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Rimini sfavorito al derby biancorosso con Pesaro, ma cosa succede in casa Vis?

Ebbene sì: quando la scorsa estate sono usciti i calendari. Ammetto che la prima gara che ho cercato è stata proprio quella che ci si appresta a disputare.

Biancorossi come noi. Ma poco altro in comune coi tifosi della Vis. che da sempre hanno dato vita ad un confronto avvincente anche a livello di tifo. Nonostante l’atavica ritrosia, tutta riminese, a promozionare la gara di sabato, mi aspetto un Neri gremito come succede sempre per le grandi occasioni.

Un tempo, negli anni ’80, l’intera settimana prima delle partite casalinghe vedeva la città tappezzarsi di locandine che ricordavano l’evento. Adesso solo i ragazzi della Est si danno da fare. Le vedevi sugli autobus,nei bar e per le vie del centro. Ma sono convinto che nonostante l’orario non comodissimo, in un sabato pomeriggio che è per molti lavorativo, il colpo d’occhio del Neri non tradirà le attese.

Guardando la situazione di classifica e l’andamento in campionato, ci sarebbe da aspettarsi una squadra carica e piena di entusiasmo. Ma qualcosa di particolare è successo anche là e non è detto che sabato pomeriggio gli strascichi si saranno già esauriti.

E’ noto a chi mastica un pelo il calcio di terza serie che la Vis Pesaro ha stretto un rapporto di collaborazione con la Sampdoria la scorsa estate. In virtù di questo accordo, sono arrivati nelle Marche almeno 9 giocatori a puntellare la rosa che lo scorso anno aveva vinto il campionato di serie D, dopo un testa a testa avvincente col Matelica.

Tutto bene dunque. Fino a qualche giorno fa, quando il copresidente della Vis Roberto Bizzocchi, parlando della visita fatta al Ferraris di Genova in compagnia del presidente blucerchiato Ferrero, si è lasciato andare pubblicamente a commenti, riguardanti proprio il patron doriano che lo ospitava, di questo tenore:

“Non conta nulla in società, dietro c’è una famiglia importante di Genova che rappresenta il cuore. Lui è stipendiato, un presidente messo lì che non investe. Noi infatti abbiamo minimi rapporti con lui. È un personaggio che fa audience e marketing, ha raggiunto il suo scopo”.

Le dichiarazioni, totalmente inaspettate da entrambi gli ambienti, hanno scatenato un mare di polemiche e di preoccupazioni. Soprattutto a Genova, dove già si guarda con sospetto ai sequestri da parte della Guardia di Finanza cui Ferrero è dovuto sottostare di recente.

La Vis Pesaro ovviamente ha tentato di ricucire prima possibile, diffondendo pubbliche scuse. Ma con ben 9 tesserati doriani in rosa la cosa è ancora molto sentita. Prima l’altro presidente Ferri e poi il direttore generale Borozan, ex Santarcangelo, hanno cercato subito di smorzare la reazione blucerchiata, definita da loro stessi “furiosa”, con una conferenza stampa in cui smentivano Bizzocchi e dichiaravano stima e fiducia a Massimo Ferrero.

Difficile al momento immaginare cosa succederà. Di sicuro la squadra e lo staff tecnico della Vis faranno di tutto affinchè prosegua una stagione sul campo che ha del meraviglioso.

Mister Colucci insiste in attacco sull’ ex riminese Olcese. In panchina anche Buonocunto, pure con un passato a Rimini, mentre un po’ tutta la truppa blucerchiata si alterna tra campo e panchina. Tomei in porta e tanta sostanza, con giocatori come Diop in evidenza.

Pesaro è quinto in classifica con 27 punti, ha segnato 17 gol e ne ha subiti 11.
Il Rimini adesso è dodicesimo, in coabitazione col Monza, con il tabellino che recita 16 gol fatti e 22 subiti.

Non ci fosse la legge del Neri a darci conforto, i numeri non lascerebbero scampo.

In casa Rimini, la voglia di arrivare al Natale con un risultato positivo è tanta. Avrebbe sicuramente aiutato tornare da San Benedetto con un punto che pareva ormai a portata di mano, ma così non e’ stato e bisogna guardare avanti.

Tre gare separano il Rimini dalla pausa di gennaio: Pesaro in primis, Renate a Meda il giorno di Santo Stefano e finale col botto il 29 con la Ternana ospite al Neri.

Stilare improbabili tabellini di marcia non aiuta a fare punti. Diciamo che se riusciamo a fare bene nelle due gare prossime, il gran finale d’anno, tecnicamente prima giornata del girone di ritorno, potrebbe vederci in campo con la mente un po’ più leggera.

Nava si o Nava no?
Posto che le scelte di Acori sono ormai abbastanza delineate, è proprio sul portiere che si va accentrando la maggiore curiosità. Tornerà Scotti tra i pali o proseguirà la striscia di Nava da titolare?

A San Benedetto il giovane portiere si è mostrato incerto in alcuni interventi anche se, tutto sommato, risulta colpevole solo in concorso nell’azione responsabile del rigore che ha consegnato i tre punti alla Samb. Tra i pali purtroppo bisogna sbagliare il meno possibile e anche il saper trasmettere sicurezza alla difesa è un dettaglio non trascurabile. Vedremo se Acori tornerà all’antico o punterà ancora sulla voglia di stupire del giovane Nava.

Sul tema tattico della gara, credo che rivedremo un remake delle ultime gare casalinghe.
Difficile immaginare un Rimini arrembante, risulta essere troppo importante muovere la classifica e mantenere un ruolino di marcia positivo al Neri è fondmentale.

Non sarà comunque solo per questi, sia pur importanti temi che i riminesi accorreranno allo stadio sabato.

In ognun tifoso è presente un ricordo o un episodio che rendono questa gara speciale. Chi ricorda le gare tiratissime degli anni ’90, spesso con Spimi in panchina, culminate nello spareggio perso dal Rimini sul neutro di Arezzo nel giorno 11 giugno del 2000. Tanti ricordano anche il rigore parato da Ginestra in ginocchio. Oppure le tante e sempre belle coreografie che il pubblico ha sempre preparato in vista di questa partita.

Calcio di inizio sabato 22 ore 14 e 30.
Chi può non manchi e forza Rimini!

Emanuele Pironi

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