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Mercoledì 28 agosto si parte da via Aponia: gli interventi a carico di Hera


Rimini, lavori ai sottoservizi: 19 strade verranno riasfaltate


22 Agosto 2024 / Redazione

Saranno 19 in totale le strade che, a partire dal prossimo mercoledì 28 agosto, verranno parzialmente riasfaltate, secondo il corposo piano di riqualificazione dei cosiddetti “ripristini di II° tempo”, ovvero gli interventi definitivi, messi in campo dalle aziende (in questo caso Hera) successivi agli scavi dei sottoservizi.
Il piano di restyling, di cui si occuperà Hera, avrà inizio con la riqualificazione di via Aponia, ma riguarda, cime già detto, complessivamente 19 strade del territorio comunale sulle quali verrà risistemato il manto d’asfalto.

Questo primo intervento su via Aponia, che avrà la durata di 3 giorni (ovvero dal 28 al 30 agosto), verrà svolto esclusivamente nelle ore notturne, dalle 22 alle ore 6 ed è l’unico intervento che comporterà una chiusura totale della strada, nel tratto che va da via Dante a via Cornelia. Seguiranno poi, nelle settimane successive, altri lavori anche su via Dante, via Curiel e via Treves. Tutti i restanti interventi verranno svolti a partire dal prossimo autunno e non comporteranno in alcun modo la chiusura totale della circolazione, ma solo un parziale e temporaneo restringimento delle carreggiate.

In particolare, il piano riguarda le seguenti vie: Bertozzi, intera carreggiata; Dante, tutta la strada dalla rotonda su via Roma compresa fino all’intersezione con via Aponia; Curiel, nel tratto da via Morri fino all’intersezione con via Marconi, compreso il sottopasso Genghini; Roma, corsia lato monte tra via Clementini e via Dante; Francolini, Giordano Bruno, Spica, nel tratto da viale Dardanelli a viale Principe Amedeo più l’intersezione con viale Principe Amedeo; Giulietta Masina e Vespucci, nel tratto da via I Vitelloni (per 40 metri verso Riccione); Treves, nel tratto da via Borgatti a viale Zavagli; Piangipane, Emilia Vecchia, nel tratto da via San Vito a via Conventello. E infine le vie Antico, Anfiteatro, Vezia, Lepidia, Settimia, Cornelia e Apomia.

Si tratta di un corposo piano di riqualificazione, a spese delle ditte che hanno operato sulla strada pubblica per eseguire differenti tipologie di interventi con scavo dell’asfalto, per il quale il Comune di Rimini ha richiesto di rispettare una maggiore qualità nel ripristino degli asfalti eseguiti sulle strade e un miglior coordinamento degli interventi ai sottoservizi. Indicazioni frutto di accordi e linee guida condivise con le aziende.
Una garanzia di qualità definita in una linea più rigida che l’Amministrazione comunale ha dovuto mettere in campo da qualche tempo per limitare i danni causati dai lavori sul suolo pubblico, che spesso lasciano le strade in condizioni ben lontane dai requisiti minimi di qualità e sicurezza. Un obbligo previsto anche da un regolamento comunale che disciplina criteri e modalità per l’impiego del suolo e del sottosuolo, delle sedi stradali di proprietà comunale e delle aree di uso pubblico.

“È un piano di restyling – sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici Mattia Morolli – frutto dei numerosi contatti che gli uffici del settore Lavori Pubblici hanno avuto, non solo per rinnovare l’attenzione richiesta alle aziende su questo fronte, ma anche per cercare di ottimizzare i lavori, organizzandoli nello stesso periodo di tempo, per evitare diverse fasi di chiusura delle vie, che si susseguono fra loro e magari anche sullo stesso manto stradale. Una necessità emersa prima di tutto dalle diverse verifiche eseguite dai tecnici del Comune e confermata anche da alcune segnalazioni dei cittadini. Un coordinamento necessario voluto dall’Amministrazione per arrivare, come in questo caso, a una calendarizzazione univoca degli interventi. A questo scopo sono state fissate delle linee guida condivise e uguali per tutti gli operatori impiegati in questi servizi, che hanno l’obbligo di ripristinare lo stato dei luoghi garantendo standard più elevati di sicurezza, qualità dei materiali, decoro ed estetica nel ripristino delle strade e del manto stradale”. – conclude Morolli.