HomePoliticaRimini, Sinistra Italiana: “Pale eoliche in mare servono, basta lungaggini”

"In merito al mancato “ristorno” a vantaggio della comunità locale vale la pena ricordare che molti territori si sono fatti carico di opere con ben altro impatto sulle proprie comunità"


Rimini, Sinistra Italiana: “Pale eoliche in mare servono, basta lungaggini”


8 Marzo 2023 / Redazione

Sinistra Italiana interviene in merito all’assemblea di martedì 7 marzo indetta da Lega Ambiente al Palazzo del Turismo di Rimini sul  progetto di impianto eolico da realizzare nel mare antistante Rimini ci sembrano utili alcune riflessioni.

“Nonostante la situazione drammatica provocata dai costi e dai danni ambientali dovuti al ricorso sciagurato all’utilizzo dei combustibili fossili, continuano le lungaggini del procedimento autorizzatorio dell’impianto offshore proposto dalla ditta Energia Wind. Un conto è chiedere alla ditta di fornire tutti i chiarimenti in merito  a punti non sufficientemente approfonditi del progetto, altro conto quello di ritardare all’infinito il procedimento.

Per quanto ci riguarda riteniamo che, allo stato delle conoscenze odierne, vi siano le garanzie che possono assicurare l’attività peschereccia, la salute degli esseri umani e della vita acquatica. Come è altresì assicurata la corretta dismissione dell’impianto una volta esaurita il ciclo produttivo ( mediante apposita fidejussione a favore delle amministrazioni locali).

A fronte delle legittime preoccupazioni sollevate dai rappresentanti dei pescatori, sorprende l’ottusa  posizione di alcuni albergatori che vedono nella installazione delle pale eoliche ( 12 miglia e oltre dalla costa) un impatto ambientale che allontanerebbe i turisti non rendendosi minimamente conto che nelle mutate considerazioni ( consapevoli e ambientalmente orientate) del turista di oggi, il passaggio a produzioni energetiche rinnovabili, costituisce un valore aggiunto che nessun’altra costiera italiana potrebbe vantare. Dovrebbero piuttosto avere bene in mente i danni prodotti dalla “riminizzazione” ovvero la colata di cemento che da Cattolica a Bellaria deturpa la linea di costa, magari pensando ad una riduzione dell’edificato a vantaggio di un po’ più di verde.

In merito al mancato “ristorno” a vantaggio della comunità locale, vale la pena ricordare che molti territori, anche a noi vicini, si sono fatti carico di opere con ben altro impatto sulle proprie comunità, a nostro vantaggio ( discariche, depositi idrici).

Ai Comuni di Bellaria Igea Marina e Riccione vorremmo consigliare di essere un poco più coraggiosi e guardare all’interesse anche delle popolazioni future piuttosto che a quello di alcune lobby non molto interessate ai beni comuni.”, conclude Sinistra Italiana.