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Rimini, Jamil in visita alla Nuova Ricerca: “Sanità emiliano romagnola difficile da eguagliare”

Oggi il candidato sindaco Jamil ha incontrato insieme alla consigliera regionale Nadia Rossi, il personale di Nuova Ricerca.

Nell’occasione ha ricordato come pochi giorni fa ‘Il Sole 24 Ore’ ha pubblicato la pagella sanitaria  delle Regioni con il voto sulla capacità di garantire e, dunque, di erogare i livelli essenziali di assistenza ai cittadini.

In cima ci sono Emilia Romagna, Veneto e Toscana, praticamente un pari merito. 

Nell’ultimo mese mio padre purtroppo ha avuto bisogno di cure. E, quindi, ho provato sulla mia pelle quanto qui da noi, a Rimini, in Emilia Romagna, il livello di attenzione, di assistenza, di cure specialistiche è di altissimo livello. Spesso si tende a enfatizzare quello che non va, ma credetemi perchè l’ho provato sulla mia pelle, una sanità come quella emiliano romagnola è difficile da riscontrare in eguale misura nel nostro Paese e non solo. Ricordo che pochi mesi fa, l’ospedale Infermi è stato insignito del ‘Newsweek World’s Best Hospitals’, ovvero indicato tra i migliori nosocomi del mondo” – dichiara il candidato Jamil Sadegholvaad.

Il dato non è un caso, ma figlio di investimenti e di una cultura che vede assieme pubblico e privato nel comporre ogni giorno il quadro di quello che serve. La conferma si è avuta negli ultimi 18 mesi. L’epocale ondata pandemica è stata combattuta anche e soprattutto grazie all’abnegazione dei medici, degli infermieri, di tutto il personale sanitario, che lavora nella grande rete sanitaria regionale che mette assieme le eccellenze della componente pubblica e quella privata.

“L’esempio della Nuova Ricerca è esemplare” – ha proseguito – In una fase di grande incertezza, in cui letteralmente non si sapeva cosa fare, siete stati tra i primi a farvi avanti e a organizzare l’imponente lavoro sui tamponi e sulle procedure per consentire che la sanità contenesse la diffusione del Covid 19 e, dunque, progressivamente si tornasse a quella normalità verso la quale stiamo tendendo”.

La pandemia impone di inserire la sanità al primo posto nell’agenda politica e amministrativa nei prossimi 10 anni almeno.

I Comuni possono avere un ruolo attivo in questo processo. Tocca a tutti, nessuno escluso. Si deve agire su più fronti. Su quello indiretto della città, prima di tutto e quindi sulle abitudini e sui comportamenti che fanno prevenzione: più aree pedonali, rinaturalizzazione, meno cemento, meno caos, il benessere è un concetto intorno a cui sviluppare concretamente il luogo in cui si vive.

Poi ci sono gli investimenti veri e propri.Noi partiremo da subito con il progetto delle nuove case della salute”. La ‘Casa della salute’ costituisce la ‘via principale’ per portare i servizi sanitari e sociosanitari di prevenzione e cura dall’Ospedale al territorio in una logica di prossimità dei servizi ai luoghi di residenzdei cittadini.

Il “Piano nazionale di ripresa e resilienza” (PNRR) dedica molta attenzione e risorse alle “Case della comunità/salute”, perché è il volto nuovo della sanità.

“A Rimini sono già previsti e finanziati una Casa della salute di “media /alta complessità”, sulle aree di via Settembrini e altre due a più bassa complessità saranno allestite nel medio periodo, ed ulteriori tre a seguire. La nostra idea è quella di favorire, potenziare, investire su una sanità sempre più territoriale, di prossimità perché questa è la direzione che ci ha indicato la pandemia”.

Jamil Sadelgholvaad conclude “Non mi appassionano i dibattiti ideologici tipo ‘meglio la sanità pubblica o quella privata?’. Io dico per esperienza diretta che qui da noi c’è la migliore sanità perché pubblico e privato lavorano assieme per i cittadini”.

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