Con la sentenza della II Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia Romagna n. 941/2022 con la quale è stato respinto il ricorso del Sig. Gabriele Boldrini proposto avverso la determinazione del Comune di Rimini con la quale gli si comunicava di non ritenere “meritevole di apprezzamento la propria manifestazione di interesse presentata per la riqualificazione del lungomare sud – interventi per il progetto di attuazione del Parco del Mare”.
La progettualità proposta dal Boldrini aveva come oggetto “l’implementazione – della struttura Bar – Ristorante “Victory” con l’“incremento dei locali di servizio” del fabbricato esistente, con la costruzione di un piano interrato, mentre “il lastrico di copertura, attualmente non accessibile, potrebbe essere trasformato in terrazzo attrezzato con una zona relax con vasca idromassaggio e piccolo solarium ed una zona tavoli per il servizio bar e ristorante”.
Alla luce di tale richiesta e della sentenza di rigetto del TAR bolognese, il CO.NA.MA. L. – Coordinamento Nazionale MAre Libero, per voce del suo presidente Roberto Biagini, chiede “la verifica della struttura in loco per l’attivazione dell’eventuale procedura di incameramento ai sensi dell’art. 49 del Cod. Nav. da parte della Capitaneria di Porto di Rimini e dell’Agenzia del Demanio che accerti l’avvenuta devoluzione allo Stato del “Chiosco-Bar” in quanto, l’attuale struttura oggetto di concessione, per come descritta dalla pronuncia e da come risulterà dagli atti allegati al ricorso (ed in particolare dallo stato di fatto attuale), non presenta certamente le caratteristiche dell’ “opera di facile rimozione” che di contro dovrebbe invece avere essendo l’oggetto di una “concessione per licenza da chiosco-bar “ex art. 8 Reg. Att. Cod. Nav. come è facile desumere dalla tabella relativa ai canoni del 2018 dove si può notare che al chiosco-bar “Victory” era richiesto un canone annuo di € 459,11 -ora di € 2.689,75- per un’occupazione di area demaniale con “impianti di facile rimozione” di mq 203,88)”.