia.
Con l’Albinoleffe sabato e con il Monza martedì 11 sera, sempre in casa alle ore 19, il Rimini ha l’obbligo di trovare i punti che servono a traghettare il vascello biancorosso alla pausa post natalizia. Visto che poi si andrà a San Benedetto del Tronto, poi si disputerà il derby al Neri con la Vis Pesaro. E prima di chiudere l’anno ancora con la Ternana, ci sarà la trasferta a Meda per affrontare il Renate.
Ma intanto domani che tipo di avversario ci troveremo davanti?
L’Albinoleffe è la seconda squadra di Bergamo e disputa le proprie gare interne nello stadio di Bergamo denominato di recente “Atalanta stadium”. La sede operativa dell’Albinoleffe è situata in un importante centro sportivo, grande e moderno, posto tra i comuni di Zanica e Comun Nuovo. Attualmente, con 11 punti,si trova al penultimo posto della classifica davanti al Virtus Verona e a un solo punto dalla coppia Renate e Fano a 12.
Con 8 gol fatti l’ Albinoleffe sembrerebbe essere l’avversario giusto per un Rimini affannato in difesa, anche se i soli 10 gol presi lasciano presagire che non sarà semplice portare a casa i 3 punti.
L’esperto Coser in porta e una girandola di marcatori, tra cui Kouco, per totalizzare gli 8 gol segnati, danno l’idea di una squadra non eccellente nei valori, ma temibile nonostante la classifica deficitaria che ricopre attualmente.
Credo che il tema tattico cui assisteremo vedrà la squadra di mister Alvini tentare di limitare il Rimini senza rinunciare a qualche sortita che potrebbe aprire le porte a qualcosa più del pari, che gli orobici vorranno strappare senza meno.
Ai ragazzi di Acori trovare il grimaldello giusto che schiuda ai biancorossi la strada verso i 3 punti.
Calcio di inizio alle ore 14 e 30.
Forza Rimini!
Emanuele Pironi