L’ufficio Istat del turismo della Regione Emilia Romagna ha pubblicati i dati dei primi 7 si del 2022. Un dato importante rispetto alle precedenti rilevazioni con luglio che rappresenta un mese strategico per il bilancio complessivo della stagione turistica.
Il primo dato che emerge è un segno ancora negativo rispetto al 2019. La provincia chiude a -13,7% nei turisti (arrivi) e -15,3% nei pernottamenti. Sono dati in miglioramento rispetto ai primi sei mesi, ma molto lontani dalle dichiarazioni entusiaste di alcune categorie economiche.
I dati fanno emergere differenze importanti tra le varie località della provincia. Rimini comune è la realtà che fa più fatica a ritornare ai livelli del 2019. Ancora sotto del 18% negli arrivi e del 19% nei pernottamenti. Tra i comuni costieri meglio di tutti fa Riccione con un -9% e -8% tra arrivi e pernottamenti. Tra i comuni non costieri bene Santarcangelo che incrementa i flussi turistici del 20% sul 2019.
I dati di tutte le località sono tutti positivi sul 2021. Ricordiamo che nel 2021 i primi mesi sono stati segnati dalle restrizioni Covid con una stagione partita in ritardo.
Interessante valutare il mese di luglio 2022
Negli arrivi i comuni costieri segnano dati positivi rispetto al 2019 nei turisti (arrivi). Solo Rimini ha ancora un segno negativo del 4% sul 2019. Misano si riporta ai livelli precovid. Riccione, Cattolica e Bellaria sono in crescita.
I dati cambiano di segno se si considerano i pernottamenti. Tutti i comuni costieri hanno un segno negativo sul 2019. Dal -12,80 di Rimini al -3,10 di Riccione.
Evidente che l’aumento dei prezzi, l’aumento del costo della vita e la preoccupazione per il futuro ha portato i turisti a ridurre i giorni di vacanza.
Un altro dato interessante del mese di luglio è il confronto con il 2021. Ebbene siamo sotto sia negli arrivi che nei pernottamenti. La voglia di vacanza del 2021 ha spinto molti italiani verso le località turistiche. Ha influito anche la percentuale minima di italiani che hanno fatto soggiorni all’estero.
Si riduce anche la permanenza media che si attesta su 3,4 giorni per il turismo italiano e 4,4 giorni per il turismo a Rimini nei primi sette mesi. Su base provinciale la permanenza media degli italiani è 3,7 giorni e 4,7 per il turismo estero
I dati della Regione Emilia-Romagna ci permettono anche di valutare l’andamento del mercato estero. Il segno negativo rispetto al 2019 è ancora molto importante e si attesta per alcune realtà come Rimini vicina al 20%. L’assenza del mercato russo si fa sentire. Complessivamente la percentuale di turismo estero su base provinciale si attesta al 18,6% negli arrivi e al 22,4% nei pernottamenti. Bene Rimini con il 23,8% negli arrivi e il 28,7% nei pernottamenti. Dati che comunque sono lontani dal 2019 ed anche in questo caso da dichiarazioni che parlavano di un turismo estero superiore del 50%
I principali mercati di riferimento
Interessante il dato dei turisti provenienti dall’Ucraina che hanno una permanenza media più alta dei nostri ospiti provenienti da altre nazioni. In questo caso incidono anche gli aiuti che alcune organizzazioni turistiche stanno dando alla popolazione Ucraina colpita dalla guerra.
La provincia di Rimini tra quelle costiere è la realtà che più di altre è indietro sul recupero rispetto al 2019. Ferrara, con Comacchio e il turismo all’aria aperta nei primi sette mesi è sopra del 3% sul 2019.
Prossimo appuntamento con i dati fino a agosto.