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Rimini giorno per giorno, dalla caduta alla rinascita


5 Giugno 2017 / Paolo Zaghini

Attilio Giusti: “Diario Riminese dal 1930 al 1960” – Tuttostampa.

Nel 2003 Attilio Giusti, storico tipografo riminese, pubblicò il primo “Diario Riminese”, dal 1900 al 1930. Ora il secondo: dal 1930 al 1960. Pensato come rubrica/diario, giorno per giorno racconta un avvenimento accaduto a Rimini. Scelto dalla cronaca, dalla politica, dalla cultura: con una attenzione particolare agli anni della guerra (1943-1944).

Un racconto per immagini e curiosità dei trent’anni che hanno cambiato la Città, quelli della prodigiosa rinascita dalle macerie dei bombardamenti verso il modello turistico dell’ospitalità. “Solo il passato è certezza”:Giusti motiva così l’idea del Diario , “perderne la memoria significa smarrire la strada verso il futuro”.

Scrive il Sindaco Andrea Gnassi nella presentazione del volume: “La morte e poi la vita. La cronaca della più orribile delle tragedie di cui possa essere causa l’uomo e quindi di un riscatto e di una rinascita collettivi. Tutto in 30 anni, tra il 1930 e il 1960; quelli che hanno cambiato per sempre Rimini, prima riducendola in macerie sotto centinaia di bombardamenti e negli anni seguenti assistendo alla prodigiosa rinascita che ha fatto della città il punto di riferimento internazionale per tutto ciò che è turismo, ospitalità, accoglienza. Un magistrale pezzo di storia, che ha pochi emuli nel mondo, ora raccontato con la precisione della cronaca in questo ‘Diario Riminese’”.

Poche le notizie, solo quelle indispensabili, degli anni Trenta quando il fascismo comandava. Con grande attenzione invece sono seguiti gli avvenimenti terribili che sconvolsero la nostra Città negli anni della guerra. E poi la rinascita, legata al turismo, negli anni ’50. Rimini passò dai 67.000 abitanti del 1935 ai 91.000 del 1960; l’incremento maggiore avvenne negli anni ’50 balzando dai 77.000 del 1951 agli oltre 90.000 della fine del decennio.

Le presenze turistiche registrate furono circa 450.000 negli anni 1947 e 1948 per salire ad oltre un milione nel 1950 ed avvicinarsi a 5 milioni nel 1960, passando dai 257 alberghi del 1948 agli oltre mille del 1960.

Quattro sono le elezioni politiche che si tengono fra 1946 e 1958: il PCI si attesta sopra il 31% dei voti, la DC fra il 35 e il 38%, il PSI sul 15%, il PRI attorno al 4%, il PSDI al 5,5%. Quattro anche le elezioni amministrative fra il 1946 e il 1957, segnate dalla rimozione del Sindaco Ceccaroni il 29 novembre 1954 e dal governo dei Commissari prefettizi, dalla ripetizione delle elezioni del 1956 per parità di seggi fra gli opposti schieramenti, e dal successo di PCI e PSI nel 1957 che garantirono da allora alla Città lunghi decenni di governabilità e di crescita economica.

Tante le curiosità fra cui spigolare: il 22 settembre 1958 chiude il casino di Via Clodia a sei mesi dall’approvazione della Legge Merlin; il 23 maggio 1959 atterra il primo volo giornaliero estivo Londra-Rimini; il 3 giugno 1935 si costituisce il “Moto Club Rimini” presieduto dal geom. Bruno Ravaglia; il 14 giugno 1945 nasce l’Associazione Industriale di Rimini, presidente Antonio Valmaggi; il 20 giugno 1935 apre la Mostra della Pittura Riminese del Trecento a cura di Cesare Brandi; il 3 luglio 1939 nasce la Rimini Calcio; il 6 luglio 1949 apre i battenti la prima Fiera di Rimini; il 12 luglio 1935 viene inaugurato il Teatro Novelli; il 15 luglio 1949 si costituisce l’Associazione Albergatori di Rimini; il 30 luglio 1950 viene inaugurato il Tempio Malatestiano dopo la conclusione dei lavori di restauro.

Una Città viva, che riprende in tutte le sue articolazioni a vivere e a crescere dopo il dramma della guerra. Attilio Giusti questo ha voluto raccontarci, mettendo in copertina la Medaglia d’Oro al Valor Civile appuntata sul nostro Gonfalone Comunale. Dataci nel 1961, quasi a segnare cronologicamente una rottura fra le distruzioni della guerra e la capacità di rinascere da quelle macerie per costruire un nuovo futuro.

Paolo Zaghini