Insieme agli studenti partecipanti al Summer Camp “la Natura del Mare” si è inaugurata ieri a cura di Nour Melehi Maraini, la mostra fotografica l’incanto delle “Donne del Mare”. Hanno partecipato Nina Poppe la giovane fotografa tedesca che 60 anni dopo da Colonia al Giappone ha ripercorso le orme del grande esploratore “fulminata” dal suo racconto per immagini di queste donne giapponesi che vivono il mare con grande rispetto e che egli aveva scoperto e immortalato, sperimentalmente in subacquea con la sua laica.
Nella serata sempre di mercoledì 22 si è svolto al Lapidario Romano l’Omaggio a Fosco Maraini, padre di Dacia. Lei stessa visiterà la mostra – in sala Pesci al Museo della Città esposta fino al 28 agosto – accompagnata dalla nipote Nour e Claudio Cardelli grande estimatore e amico personale di Fosco, a seguito dell’incontro di venerdì 25 alle 15 al Laboratorio Aperto Tiberio, gli studenti e gli ospiti/relatori del Summer Camp La Natura del Mare, seconda edizione.
L’incanto delle Donne del Mare. Nel 1954, durante uno dei suoi numerosi viaggi in Giappone, l’antropologo Fosco Maraini approda sull’isola di Hékura con l’intento di documentare visivamente la comunità delle pescatrici di awabi (abalone), leggendarie eroine dell’oceano, che da secoli si tuffano in apnea a grandi profondità guadagnandosi l’appellativo di Ama, ovvero ‘Donne del mare’. Gli scatti in subacquea di Maraini fissano nel tempo una pratica antichissima ed esprimono appieno il rapporto ancestrale tra il femminile e il mare, che così egli stesso sintetizza nel suo volume L’isola delle pescatrici (1960): “Il mare è la grande casa degli Ama; la prateria di onde che li genera, la voragine d’azzurro che li riceve”. Forte è il richiamo di quelle immagini, tale da indurre la fotografa Nina Poppe – imbattutasi nel frattempo nell’edizione tedesca del volume – a seguirne le orme e a recarsi nel Giappone odierno per incontrare dal vivo le pescatrici dell’area di Ise-Shima. Nel suo reportage Nina Poppe costruisce un vivido ritratto contemporaneo delle Ama, sospese in un tempo apparentemente immutato e che, tuttavia, mostra tracce evidenti di cambiamenti globali.
Nour Melehi Maraini
Marocco e Italia sono i suoi due paesi d’origine. Etnoantropologa di formazione, fotografa per passione, ha diretto per diversi anni l’Associazione Fondo Alberto Moravia coordinando le attività della Casa Museo dello scrittore a Roma. Da tempo si occupa di fotografia come curatrice indipendente, con un particolare focus sul dialogo interculturale. Più di recente, nel 2018, ha curato la mostra “Endocosmo Maraini. Il Giappone di Fosco Maraini” per l’Istituto Giapponese di Cultura a Roma.
Sulla terrazza del Club Nautico di Riccione davanti alla Saviolina, la Vela al Terzo del Comune di Riccione, questa sera 23 giugno dalle 21,30 l’omaggio sarà alla Natura del Mare. Franco Borgogno, scrittore e presidente onorario di Basta Plastica in Mare Network, associazione promotrice insieme a prestigiosi partener della scuola estiva intensiva di formazione, e Nour Melehi Maraini e i relatori e docenti del Summr Camp: accompagnati dalla musica dei Miscellanea Beat, dialogheranno di ecologia con approccio glocal e creativo insieme agli appassionati di cultura e rispetto per il mare, nostra principale risorsa.